Treni, un disastro e ora i pendolari valutano l’esposto

Trasporti I pendolari che viaggiano sulla linea diretta a Milano: «Siccome non è un evento raro, ma un rimedio costante ai ritardi ci chiediamo se possa configurarsi l’ interruzione di pubblico servizio»

Anno nuovo, soliti problemi: saltano i treni da Como Lago e ora i pendolari preparano un esposto.

La situazione

Anche ieri mattina hanno segnalato diversi disservizi sulla linea diretta a Milano: il 7.10 da Como Borghi, una delle corse più utilizzate, è stato cancellato per un guasto. Già prima nel senso opposto il 6.43 da Cadorna, in grave ritardo, si era fermato a Camerlata. Sorte simile per il treno delle 8.16 che doveva partire da Como lago e che invece dieci minuti dopo è partito (sempre per non specificati guasti) da Camerlata. Così tanti viaggiatori sono rimasti a piedi, impossibile raggiungere per tempo la stazione successiva fuori dalle porte della città. Succede sempre più spesso, raccontano sempre i pendolari, che la linea non serve più il capolinea in riva al lago. Ma le partenze e gli arrivi vengono anticipate e retrocesse a Camerlata, tagliando fuori praticamente tutta l’utenza cittadina. Il treno dell’8.51 è partito in ritardo. Durante il pomeriggio il 13.16 da Como lago non è partito, sull’altra linea da Milano Centrale verso la Svizzera il 12.43 ha subito un grave ritardo al pari del 14.39 da Porta Garibaldi e al Chiasso delle 15.13.

Sui social network si è scatenata la rabbia dei pendolari, che da mesi lamentano disservizi e più volte anche tramite canali ufficiali hanno chiesto interventi e rimedi. «Indagheremo su questa prassi ormai consolidata di fermare il treno proveniente da Milano a Camerlata, se in ritardo – scrive Antonella Falbo su Facebook -. Prassi che causa inevitabilmente la ripartenza da Camerlata, facendo mancare un treno da Como lago. Siccome non è un evento raro, ma un rimedio costante ai ritardi ci chiediamo se possa configurarsi l’ interruzione di pubblico servizio. Ripeto, rimedio adottato con una frequenza imbarazzante e spregiudicata ai danni dei pendolari; studenti, lavoratori».

Un rimedio che secondo i viaggiatori non rientra nei conteggi dei ritardi. Sempre Falbo, moglie dell’assessore e avvocato Alberto Fontana, valuta la presentazione di un esposto in Procura insieme ai rappresentanti dei comitati pendolari. Viaggiare in treno verso Chiasso e Milano negli ultimi mesi è stato praticamente impossibile per svariati giorni.

Gli sfoghi sui social

Lo sfogo su Facebook è seguito da decine di commenti con diverse testimonianze e altri disagi raccontati dai comaschi che prendono ogni giorno il treno. «Il tempo è finito, non conto le ore di lavoro perse e le attese sulle banchine». «In stazione era pieno di studenti della Magistri Cumacini entrati tutti in ritardo». «La cosa più sconcertante è che nessuno fa nulla, paghiamo per un servizio scadente, pensa alle penali che le aziende sono costrette a pagare in caso di inadempienze». Sempre ieri sul treno delle nove meno dieci verso il capoluogo milanese sempre da Como Borghi raggiunta la stazione di Cadorago la voce registrata ha avvisato i passeggeri, erroneamente, dell’arrivo in Bovisa Politecnico. Alcune persone soprappensiero hanno cercato di scendere all’ultimo salvo rendersi conto che la fermata era quella sbagliata.

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