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Domenica 08 Dicembre 2024
Venezia-Como da brividi: sarà Laguna blu?
La partita Il Como terzultimo in trasferta contro l’ultima in classifica: sono in palio punti pesantissimi
E’ un Venezia-Como da brividi, e non solo di freddo. Ben più di quanto si potesse prevedere solo una settimana fa.
Questa sfida diretta, vissuta l’anno scorso in una dimensione completamente diversa, oggi è diventata addirittura una battaglia per evitare l’ultimo posto. Quello che i neroverdi devono lasciare, quello in cui il Como rischia di cadere.
Anche un pareggio può non servire a niente, se non a tutelarsi dall’ultima posizione. Ma per cambiare davvero la situazione, o quantomeno per cominciare seriamente a farlo, il Como deve solo vincere. E mai ancora in questo campionato si era trovato in una situazione così pericolosa. «In palio ci sono solo i tre punti, ma a livello motivazionale questa partita può e deve rappresentare un cambiamento nella nostra strada. c», dice Cesc Fabregas alla vigilia.
Voglia e bisogno. «Dobbiamo vincere, pensare solo a noi. Non giudico il Venezia un avversario semplice, perché non lo è. Anzi, è una squadra che avrebbe meritato di più per come gioca di quello che ha raccolto sinora. Contro il Lecce, ma anche contro squadre più grandi come l’Inter».
Come il Como, del resto. Ma non ottenere ciò che si potrebbe non è solo sfortuna, «a volte il destino può cambiare per una palla che esce di un centimetro, questo è il calcio». E in questi destini del calcio c’è anche, oggi, quello dell’allenatore del Venezia Di Francesco. «Loro potrebbero giocare ancora più forte per salvare la panchina dell’allenatore? Non sono considerazioni che capisco, quando si va in campo si gioca per vincere comunque e sempre».
Non ha mai visto Venezia, Cesc Fabregas. E la sua prima volta in Laguna non sarà certamente una gita turistica. «Ma serve comunque serenità, per lavorare bene, per costruire una prestazione vincente, serve soprattutto quello». E non servono invece accorgimenti diversi. «Giocare con le due punte? Io devo valutare tutto quello che vedo, anche in allenamento, e continuo a pensare che giocare con una punta sola supportata da un trequartista dia alla squadra un assetto più stabile. Poi durante la partita le cose possono cambiare, ma è giusto cominciare la gara così».
L’idea Belotti al posto di Cutrone non trova conferme nelle parole del tecnico. «Sono entrambi ottimi giocatori, ma Patrick sta facendo bene, è un giocatore molto generoso, in questo momento gli manca il gol ma anche contro il Monza ha fatto due assist importanti».
E in merito all’altra suggestione, l’impiego di Verdi magari al posto di Fadera, la risposta è ancora più chiara. «Verdi per me è un giocatore incantevole, veramente in grado di alzare il livello, anche in allenamento. Ma in questo momento se tolgo Fadera non ho nessuno in grado di fare quello che fa lui, attaccare così la profondità, con quelle specifiche caratteristiche. Verdi può essere utile anche durante la gara».
Insomma, niente può essere escluso ma il discorso pare abbastanza chiaro.
«In porta ci sarà ancora Reina, in questo momento sta dando più stabilità alla difesa. Van der Brempt? Piuttosto cambiamo durante la partita, ma ha anche una settimana di lavoro in più, e la sua presenza si sente». Rientra Mazzitelli, torna Dossena dopo la squalifica, - «ha capito il suo errore» -, non ci sarà Moreno, - «lo riavremo con il Lecce» - e sostituirlo toccherà a Sala ma Fabregas nomina anche Iovine. Ancora fuori causa Roberto, che dovrebbe rientrare con la Roma, e ovviamente Perrone.
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