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Martedì 24 Ottobre 2023
“Tess”, i giovani traduttori
«Sfida che fa crescere»
Il magazine Gli studenti del Liceo linguistico “Casnati”, che hanno reso in inglese i testi, raccontano difficoltà e soddisfazioni della loro “impresa”
Nel decennale di “Tess”, la rivista bilingue di tessile e moda, diamo spazio anche alle riflessioni di tutti i giovani traduttori del Liceo Linguistico del Centro Studi Casnati di Como, coordinati dalla professoressa Alessandra Franzini.
V LICEO LINGUISTICO
La soddisfazione di vedere il mio nome
Durante questi anni ho decisamente migliorato le mie capacità di traduzione grazie a questo corso. Seppure all’inizio sia stato difficile imparare, col tempo è diventato un compito sempre più abituale, anche se qualche difficoltà la si incontra sempre, soprattutto quando si deve tradurre un testo specialistico in ambito di tessuti particolari o tecniche innovative di produzione del vestiario. L’incredibile soddisfazione, però, arriva quando si vede l’articolo finito e il nostro nome scritto sotto: ci fa sentire parte di questo incredibile progetto, facendoci realizzare che abbiamo contribuito a farlo arrivare anche ad un pubblico internazionale. Penso che per uno studente di lingue questa sia un’esperienza assolutamente da provare perché ci fa immergere nella bellezza e nelle miriadi di particolarità che offre la lingua anglofona. Dal mio punto di vista e da quello che ho potuto imparare attraverso Tess, la moda si evolve sempre, basandosi sulle correnti del momento e su come le nuove generazioni si approcciano al futuro. Un chiaro esempio di ciò è la moda genderless, che è in continua evoluzione e rispecchia ampiamente la modernizzazione che i giovani stanno cercando di attuare in modo da poter far sentire chiunque a proprio agio. I temi sostenibili sono di certo un concetto interessante, e vederli applicati al campo della moda fa ragionare su come anche il semplice atto di riutilizzare un capo di abbigliamento possa dare un enorme contributo alla salvaguardia dell’ambiente. Non mi aspettavo che così tante aziende si impegnassero, facendo questo un loro obiettivo; scoprirlo mi ha fatto aprire gli occhi su quanto anche un piccolo nostro intervento possa dare un immenso contributo.
(Corinne Rossi)
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Più informata su turismo e moda
Ho iniziato il percorso di traduzione tre anni fa. Questi anni sono stati molto utili per la mia formazione permettendomi di migliorare il mio inglese dal punto di vista sia lessicale che dell’esposizione orale grazie agli esercizi di interpretariato. Ci sono stati molti ostacoli, specialmente all’inizio del percorso: bisognava infatti familiarizzare con i nuovi strumenti e le tecniche di traduzione. Una delle sfide più grandi, che tuttora permane, è sicuramente trovare il modo migliore per rendere il significato italiano di ogni concetto anche in inglese: non tutti i sinonimi possono essere utilizzati per qualsiasi contesto, quindi ci deve essere sempre una ricerca dietro ogni traduzione. Nonostante queste difficoltà, sono molto contenta di essermi iscritta a questo corso perché non mi ha dato solo l’opportunità di approfondire la lingua, ma anche il settore del turismo e della moda. Durante questi anni abbiamo tradotto vari tipi di testi per Tess e per Enjoy. Personalmente, non sono mai stata molto interessata al campo della moda, e per questo non ero molto informata. Tuttavia, l’attività di traduzione è stata importante per conoscere tanti aspetti di questo settore. Inoltre, molti articoli trattano argomenti di attualità, tra cui l’ambiente e la sostenibilità, che vengono spesso discussi anche durante le lezioni ed è quindi interessante vedere come questi temi vengano applicati ad una realtà quale la moda.
(Emma Baroncelli)
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Ho capito questo: non si smette mai di imparare
Che cos’è la traduzione vista dagli occhi di uno studente di quinta superiore? A volte mi domando a quanti dei miei contemporanei sia concessa la possibilità di toccare con mano questa realtà; una realtà che, se ci concediamo qualche minuto per riflettere, va ben oltre la sola apparenza. Il fine della traduzione è quello di trasmettere un messaggio più profondo. Il mondo del traduttore è circoscritto nel concetto di parola e gravita intorno alla capacità di impiegarla nel modo più coerente e armonico possibile durante la ricostruzione di un testo. Chi traduce investe il proprio tempo per creare un prodotto bello che deve arrivare al cuore del lettore senza avvalersi di mezzi come la comunicazione non verbale e paraverbale che, come ben sappiamo, rappresentano insieme quasi il 90% della dimensione comunicativa. Nel corso di questi anni ho capito che nella traduzione c’è solo una cosa indubitabile: non si smette mai di imparare. Lavorando sulla rivista di Tess ho davvero compreso appieno l’essenza di quanto detto: i temi sono sempre in continua evoluzione, la tecnologia si evolve, nulla rimane uguale e da parte nostra è in atto una ricerca infinita di nuove tecniche e conoscenze che ci permettano di trattare ciò di cui parliamo in modo coeso e funzionale. È affascinante vedere quanto il mondo, pensando anche solo alla branca della moda, stia andando sempre di più nella direzione di comune interesse: tutto vira alla ricerca di alternative eco-friendly, moderne e adatte a tutti. Per concludere, credo che tradurre testi sia davvero un’esperienza a 360 gradi, che non riguarda solo il giornalismo e le conoscenze, ma persino la propria sfera personale. Quest’attività può arricchirti come persona, aiutandoti a metterti in gioco e a superare le insicurezze, sicché ogni traduzione alla fine è una sfida che se portata a termine con successo non regalerà altro che soddisfazioni.
