Visite ed esami: la guida pratica per riuscire a prenotare

Sanità Da Regione e Ats una serie di consigli utili per poter accedere alle prestazioni più facilmente. In caso di necessità utile attivare un percorso di tutela

Guida pratica alla prenotazione di esami e visite. Regione e Ats hanno pubblicato un guida per orientare i cittadini ad accedere alle prestazioni ospedaliere con maggiore facilità.

Negli ultimi anni infatti complici le lunghe liste d’attesa riuscire a trovare un posto libero non è semplice, soprattutto per alcune specialità ambulatoriali. Intanto, è la ricetta che garantisce l’erogazione delle visite e degli esami nelle strutture pubbliche o convenzionate entro i tempi previsti dalla classe di priorità indicata dal medico. Quindi, se il paziente non riesce a trovare un appuntamento utile, occorre, spiega l’Ats, attivare un percorso di tutela.

Il responsabile dell’azienda sanitaria, attraverso il centro di prenotazione, «si occuperà della richiesta attivando tutte le possibili soluzioni». «La struttura sanitaria a cui ci si è rivolti – si legge nella guida - dovrà individuare altre strutture del territorio di assistenza, pubbliche o private accreditate, in grado di offrire la prestazione entro i tempi indicati. Qualora sul territorio di assistenza non fosse presente la disponibilità richiesta, la struttura sanitaria a cui si è rivolto è tenuta ad inserire la sua richiesta in una lista d’attesa dedicata, in modo tale da programmare l’appuntamento entro i tempi previsti dalla classe di priorità indicata sulla ricetta. Verrà, quindi, contattato per concordare l’appuntamento e, in questo caso, sarà garantita l’erogazione della prestazione nella stessa struttura che sta gestendo la sua richiesta o in una qualsiasi struttura, pubblica o privata accreditata, del territorio di assistenza».

Per territorio di assistenza s’intende entro i confini della nostra Ats, dunque Como e Varese. Attenzione, se il paziente rifiuta la proposta di appuntamento fatta dalla struttura sanitaria, ad esempio per preferenze personali o motivi logistici legati alla distanza, perde il diritto al mantenimento della classe di priorità.

«Se tutte le azioni sopra descritte non avranno consentito l’erogazione della prestazione nei tempi previsti dalla classe di priorità indicata dal medico prescrittore sulla ricetta – recita sempre la guida - la struttura sanitaria a cui ci si è rivolti sin dall’inizio dovrà erogare la prestazione in regime di libera professione. In questo caso, sarà previsto solo il pagamento del ticket, se dovuto».

Un’altra accortezza importante: se si decide di prenotare, autonomamente e volontariamente, la prestazione in regime privato o libero professionale, non è affatto possibile chiedere successivamente il rimborso della spesa sostenuta agli enti del sistema sanitario pubblico. La guida ricorda anche che nel caso in cui non si possa o non si voglia più presentarsi agli appuntamenti occorre disdire la prenotazione con almeno due giorni di anticipo, pena il pagamento del ticket anche se esenti.

Si può facilmente prenotare e disdire tramite il sito “prenota salute”, attraverso il fascicolo sanitario, al centralino 800.638.638 o da rete mobile 02.999.599 e ancora agli sportelli delle strutture o nelle farmacie. Infine una specifica, la classe di priorità sulla ricetta può essere “urgente”, per un bisogno di cura da prenotare dunque entro due giorni e da garantire entro tre giorni. Oppure “breve”, da prenotare ed erogare entro dieci e ancora “differibile”, entro trenta giorni per una visita e entro sessanta per un esame e infine “programmabile” con termine entro 120 giorni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA