Variante, questi mesi tra luci e ombre. Il punto della situazione

Grandi opere Le certezze e i problemi legati alla realizzazione della galleria da 500 milioni tra Colonno e Griante: le opere preliminari avanzano, eppure si attende ancora la consegna dell’opera, già slittata di quasi cento giorni

Sulla bilancia dei lavori della variante della Tremezzina (quasi dieci chilometri di tracciato quasi tutto in galleria) pendono oggi tre importanti incognite, con la nota di merito (questo va detto) che gli interventi stanno interessando entrambi i portali, quello di Colonno e quello di Griante.

La prima incognita - la più importante - riguarda la consegna totale del cantiere da quasi 500 milioni di euro. Consegna che di annuncio in annuncio (basta ricordare le dichiarazioni dei vertici lombardi di Anas durante le diverse visite istituzionali) è stata oggi posticipata agli inizi di marzo. Il che significa che da quel momento decorreranno i 5 anni e 2 mesi previsti dal contratto, che portano dritti al mese di maggio del 2028.

Gli annunci

Siamo già tre mesi abbondanti dopo il primo annuncio legato alla consegna totale dei lavori (basta ascoltare gli audio dei mesi scorsi) e dunque l’Anas è attesa a dar conto dello stato dell’arte di questo passaggio di fondamentale importanza nelle dinamiche del cantiere e nelle dinamiche territoriali, ricordando che a Griante in questa fase si sta procedendo grazie ad una seconda consegna parziale dei lavori (dopo quella di Colonno).

La seconda incognita - nonostante le puntuali informazioni divulgate dall’ufficio stampa - riguarda lo stop allo scavo della galleria di svincolo, i cui lavori sono fermi da inizio dicembre, dunque da due mesi abbondanti, a causa della quantità di idrocarburi superiore alla norma individuata nell’ultima porzione di “smarino” (o materiale di scavo) prelevato dalla galleria, a quaranta metri dalla caduta dell’ultimo diaframma.

Sopralluogo

Dopo il lungo sopralluogo di lunedì mattina, Anas è in attesa di una risposta da Arpa, ricordando che trattandosi di materiale “speciale” è previsto un altro tipo di conferimento in cava, con costi inevitabilmente superiori. A questo punto la galleria di svincolo (o salto di montone) non sarà pronta prima dell’inizio di luglio e da quel momento sostituirà l’attuale tracciato della statale, inaugurato lo scorso 5 aprile. Salvo nuovi rinvii la galleria di svincolo diverrà operativa nel momento clou della stagione turistica, senza la possibilità di un rodaggio, auspicabile visti i volumi di traffico nei mesi estivi, comprensivi anche di bus turistici, camper e roulotte.

C’è poi una terza incognita legata al cantiere di Griante, inaugurato il 6 febbraio, data in cui Anas ha dato corso ad un’ordinanza valida fino al 15 giugno per la regolamentazione del traffico attraverso un senso unico alternato - lungo 120 metri - regolato da un semaforo intelligente. Al momento i lavori procedono, ma l’attivazione del semaforo non si è resa ancora necessaria (pur essendo le lanterne installate) per realizzare il muro a lago sul modello di quello di Colonno.

Servirà di sicuro più avanti, anche qui con di mezzo il traffico dei pendolari e quello turistico. Necessario dunque capire se e quando i movieri - anche ieri in servizio - potranno essere utilizzati, dando ormai per certo il fatto che nella settimana di Pasqua Anas smobiliterà il cantiere sulla statale, ripristinando il doppio senso di marcia.

Terminate le fatiche delle elezioni regionali, è importante dunque che il Tavolo di coordinamento sulla variante si riunisca per un nuovo “tagliando” dei temi che necessitano di una risposta in tempi celeri a meno di nuovi annunci (ufficiali) di Anas a stretto giro.

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