(Daniel Delzanno)
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Occhi aperti sulla moda che cambia
Durante questi anni di traduzione e interpretariato ho potuto interfacciarmi con diversi temi che mi hanno permesso di arricchire il mio bagaglio culturale e lessicale, sia in inglese che in italiano. Ammetto che questo percorso non sempre è stato facile; ho infatti dovuto affrontare molte sfide come trovare le terminologie più idonee per poi procedere a tradurre in inglese o a parafrasare quanto detto in italiano. Avendo la fortuna di tradurre articoli per la rivista di moda bilingue Tess, ho il piacere di provare un senso di soddisfazione ogni qualvolta che leggo il mio nome e cognome alla fine di un articolo perché vedo il mio duro lavoro ripagato. Grazie a Tess ho potuto capire quanto la moda si stia evolvendo negli ultimi anni. Prima era tutto un: “Non mi piace più quel vestito”, “È passato di moda”, “Non mi serve più, lo butto”. Ora è tutto diverso. La moda in questi ultimi tempi si sta sempre più incentrando sul riciclo, e si può già notare come da vestiti di seconda mano le varie case di abbigliamento riescano a creare qualcosa di unico e di meraviglioso. Ritengo che nel mondo odierno questo sia fondamentale per dirigersi verso la prospettiva del riciclaggio e della sostenibilità.
(Fabiana Tettamanti)
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Banco di prova anche per me, di lingua madre
Traduco per Tess da ormai tre anni e mi sento più che soddisfatta del percorso fatto finora. La mia professoressa ha avuto un ruolo piuttosto importante in tutto questo, aiutandoci soprattutto a livello linguistico. Nonostante mi sentissi già abbastanza sicura del mio inglese, mi sono ricreduta quando mi sono stati proposti testi con linguaggio tecnico e specifico al mondo della moda davvero difficili da interpretare: non conoscevo molti dei termini utilizzati in italiano, di conseguenza mi trovavo in difficoltà a trovare parole corrispondenti in inglese. Con la pratica sono riuscita a migliorare le mie traduzioni e soprattutto le mie capacità linguistiche, non solo in inglese ma anche nella mia lingua madre.
Sono un’appassionata di moda e finalmente avere uno sguardo all’interno di questo mondo è stata una delle cose più interessanti che abbia fatto in 5 anni di liceo. In un senso, posso dire che Tess abbia arricchito anche il mio bagaglio culturale. Infatti, un tema cruciale ricorrente nei testi della rivista è quello della sostenibilità. Ho scoperto i metodi di riciclaggio, e soprattutto del riuso, adoperati dalle aziende italiane per massimizzare l’utilità di un prodotto e minimizzare lo spreco dei tessuti. Spesso sono presenti tecniche di riuso che nella mia vita privata sono stata in grado di utilizzare: ho capito che con un poco di impegno è possibile parlare di sostenibilità in qualsiasi campo, per rendere il mondo un posto migliore.
(Victoria Sade Rebai)
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Alla redazione: altri dieci anni (e più) di questa rivista
Tradurre per Tess è un’esperienza riassumibile in due parole: soddisfacente ma faticoso. La prima, riassume alla perfezione il senso di contentezza provato nel vedere le proprie abilità linguistiche contribuire alla creazione di una rivista all’avanguardia, perfetta sia per concittadini che per stranieri desiderosi di immergersi nel mondo della moda Made in Italy. Il secondo aggettivo, invece, coglie la pesantezza di questo incarico, il quale va a gravare sulla già impegnativa routine di un liceale. Infatti, coniugare impegni scolastici, amicizie e svago è già arduo di per sé, e l’aggiunta di ore ed ore di ricerca per stare al passo con l’industria tessile locale non è sicuramente da sottovalutare. Eppure, personalmente, trovo affascinante il mondo della traduzione in tutte le sue sfaccettature. La capacità di estrapolare il significato di un testo e racchiuderlo in uno nuovo (creato su misura come un capo d’abbigliamento) è una magia che pochi sanno adoperare e, grazie alla realtà sempre più multietnica in cui viviamo, le nuove generazioni saranno progressivamente più facilitate nella scoperta di quest’arte così dimenticata. Con il suo decimo compleanno, Tess si fa testimone di come la moda comasca si sia evoluta nel tempo, divenendo un archivio di vitale importanza per la Storia del nostro territorio. Concludendo, posso solo augurare a tutto lo Staff altri dieci anni (e più!) di pubblicazioni, confidando nel prospero futuro della rivista.
