Uno entra, un altro va in Svizzera: Ca’ Prina cerca ancora infermieri

Erba Tutto da rifare alla Rsa. Aperto il bando per assumere nuovo personale, il 28 le prove. Rigamonti: «La dimissione ha vanificato l’assunzione dell’unico partecipante al concorso»

Per un giovane appena assunto, un dipendente già in forza alla struttura si è dimesso per lavorare in Svizzera.

Per Ca’ Prina è tutto da rifare: la casa di riposo torna alla ricerca di un infermiere, il bando è aperto e le prove concorsuali sono in programma il 28 febbraio. Intanto, stando agli ultimi rilevamenti di Ats Insubria, il numero degli anziani in lista d’attesa per accedere alla Rsa continua a crescere: il 31 dicembre 2022 erano 220, contro i 208 del mese precedente. Il mese scorso il presidente di Ca’ Prina, Alberto Rigamonti, aveva annunciato l’apertura di un concorso pubblico per assumere un infermiere. La selezione è andata a buon fine, il 30 gennaio è stata pubblicata la graduatoria: un unico partecipante, 27 anni, ha passato le prove scritta e orale con una valutazione complessiva di 56/60 ed è stato assunto.

Il 13 febbraio, neanche due settimane dopo, è stato pubblicato il bando di un nuovo concorso pubblico. È la fotocopia di quello precedente: la casa di riposo cerca un infermiere, a tempo indeterminato, con un impegno lavorativo da 38 ore alla settimana. Ci si può candidare entro mezzogiorno del 27 febbraio, le prove sono in programma il pomeriggio del 28 febbraio.

Partecipazione

«Purtroppo è così - conferma il presidente Rigamonti - chiuso un concorso, che ha visto la partecipazione di una sola persona, ne abbiamo dovuto aprire subito un secondo. Il motivo è presto spiegato, un dipendente della nostra struttura si è dimesso per andare a lavorare in Svizzera: ci ritroviamo quindi con una posizione da riempire, l’assunzione dopo il primo concorso non è sufficiente». Lo stesso Rigamonti, commentando l’apertura del primo bando, aveva detto che «la concorrenza svizzera ovviamente esiste, di fatto là guadagnano il doppio»: la dimostrazione è arrivata di lì a pochi giorni. «Torno a dire - commenta ora il presidente - che sarebbe bello avere un maggior numero di candidati al concorso, per poter stilare una graduatoria da cui attingere in seguito. Se ci fossero stati anche solo due partecipanti al primo bando, adesso avremmo potuto chiamare il secondo classificato senza riaprire tutta la procedura».

Il punto è che trovare infermieri resta molto difficile, le offerte di lavoro sono tantissime a fronte di pochi aspiranti infermieri: basti pensare che l’ospedale Fatebenefratelli, a breve distanza, assumerebbe dalla sera alla mattina fino a trenta professionisti. Certo lavorare in casa di riposo ha i suoi vantaggi: i ritmi e lo stress, soprattutto per professionisti di una certa età, non sono paragonabili a quelli di un pronto soccorso.

In attesa 220 persone

In attesa di conoscere l’esito del nuovo concorso, Ca’ Prina aggiorna il record delle liste d’attesa. Il 31 dicembre 2022, secondo i rilevamenti resi noti da Ats Insubria, gli anziani in coda erano 220 (154 non autosufficienti, 66 per il nucleo Alzheimer): il mese precedente erano 208.

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