Vaccini contro il Covid, c’è il via libera. Quinta dose per i più fragili

La campagna Prenotazioni aperte dalla settimana prossima. Interessanti gli over 80 e le persone fragili over 60

La quarta dose non ha ancora ingranato e siamo già arrivati alla quinta. Ieri il Ministero della Salute ha pubblicato la circolare che raccomanda il nuovo richiamo per i cittadini over 80, gli ospiti delle Rsa e i pazienti fragili ultrasessantenni. Fino ad ora potevano già ricevere la quinta dose i soggetti con una marcata compromissione della risposta immunitaria, quindi per esempio trapiantati o malati in chemioterapia. Anche la quinta dose come la quarta potrà essere iniettata solo a distanza di quattro mesi dall’ultima somministrazione o dall’esito di un tampone positivo. Sono in uso solo i vaccini bivalenti ad mRna. Inoltre la circolare specifica che, su richiesta dell’interessato, potranno chiedere la quinta dose tutti gli over 60.

Il motivo del nuovo passo della campagna vaccinale è la «aumentata circolazione del virus e l’indice di trasmissibilità sopra la soglia epidemica». In queste prime settimane d’autunno i contagi nel Comasco sono passati da un migliaio a quasi 5mila ogni sette giorni. Ora la curva sta frenando, ma i ricoverati nei nostri ospedali sono quasi quadruplicati pur restando entro numeri gestibili. Preoccupano i primi focolai nelle Rsa, dove comunque proprio grazie ai vaccini le sintomatologie rimangono lievi.

La Regione Lombardia, sempre attenta alla campagna vaccinale, riunirà l’unità di crisi entro la settimana per aprire, così si immagina, le prenotazioni per le quinte dosi già dalla settimana prossima tramite centri vaccinali e farmacie (prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it). Nel mentre accelerano le quarte dosi, almeno da quando i contagi ad inizio mese sono di nuovo esplosi. Ora nel Comasco ogni giorno vengono fatte anche mille, 1500 quarte dosi, con cento o duecento al giorno a settembre. Siamo esattamente a quota 50.925 quarte dosi già somministrate, è un bello scatto rispetto a settembre. Ma la copertura nella popolazione è ancora scarsa.

Sono 116 le quarte dosi somministrate ai comaschi con più di 100 anni (56% di copertura), 4.171 quelle iniettate ai comaschi tra i 90 e i 99 anni (53%), 15.604 le quarte dosi tra 80 e 89 anni (42%), 15.377 tra 70 e 79 (25%), 11.615 tra 60 e 69 (15,5%), 2.021 tra 50 e 59 (2%), 1.016 tra 40 e 49 (1%), 504 tra 30 e 39, 333 tra i ventenni, 109 nella fascia che va da 16 a 19 anni e 50 fino ai 12 anni. Com’è facile capire a parte gli over 80 il resto dei comaschi non ha rinnovato il vaccino. Detto che la terza dose non è totalitaria e la maggior parte dei precedenti richiami sono stati fatti a cavallo tra il 2021 e il 2022.

Da ieri in Lombardia è anche possibile prenotare l’antinfluenzale (vaccinazioneantinfluenzale.regione.lombardia.it), per poi andare sempre all’hub e in farmacia. «Noi abbiamo cominciato già da settimane a fare l’antinfluenzale – spiega Marco Fini, medico di medicina generale al lavoro in città – avendo la disponibilità delle dosi da inizio mese. In questi giorni molti nostri assistiti si scoprono positivi al Covid, con sintomi per fortuna scarsi. Notiamo sovrapposizioni con altri virus parainfluenzali che ogni anno precedono la vera stagione influenzale». È possibile ricevere l’antinfluenzale insieme all’anti Covid, sull’altro braccio. Molti cittadini però hanno timore e qualche vaccinatore non lo consiglia. Infine c’è carenza di vaccini antipneumococco da suggerire agli over 65.

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