(Gaia Paparella)
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Uno sguardo sul mondo che cambia
Negli ultimi tre anni del liceo linguistico ho avuto la possibilità di tradurre diverse riviste, tra le quali anche Tess. La traduzione per me è sempre stata una grande opportunità, dato che mi mette alla prova costantemente. La scelta del vocabolo giusto, come quella della corretta sfumatura di significato e del registro appropriato da utilizzare sono le difficoltà che si incontrano nella traduzione per poter esprimere al meglio gli svariati temi e concetti, ogni anno sempre più innovativi e ricercati. Tradurre significa anche informarsi e fare ricerca, soprattutto nel caso di Tess, sulle diverse aziende presenti sul territorio. Pertanto, si può definire una forma di arricchimento del mio bagaglio culturale, sia come studente che come cittadina del distretto comasco.
Traducendo mi rendo conto che la moda è in continua evoluzione e che anch’essa gioca un ruolo fondamentale nel veicolare messaggi e contenuti sempre più importanti per la società odierna. Un esempio può essere la creazione di capi genderless, oppure di indumenti realizzati con materiali riciclati, che risultano di conseguenza sostenibili.
Quello dell’ecosostenibilità è già un argomento che trattiamo a scuola attraverso i vari insegnamenti, perciò rivedere questo tema che si rispecchia anche nella moda e nella vita di tutti i giorni rende sicuramente ancora più soddisfacente e produttivo il nostro lavoro di traduzione. Questi temi infatti non sono solo semplici nozioni apprese sui banchi di scuola, ma hanno un’effettiva applicazione nella realtà quotidiana di ognuno di noi.
Per concludere, tradurre Tess oltre che essere una grande fonte di soddisfazione, è anche uno spunto per ampliare le mie conoscenze e i miei orizzonti sul mondo che mi circonda.
(Silvia De Micheli)
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Industria, sartorialità, stili di vita: quanto si impara
Poter tradurre per la rivista Tess è sicuramente una soddisfazione unica. In questi anni ho potuto migliorare le mie capacità di traduttrice e allo stesso tempo scoprire di più sul mondo della moda e dell’ecosostenibilità. Tradurre gli articoli è interessante e stimolante, sebbene non sia sempre facile riuscire a trovare una traduzione adatta all’argomento di cui si sta parlando e al vocabolario tecnico, ma rileggere l’articolo a fine giornata è molto appagante. Dopo i primi tempi e soprattutto dopo molti pomeriggi passati tra un dizionario e l’altro, il mio vocabolario prima privo di termini tecnici si è arricchito notevolmente. Non solo abbiamo fatto accrescere il nostro vocabolario ma in generale si è appesantito anche il nostro bagaglio culturale sia sul mondo del riciclo che su quello sartoriale.
Lavorare per Tess non è solo tradurre ma anche andare alla scoperta di un nuovo mondo di cui eravamo all’oscuro: l’industria comasca della moda è innovativa, ecologica e moderna. Oltre a ciò, è in grado anche di mandare un messaggio; per esempio ricordo una vecchia edizione di Tess che si concentrava sulla moda genderless, ed è stato sorprendente vedere come anche le aziende di Como, nel loro piccolo, facessero passi da giganti in temi a volte anche controversi.
Provo una particolare ammirazione verso le aziende che si sono mosse a favore dell’ecosostenibilità e del riciclo poiché non è facile unire moda e ambiente; con il diffondersi del fast fashion produrre abbigliamento in un modo sostenibile non è né semplice né scontato.
In conclusione, essere partecipe di questo progetto è una realizzazione da non poco, e sebbene abbia ancora una lunga strada di fronte a me, posso dire di essere fiera di ciò che ho fatto e continuo a fare nel mio piccolo.
(Lisa Luo)
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Sostenibilità, bella palestra di conoscenze
Negli ultimi tre anni di liceo linguistico ho intrapreso il corso di traduzione ed interpretariato che mi ha catapultato in un mondo davvero molto vasto e inaspettato che fin quando non viene vissuto in prima persona non può essere capito in tutte le varie sfaccettature che offre. Grazie alla traduzioni di articoli di Tess, in questi tre anni ho appreso non solo molte nozioni linguistiche, ma anche diversi modi di tradurre e persino nuove conoscenze per quanto riguarda il campo della moda.
