Ora Uggiate alza la voce: «Anche noi al tavolo per i danni del maltempo»

Uggiate con Ronago L’intervento del sindaco dopo la mozione approvata dalla Regione Lombardia. Allagamenti: disagi a Somazzo

Si allunga l’elenco dei danni da alluvione di domenica scorsa e si apre uno spiraglio sugli aiuti ai territori coinvolti.

L’altro ieri, i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia hanno presentato una mozione, sottoscritta all’unanimità, per «impegnare il presidente della Regione ad istituire un tavolo con le amministrazione comunali per la quantificazione dei danni al fine di valutare la richiesta di contributi, assicurando tempi rapidi nelle procedure, integrando eventuali contributi statali con risorse regionali».

Il testo della mozione non cita espressamente anche la prima fascia ovest di confine, si concentra soprattutto sulle zone e le sponde del lago. Ma il titolo parla di “territorio comasco”, dunque Uggiate con Ronago dovrebbe essere ricompreso. «In Comune, stiamo già raccogliendo l’elenco dei danni – afferma il sindaco, Ermes Tettamanti – e chiediamo di partecipare al tavolo regionale al quale l’amministrazione stessa si presenterà come parte lesa dal maltempo: i duemila libri persi dalla biblioteca fanno parte del nostro patrimonio e i locali, invasi dal fango, vanno ripuliti».

Ai problemi in val Mulini a Ronago e in via Garibaldi ad Uggiate, “Panificio 2000”, box e cantine inondati nell’interrato della Meridiana, si aggiungono gli allagamenti di scantinati e pianiterra di via Somazzo e tra questi, anche un micronido privato.

Il fiume Lura che nasce sul colle di Somazzo ha trascinato lungo l’omonima via materiale di ogni tipo che in tre ore ha otturato la griglia d’imbocco, nel punto dove il corso d’acqua viene intubato e prosegue in sotterranea. Per questo, acqua e fango sono finite in via Somazzo e in via Garibaldi, alzandosi fino a 80 – 100 centimetri, finchè Davide Bernasconi, detto “il Rusett” con la sua ruspa e due “pinzate” ha liberato l’imbocco. Ma i residenti chiedono interventi preventivi e risolutivi. È il caso di via Pioppette, laterale a via Somazzo: da tempo, i residenti sollecitano una sistemazione. Martedì scorso, sono cominciati i lavori, è rimasto materiale di cantiere, trascinato giù, come è stata trascinata terra accumulata al di là dal confine o smossa dai cinghiali e poi legname, foglie e ramaglie.

«La Lura è straripata dopo tre ore di nubifragio: significa che prima scoli e tombini hanno tenuto e poi si è intasato l’imbocco con il materiale rilasciato dai boschi attraversati dal fiume», sottolinea Tettamanti. Ma di annosa incuria del territorio parla il gruppo di minoranza “Uniti per il cambiamento”, capeggiato da Diego Dondelli e due candidati, Marianna Gulinello e Matteo Cattoni la stanno documentando sui Social, in video e in voce. «Possiamo tener puliti tombini ed alvei – replica il sindaco – ma i privati proprietari dei boschi abbandonati a se stessi facciano la loro parte».

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