Truffe agli anziani, decine di casi in pochi giorni

La denuncia Molte le segnalazioni di tentativi di frode avvenuti in città. Chiedono soldi con la scusa del falso arresto e quella del finto incidente

Pioggia di segnalazioni, nelle ultime giornate, in merito ad un ritorno con forza della truffa del finto incidente o del finto arresto. Si tratta in sostanza di due facce della stessa medaglia, o meglio dello stesso tentativo di raggiro, in cui persone soprattutto anziane o comunque facilmente suggestionabili vengono contattate facendo loro credere che un figlio, oppure un parente, sia finito o in ospedale in seguito ad un incidente (per cui servono tanti soldi per le cure salvavita) oppure in carcere in seguito ad un sinistro causato.

In questa seconda opzione a telefonare – quasi sempre sul telefono fisso – sono o un finto carabiniere, poliziotto oppure uomo delle forze dell’ordine, oppure un finto avvocato. Lo scopo, in tutti questi casi di cui abbiamo scritto spesso in passato, è quello di pressare l’anziano, mettendolo in uno stato di angoscia, per poi chiedere – sempre via telefono – di mettere via soldi e gioielli da consegnare ad un emissario che a breve suonerà alla porta.

Le ultime segnalazioni

Nelle ultime ore, come detto, questa tipologia di raggiro che definiremmo “classica”, è tornata ad essere molto presente in città, con decine di segnalazioni giunte nell’ultima settimana anche se, da quanto è stato possibile ricostruire, nessuna al momento sarebbe andata a buon fine. Non è mai troppo tardi, tuttavia, per invitare gli anziani a prestare attenzione e soprattutto a non far entrare mai nessuno nelle proprie abitazioni. L’allarme si è diffuso in queste ore anche sui social, proprio per l’alto numero di contatti avvenuti con anziani della città. In un caso una signora di 90 anni è stata contattata da un finto carabiniere che ha riferito di aver arrestato un parente. Manette che avrebbero potuto tornare ad aprirsi solo con il pagamento della cauzione, soldi (ma anche gioielli) da consegnare ad un secondo carabiniere che sarebbe a breve passato per ritirare l’ammontare.

Ma telefonate simili sono arrivate anche, nelle scorse ore, ad altri anziani tutti che per fortuna sarebbero riusciti – dopo un iniziale e comprensibile spavento – a chiedere aiuto o conferme ad altri parenti sventando in questo modo il colpo.

Le forze dell’ordine confermano che il problema esiste, che non è mai venuto meno, e che effettivamente di segnalazioni ne sono arrivate diverse. Il consiglio è sempre lo stesso: non aprire mai la porta agli sconosciuti, anche a chi dimostra di conoscere molto bene questioni della vita privata delle persone, e comunque in caso di dubbio è sempre meglio contattare direttamente carabinieri o polizia chiedendo chiarimenti ed un loro eventuale intervento. Tanto dovrebbe già bastare a scongiurare i malintenzionati.

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