Inizialmente la traduzione era molto faticosa poiché spesso viene utilizzato un linguaggio specifico, preciso e molto tecnico, ma con il passare del tempo e cominciando a capire le modalità di traduzione è diventato molto divertente e stimolante assimilare nuovi vocaboli e conoscenze che hanno contribuito ad arricchire il mio bagaglio culturale. Inoltre, ciò che più mi piace del mondo della traduzione è il fatto che, dopo un duro lavoro di ricerca, di scelta accurata delle parole e di documentazione, si possa vedere effettivamente su una rivista fisica il prodotto del proprio lavoro. Tutto ciò per me è decisamente molto appagante e gratificante. Invece, per quando riguarda le tematiche legate all’ecosostenibilità, la traduzione di articoli Tess mi ha permesso di applicare le conoscenze che ho acquisito a scuola in ambito pratico, dato che i temi principali degli ultimi tempi sono legati specialmente al riciclo, all’utilizzo di vestiti di seconda mano, etc. Dunque posso ritenermi molto soddisfatta di aver intrapreso questa sfida da cui ho imparato non solo cosa sia la traduzione e come si svolga, ma anche il fatto che sia un’attività che garantisce una comunicazione globale fungendo da ponte culturale.
(Giulia Lombardo)
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Un’opportunità “trascendentale”
Sono ormai tre anni che noi studenti del liceo linguistico traduttori interpreti del Casnati abbiamo l’opportunità di “lavorare” come traduttori per Tess. Tradurre gli articoli delle riviste Tess è sempre una esperienza formativa, interessante, utile e dal mio punto di vista molto divertente. Ammetto che il primo anno non è stata una passeggiata abituarsi e prendere confidenza con questo nuovo ambito. Tuttavia, passo dopo passo e traduzione dopo traduzione abbiamo imparato moltissime cose, soprattutto grazie ai consigli della nostra professoressa Franzini. Oltre ad aver appreso conoscenze in un linguaggio specifico relativo al campo della moda, abbiamo scoperto tattiche per le traduzioni che nel corso del tempo ci hanno facilitato molto il lavoro, rendendolo di conseguenza sempre più piacevole. Questa attività non solo ci ha permesso di apprendere nuove cognizioni sull’aspetto linguistico relativo alla traduzione, ma abbiamo anche avuto la possibilità di immergerci nel mondo della moda. Oltre a darci una idea di come la moda si stia evolvendo al giorno d’oggi, trovo interessante che la traduzione di questi articoli ci faccia capire veramente il mondo o che sta dietro al fashion, non limitandosi a guardare l’estetica di un capo. Riassumendo il tutto, mi sento di dire che la traduzione relazionata agli articoli di moda di Tess sia una opportunità trascendentale che oltre a fornirci una formazione linguistica base in questo mondo lavorativo, ci permette di allargare gli orizzonti nel campo della moda.
(Michele Rava)
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Una sfida (vinta) per migliorare il mio inglese
Faccio traduzione ormai da più di tre anni e posso dire che mi sento migliorata, soprattutto a livello linguistico. I primi tempi è stato difficile, principalmente perché non ero abituata, ma con gli anni e la pratica sono riuscita a familiarizzare con il mondo della traduzione. Ho sempre visto la traduzione come una sfida per migliorare il mio inglese e, in questo modo, sono riuscita finalmente a raggiungere il mio obiettivo. È stata una vera soddisfazione vedere il mio nome sotto un articolo che io ho tradotto, dato che non sono mai stata la più brava nel tradurre, e finalmente posso dire di essere orgogliosa di me stessa. Nonostante io non sia un’appassionata di moda, è stato interessante scoprire tutto il procedimento dietro alla creazione di capi d’abbigliamento, tutto questo sempre grazie alle traduzioni. Inoltre, è sempre bello conoscere le idee in anticipo e che nel giro di pochi mesi diventeranno qualcosa di concreto. Ci sono stati vari temi su cui lavorare e riflettere, molti dei quali sono argomenti a cui non si pensa tutti i giorni, contribuendo così ad arricchire anche il mio bagaglio culturale. Uno dei temi principali degli ultimi anni è stato quello della sostenibilità, che non sapevo riguardasse anche il mondo della moda. Questo mi ha resa molto più consapevole di quanto la sostenibilità sia importante anche in ambiti diversi dal quotidiano per rendere il mondo più sostenibile.
(Lisa Valtulini)
IV LICEO LINGUISTICO
Mi perfeziono nelle mie due passioni
Grazie a questa esperienza sono maturata molto a livello personale e linguistico. In questo anno e mezzo di traduzione ho alzato molto il mio livello di lingua inglese e ho imparato tantissimi nuovi modi di esprimermi appieno. Non è stata una passeggiata ma vedere i risultati mi ha spinto a migliorare sempre di più. Il percorso di interpretariato da me intrapreso in terza mi ha aperto un mondo tutto nuovo, pieno di cose nuove da scoprire. Traducendo i testi, non solo si possono migliorare le proprie capacità di traduzione di articoli complicati e non, ma si ha anche la possibilità di approfondire degli aspetti della nostra società a noi sconosciuti. Grazie ai testi che ho tradotto e all’approccio a un lessico più avanzato mi sono preparata per il mio futuro universitario e lavorativo, scoprendo le mille sfaccettature del campo tessile, novità e curiosità sulla moda e, infine, vari metodi di riciclaggio e sostenibilità. Sono temi che mi stanno molto a cuore da sempre, soprattutto la moda, mia passione da quando sono bambina, e la sostenibilità, che dovrebbe stare a cuore a tutti. Tess mi ha offerto moltissime possibilità attraverso i suoi testi permettendomi di esercitare la lingua inglese mentre trattavo di una delle mie passioni. Ho potuto anche venire a conoscenza di tutti gli svantaggi della moda, i problemi che porta e l’inquinamento che ruota attorno al “fast fashion”, la parte più dannosa e pericolosa della moda odierna che sfrutta minori e inquina il nostro mondo per via dei materiali utilizzati.
(Beatrice Zucca)
Il mondo da un altro punto di vista
Sono ormai tre anni che studenti come me hanno la possibilità di mettere a frutto le capacità che abbiamo maturato con la lingua che studiamo tutti i giorni. Io, studentessa del Centro Studi Casnati, fin da subito sono stata interessata a questo progetto nonostante qualche difficoltà iniziale. Tuttavia, piano piano, trovando vocaboli diversi per le diverse occasioni, ho avuto la possibilità di imparare nuove parole e di riuscire a memorizzarle meglio. Sono sempre stata appassionata di moda e di lingue straniere: mi hanno sempre incuriosita e mai annoiata, e sono rimasta piacevolmente sorpresa quando ho trovato un modo per approfondirle entrambe. Tess mi ha fatto vedere il mondo sotto un altro punto di vista. Spesso noi traduttori ci dividiamo le parti del testo e ci aiutiamo a vicenda; questo fa sì che ognuno di noi impari ancor di più l’importanza del lavoro di gruppo. Alla prima lettura mi è capitato di pensare di non potercela fare per la difficoltà dell’argomento, ma poi con pazienza diventa incredibilmente divertente e intrigante. Inoltre, i professori sono sempre disponibili e ci aiutano se abbiamo bisogno. Nonostante ciò so che la traduzione richiede parecchio tempo, impegno e concentrazione, ma penso ne valga la pena. Infine ritengo che sia una bella opportunità per mettermi in gioco, prendendola come sfida e giocare con la lingua in modo divertente e coinvolgente. Proprio per questo sono fiera di avere questa possibilità e sentirmi parte di una famiglia come La Provincia, anche se in ambito scolastico.
(Costanzo Arianna)
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Leggo Vogue e traduco Tess. La moda apre al mondo
Nel corso di questi anni tradurre per Tess è stata per me un’esperienza illuminante. Mi ha aiutata ad aprire la mente e a guardare il mondo sotto diversi punti di vista. Personalmente, sono sempre stata appassionata di moda e ho sempre amato l’inglese in quanto lingua capace di connettere tra loro diverse culture. Un’altra cosa che mi ha influenzata è stata crescere collezionando mensilmente i numeri di Vogue in lingua originale. Tess è la conciliazione di questi due aspetti, e per questo ho da subito amato tradurre i numeri durante questi anni. Non c’è dubbio che l’Italia sia la capitale mondiale della moda e dei beni di lusso, e per questo ritengo che debba essere la prima a cambiare i suoi costumi per poi influenzare tutto il resto del mondo. Il consumismo della società odierna sta danneggiando il nostro pianeta; perciò trovo che sia importante pubblicizzare tutte quelle piccole e medie imprese che stanno investendo in progettazione, studio e realizzazione di indumenti a lunga durata. Anche se questo cambiamento può sembrare minimo e poco importante, è sempre dai piccoli cambiamenti che nascono le rivoluzioni per poi arrivare alle case di moda internazionali come Gucci e Prada. Credo fermamente che questi cambiamenti, ormai arrivati anche nel comasco, siano la conferma che la moda può essere qualcosa di più che “immagine e bellezza”, qualcosa di più profondo ed importante, in grado di influenzare tutti in maniera positiva.
