Cronaca / Como città
Martedì 09 Luglio 2024
Un lago di detriti e la solita beffa dei battelli spazzino. Fermi anche aliscafi e catamarani
Maltempo Tonnellate di legna ricoprono le acque. Al via le operazioni di pulizia nel primo bacino. Fermi due dei sei mezzi attrezzati per la bonifica
Detriti nel lago. Video
Dall’hangar alla diga foranea il lago è coperto da un’enorme massa di detriti (per lo più rami, arbusti e tronchi a cui si aggiunge, ovviamente, anche qualche bottiglia e qualche rifiuto) trascinati a valle dalla forza dei fiumi, dei torrenti e finiti nel Lario. Vento e correnti stanno concentrando il grosso del materiale nella zona dell’hangar (gli idrovolanti sono fermi e le barche ostaggio dei rami). Ci vorranno giorni per ripulire tutto anche perché di materiale ne arriverà ancora (da Argegno, ma non solo).
Aliscafi fermi
- aggiornamento delle 19 di lunedì 9 luglio A fronte di entrambe le eliche, quelle dell’aliscafo “Freccia delle Valli”, fuori uso a seguito dell’impatto con tronchi e detriti presenti in quantità forse mai viste prima nel Lario, la NaviComo non ha potuto far altro che sospendere “sino a nuovo avviso” le corse rapide del servizio pubblico di linea. Fermi dunque aliscafi e catamarani, con anche il secondo aliscafo in linea - il “Lord Byron” - che ieri ha dovuto fare i conti con i detriti presenti nel lago, fortunatamente senza grosse conseguenze. Di sicuro almeno sino al pomeriggio di domani, le corse rapide non verranno effettuate.
Ieri mattina il Comune di Como ha fatto uscire il battello spazzino che ha in comodato dall’amministrazione provinciale, ma poche ore più tardi ha deciso di utilizzare le maniere “forti” passando a un maxi pontone e alle ruspe, esattamente come era stato fatto nel 2021 quando si era verificata una situazione analoga. Da ripulire ci sono anche la zona della diga foranea, quella vicina al porto Marina 2 oltre alle spiagge (la zona dietro al Tempio Voltiano su tutte), ma per ora i detriti sono in quantità minore. In quelle zone verrà mandato il battello, mentre si proseguirà con il pontone e le ruspe all’hangar dove, ieri mattina, anche l’Aeroclub ha avviato una mini ruspa per raccogliere il materiale verso riva.
Sul tema battelli spazzino c’è però una beffa. L’amministrazione provinciale ne ha complessivamente sei di proprietà e, di questi, tre li ha affidati (tramite convenzione) all’Autorità di bacino che li sta usando, in aggiunta al loro, in Alto lago. Uno, “Spazzello”, è in uso al Comune di Como. E gli altri due? Il paradosso che è non solo sono fermi, ma nessuno li vuole. «Noi come Provincia – spiega il presidente Fiorenzo Bongiasca – non possiamo farli funzionare in alcun modo poiché, per legge, non abbiamo più la funzione e, quindi, non possiamo spendere soldi su quel tema. Per questo ho messo a disposizione dell’Autorità di bacino e dei Comuni i battelli che abbiamo, ma per i due liberi non abbiamo avuto risposte». E quindi, sono entrambi attraccati, ma immobili. “Bat-Spaz”, quello “storico” di Villa Saporiti, è ormeggiato a Villa Olmo mentre il secondo, nuovo di zecca, è a Carate Urio. Se nessuno dovesse volerli, come pare, Bongiasca spiega che «sono in corso dialoghi con il Ceresio perché ancora loro hanno problematiche e ci sono Comuni che appartengono alla provincia di Como».
Sulla questione ieri è intervenuto anche il sindaco Alessandro Rapinese dicendo che «per le esigenze normali il battello che abbiamo va benissimo, mentre la situazione attuale è straordinaria e ci siamo mossi con il pontone e predisponendo un’area di stoccaggio del materiale alla Guzza». E ancora: «Per le esigenze normali un battello basta e avanza, per queste ci si muove con mezzi straordinari e non ha senso che siano comprati, ma noleggiati all’evenienza. Siamo operativi e pronti a fronteggiare anche l’arrivo di altro materiale. Il primo obiettivo è rimettere natanti e Navigazione in sicurezza e poi, è evidente, c’è un aspetto economico che avrà conseguenze poiché mi chiedo come si possa pensare che tutto il legname che arriva sia attribuibile a Como. Sono in corso, su questo, anche approfondimenti normativi. Una cosa è certa: anche in questo caso, a fronte di calamità come a Civiglio, questa amministrazione non ha perso un secondo e già da domenica mattina c’era l’assessore Michele Cappelletti sul lungolago».
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