Cronaca / Como città
Venerdì 21 Ottobre 2022
Una decisione senza precedenti: il sindaco trasloca nell’Ufficio tributi. «L’obiettivo è la lotta all’evasione»
Comune Da ieri Rapinese si è spostato al secondo piano. Ora occupa un nuovo spazio: «Attestato di vicinanza: abbiamo grandi aspettative sul recupero crediti»
Non è passato inosservato, ieri mattina a Palazzo Cernezzi, il “trasloco” del sindaco Alessandro Rapineseche ha lasciato il tradizionale ufficio al primo piano (di fianco all’aula consiliare e nel corridoio “nobile” del Comune). Il primo cittadino si è infatti trasferito (con il suo computer personale e le cartelle con i dossier a cui sta lavorando) al secondo piano, all’Ufficio tributi. Stanza sei per la precisione, che condivide con una dipendente che riceve i cittadini per le informazioni relative alla Tari.
Pronto a collaborare
Una decisione, quella di Rapinese, che non ha precedenti a Palazzo Cernezzi e che sembra destinata a non restare “isolata”. Non si tratta, infatti, di un trasloco di qualche giorno, ma dai tempi al momento non definiti.
Rapinese conferma il trasferimento e chiarisce: «Il mio è un attestato di vicinanza agli uffici perché c’è molto lavoro da fare e ho iniziato dai Tributi perché abbiamo grandi aspettative dalla lotta all’evasione. L’obiettivo che mi sono prefissato (in termini di recupero crediti, ma per ora non ne rende noto l’importo previsto, ndr) è importante e quindi sono personalmente pronto a collaborare». Proprio sui mancati pagamenti della tassa rifiuti Rapinese si era speso nelle scorse settimane: prima con l’attivazione (in via sperimentale) di uno sportello che verifica la regolarità con i pagamenti di tutti coloro che si recano all’Anagrafe (certificati e carte d’identità vengono ovviamente comunque rilasciati, ma il cittadino che al controllo tramite codice fiscale risulta moroso viene informato dei suoi debiti con l’amministrazione), poi con controlli a campione sulle attività commerciali e, la scorsa settimana, con l’ufficializzazione dell’accordo con l’Università dell’Insubria che prevede l’inserimento di studenti all’ultimo anno per le verifiche sulle tasse. Al setaccio verranno passati dagli universitari gli ultimi dieci anni di tassa rifiuti, dal 2012 al 2022 (la prescrizione è di cinque anni, ma il Comune vuole capire, anche a livello statistico, la situazione dettagliata in termini di morosità e di arretrati non riscossi).
A fine settembre, solo per citare un caso record, era stato individuato un evasore per circa 80mila euro di tassa rifiuti mai pagata. E, proprio per questo, le stime di quanto sarà possibile recuperare sono nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro.
Tre filoni
Tre i filoni di lotta all’evasione annunciati a fine agosto dall’amministrazione Rapinese e su cui si andrà avanti: i singoli cittadini (sono state stimate in almeno 2800 le famiglie “fantasma” per l’anagrafe tributaria dei rifiuti), gli esercizi pubblici e le case vacanza. Sono previsti controlli informatici incrociati tra settori e, come detto, a brevissimo entreranno in servizio anche gli studenti di Diritto tributario.
Il trasferimento dell’ufficio del primo cittadino va letto anche nell’ottica dell’importanza che Rapinese vuole dare al recupero delle tasse non pagate. «Una volta raggiunto l’obiettivo - conclude il sindaco - cambierò ufficio. Le mie uniche assenze saranno il venerdì mattina, quando sarò all’Informagiovani e se avrò appuntamenti esterni». Per gli incontri programmati utilizzerà la sala giunta o la sala consiglio mentre l’ufficio che ha occupato fino a ieri per il momento è stato chiuso.
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