(Rebecca Grieco)
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La traduzione? È una vera arte
Grazie alla collaborazione del Centro Studi Casnati con Tess, una rivista di moda che accompagna il quotidiano La Provincia, ho potuto conoscere l’arte della traduzione. Ogni anno noi studenti del liceo linguistico traduttori e interpreti siamo incaricati di tradurre gli articoli di due riviste Tess. Impariamo come funziona il mondo della traduzione non solo dal punto di vista del tradurre, ma anche da quello di collaborazione, scadenze e puntualità. Nell’anno 2022 è iniziata la mia avventura di traduzione e oggi, a distanza di quasi due anni, posso dire che tradurre non significa semplicemente riportare le parole scritte in un’altra lingua, ma è una vera e propria arte: il traduttore deve immedesimarsi nello scrittore per capirne i pensieri, deve cercare le parole che più sono efficaci, e quelle espressioni popolari che più incarnano il messaggio che l’autore vuole condividere. Un traduttore deve rischiare e scegliere un lessico non banale. In questo biennio mi sono resa conto del fatto che la traduzione non è un lavoro ma una passione, e soprattutto uno strumento per continuare ad imparare sfaccettature nuove di una lingua e del mondo. Di fatti, grazie a Tess, ho scoperto tante sfumature del mondo della moda. Sono fermamente convinta che anche se non dovessi fare della traduzione il mio futuro, tutte le capacità che questa attività mi sta donando saranno vantaggiose e mi permetteranno di vedere le sfide sempre come un’opportunità di crescita.
(Sara Guanziroli)
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La ricerca del vocabolo perfetto
Nonostante siano già trascorsi un paio di anni dalla mia prima traduzione della rivista Tess, l’emozione di scoprire nuove cose e di imparare sempre di più da questi articoli non è mai passata. Considerando le molteplici difficoltà che si possono incontrare alla ricerca del vocabolo perfetto, ci sono state anche delle sfide da dover affrontare per quanto riguarda l’interpretazione e l’immedesimazione nelle parole e nei concetti al fine di garantire la riuscita di una traduzione impeccabile. Sebbene nel mondo della traduzione si possano incontrare delle difficoltà, la soddisfazione di sfogliare questa celebre rivista e pensare di aver contribuito alla realizzazione di un articolo che, per la maggior parte delle volte, tratta tematiche attuali e importanti è un’emozione incomparabile. Una cosa che ho imparato andando avanti a tradurre per questa rivista è che al giorno d’oggi si parla frequentemente di sviluppo ecosostenibile nell’ambito della moda, e traducendo la rivista Tess la mia sensibilità verso questo argomento è aumentata notevolmente. Ho infatti compreso che il distretto tessile comasco sta tentando l’impossibile per garantire una moda sicura ed sostenibile, indossabile da tutti coloro che vogliono prendersi cura del pianeta, dando sempre un occhio di riguardo all’ambito del fashion. Un ringraziamento speciale andrà sempre alla mia professoressa che mi ha sempre spronata a dare il meglio di me, sempre pronta a porgere il suo aiuto nel momento del bisogno.
(Federica Capodacqua)
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Così anch’io divulgo i valori della sostenibilità
Sono trascorsi due anni dalla mia prima traduzione di Tess e ancora oggi, quando mi trovo davanti ad un loro articolo, rimango meravigliata da quanto quest’arte di tradurre possa sempre insegnare ma soprattutto trasmettere qualcosa di nuovo. L’importanza della traduzione è spesso sottovalutata, ma è fondamentale per la comunicazione tra culture diverse. La traduzione, ho imparato, non deve essere sempre fatta “parola per parola”; la cosa più importante che un traduttore deve saper fare è interpretare il messaggio dell’autore. Devo ammettere che tradurre non è semplice, anzi richiede una conoscenza approfondita delle lingue coinvolte ma non solo, bisogna anche saper cogliere il contesto culturale e le sfumature linguistiche per poter trasmettere correttamente il significato originale. Durante il mio percorso di traduzione, ho incontrato diverse difficoltà che vanno dai modi di dire intraducibili ai concetti culturalmente specifici. Nonostante questo, trovo che tradurre sia estremamente gratificante. Mi sento soddisfatta ogni volta che capisco di aver recepito il messaggio dell’autore o di aver imparato nuove espressioni, parole e concetti. È stato proprio Tess ad avermi permesso di intraprendere questa esperienza da traduttrice. Tess è una pubblicazione italiana di moda che si è distinta soprattutto per la sua attenzione ai temi sostenibili. Ha scelto di tradurre i propri contenuti in diverse lingue per raggiungere un pubblico internazionale, cercando così di diffondere il messaggio di una moda etica e rispettosa per l’ambiente.
(Maya Gazzola)
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Un insight sulle prossime tendenze
La moda viene sempre descritta come in costante evoluzione ma per me non è così. Prendiamo in considerazione i trend più alla moda degli scorsi cinque anni: cos’erano? Siamo passati dagli skinny jeans ai pantaloni a zampa e a palazzo, dalle giacche semplici a quelle in stile paninaro degli anni ‘80, da acconciature poco ricercate ad accessori per capelli colorati come scrunchies e fiocchi. Se ci pensiamo veramente ci accorgiamo che la moda non è in costante evoluzione, ma ritorna sempre. Sempre più trend degli anni passati ritornano con delle modifiche, che siano rendere i capi genderless o modificare il modo di indossarli. Questa moda genderless sta entrando sempre più in voga per tutte le categorie di vestiario. Un esempio rilevante è sicuramente la cravatta, che piano piano si sta facendo strada anche nel guardaroba femminile. Questo, noi traduttori, lo sappiamo bene in quanto abbiamo tradotto articoli che trattavano proprio questi argomenti. La cosa bella di tradurre gli articoli di Tess è che possiamo avere un insight, un’anteprima, sugli articoli che verranno pubblicati e quindi sulle prossime tendenze. Un altro tema molto ricorrente negli articoli che abbiamo tradotto è l’ecosostenibilità del mondo della moda. Da tessuti fatti in materiali riciclati ad abiti di seconda mano, il mondo della moda si sta evolvendo sempre di più sul piano ambientale. Concludendo, avere la possibilità di tradurre gli articoli di Tess non solo mi ha avvicinata all’industria del fashion ma ha dato anche la possibilità di esserne parte, seppur nel mio piccolo.
(Sveva Ferrari)
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Attività preziosa, che pochi studenti hanno l’opportunità di fare
Ormai sono due anni che mi occupo delle traduzioni di Tess e questa edizione è stata la mia terza. All’inizio non sapevo bene cosa aspettarmi da questa esperienza, né tanto meno se sarebbe stato qualcosa di impattante per me ma, dopo poco tempo, ho capito che è una delle cose che, in un modo o nell’altro, mi riescono discretamente. Chiaramente, non è stato sempre tutto facile perché ci sono state anche parecchie difficoltà che mi hanno bloccato diverse volte. Una, per esempio, è stata trovare sinonimi adatti per i tantissimi “paroloni” che ho incontrato all’interno dei testi da tradurre, ma anche girare le frasi in italiano per far in modo che avessero un senso anche in inglese. Al di là di tutte le difficoltà, la soddisfazione al termine di ogni edizione è tanta soprattutto perché apparire su una rivista inglese come Tess o un quotidiano come La Provincia letti da moltissime persone non è una cosa da poco, e in più stiamo parlando di un’esperienza che non molti studenti hanno l’opportunità di fare. Questo tipo di progetto lo trovo anche molto stuzzicante e, in particolar modo, mi ha permesso di venire a contatto con un mondo che, fino a un paio di anni fa, non mi suscitava tutto l’interesse e la curiosità che provo adesso, e mi ha anche aperto la mente nei confronti di nuove conoscenze e nuove parole di cui prima non conoscevo l’esistenza. Credo inoltre che Tess contribuisca a sensibilizzare il pubblico sul tema della sostenibilità grazie a tutte le idee innovative che propone.
(Francesco Mosconi)
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Difficile all’inizio, ma ora quante competenze!
Frequento il quarto anno del liceo linguistico indirizzo “Traduttori e Interpreti” del Centro Studi Casnati, e ormai sono due anni che, insieme alla mia classe, traduco gli articoli di Tess. Tradurre per la prima volta è stato davvero molto difficile, bisogna ammettere che non è per niente un gioco da ragazzi. Quante volte ho cercato di comprendere a pieno il significato di alcune frasi al fine di individuare l’espressione giusta da utilizzare. So che c’è ancora tanta strada da percorrere, ma posso assolutamente ritenermi soddisfatta del lavoro che ho svolto in questi anni e dei miglioramenti che ho potuto vedere man mano che le traduzioni andavano avanti. Non mi sarei mai aspettata di tradurre una rivista e soprattutto di ricavare certe abilità dal farlo. Questa attività l’ho ritenuta, e la ritengo tutt’ora, particolarmente interessante soprattutto perché abbiamo avuto la possibilità di sviluppare un pensiero più critico riguardo al legame tra l’industria della moda e la sostenibilità, focalizzandoci su alcuni aspetti più nel dettaglio. Traducendo, siamo riusciti a comprendere maggiormente il forte impatto che il tessile ha sull’ambiente e le diverse soluzioni e iniziative che un’azienda può proporre. Tradurre è un lavoro impegnativo che richiede una grande responsabilità, e sono molto fiera del progetto che stiamo portando avanti io e la mia classe.
(Athena Santucci)
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Guardo in modo più critico alla moda “fast”
Per merito della mia scuola, il Centro Studi Casnati, ho la possibilità di approfondire i miei studi nell’area di Traduttori e Interpreti. Questa esperienza non solo mi stimola ad uno studio completo ed approfondito ma mi permette anche di incrementare la mia conoscenza personale attraverso l’acquisizione di un lessico specifico e completo. Ho modo di applicare le strutture grammaticali apprese durante le ore di lezione curricolari e ritengo sia un percorso molto utile per apprendere la lingua straniera in modo trasversale e mettersi in gioco aprendomi a nuove conoscenze. Traducendo gli ultimi numeri di Tess, ho preso coscienza di situazioni attuali molto importanti. In particolare, ho constatato l’impatto della produzione e dei rifiuti tessili sull’ambiente. La fast fashion, o moda veloce, consente di avere una disponibilità di vestiari a prezzi molto bassi. Ciò ha portato a un aumento della quantità di indumenti prodotti, utilizzati e poi scartati. Si stima che oggigiorno il settore tessile sia responsabile del 10% delle emissioni serra ed è fondamentale valutare la moda sostenibile, che stimola il consumo consapevole: ripudiando gli acquisti usa e getta e favorendo gli acquisti di capi con una durata maggiore. Osservo in prima persona come anche la mia scuola, impegnata nella promulgazione del progetto “Casnati for ESD” ponga in priorità l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile. Amare la Terra e rispettarla è un’ottima premessa per crescere.
(Martina Cassi)
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Felice di essere d’ispirazione per stili ecosostenibili
Sono ormai due anni che traduco per “Tess” insieme alla mia classe del Centro Studi Casnati, la 4 Linguistico. Abbiamo tutti tradotto decine di articoli per un totale di tre uscite della rivista. Iniziare a tradurre è stata una gran bella sfida: dover riadattare le frasi dall’italiano all’inglese, la ricerca di sinonimi ed espressioni sconosciute e l’uso di un linguaggio e di una forma che sia comprensibile per tutti. Tuttavia, sono proprio queste difficoltà che si possono sempre incontrare quando si affronta un nuovo articolo a dare la soddisfazione di vedere il proprio lavoro pubblicato. Ormai su alcuni temi so già come muovermi, quali espressioni usare e quali sinonimi ci sono per una singola parola così da non fare ripetizioni; è una bella sensazione poter tradurre qualcosa in modo sicuro, quasi automatico. Più si va avanti, più le proprie conoscenze aumentano, perché per tradurre un articolo a volte è necessario fare ricerche per capire bene il contesto, e di conseguenza si espande anche il proprio bagaglio culturale. In molti degli articoli delle edizioni di “Tess” che abbiamo tradotto vi è una forte presenza del tema “ecosostenibilità”. Vengono infatti spesso nominati prodotti riciclati, materiali ecosostenibili e metodi di produzione che non inquinano. Leggendo e traducendo ho scoperto un mondo tutto nuovo legato all’ecosostenibilità, e che ci sono moltissime aziende che si danno da fare per preservare l’ambiente nei modi più creativi e disparati. Posso ritenermi molto felice di poter aiutare a ispirare le persone attraverso il mio lavoro.
(Tommaso Boninsegna)
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Dalla rivista insegnamenti per un futuro più ecologico e giusto
Sono passati quasi due anni dalle mie prime traduzioni per la rivista Tess. Quando ho iniziato, ho affrontato diversi ostacoli. La comprensione accurata del contesto e del significato è cruciale, e non sempre i testi sono scorrevoli e facilmente interpretabili per noi ragazzi. Ho anche imparato l’importanza di mantenere lo stile e il tono originale. La pratica costante e i feedback della mia professoressa Alessandra Franzini sono stati fondamentali per migliorare il mio approccio al mondo della traduzione. Con il tempo, ho sviluppato più competenze solide e mi sono resa conto che la traduzione è certamente un’arte che richiede dedizione e precisione. Tutti i testi sono inerenti al mondo della moda, in particolare alla moda sostenibile, che sta diventando un argomento di crescente importanza oggi. Una moda fondata su marchi che abbracciano principi e consumatori sempre più responsabili. Tuttavia, c’è ancora molta strada da fare per rendere l’intera industria della moda sostenibile e per affrontare le sfide legate a forniture e produzione sostenibili. Sicuramente Tess tramite i suoi articoli riesce a trasmettere ai lettori un senso di sostenibilità così da compiere un piccolo ma importante passo verso un futuro più ecologico e giusto.
(Isabella Vismara)
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Un viaggio ricco di sfide e soddisfazioni
Nel mondo della traduzione, spesso ci troviamo a navigare tra le parole, cercando di catturare il significato e l’essenza di un testo. Di recente, ho avuto l’opportunità di tradurre per Tess, una rivista molto interessante che affronta argomenti complessi che spaziano dalla tecnologia all’ecologia. È stata una sfida catturare la profondità dei concetti ma, allo stesso tempo, è stata una fonte di apprendimento. Ho dovuto immergermi nelle parole dell’autore e comprenderne le sfumature. Le sfide nell’affrontare la rivista Tess sono state molteplici, come la vastità del lessico tecnico utilizzato che richiedeva ricerche approfondite e una puntuale comprensione del settore. Nonostante le difficoltà, tradurre Tess è stato gratificante. Ogni volta che sono riuscita a catturare il messaggio dell’autore, ho provato una profonda soddisfazione. È stata una sfida che mi ha fatto crescere molto. Mentre esploravamo la rivista, mi sono resa conto della connessione tra la moda e l’ecosostenibilità. La rivista sottolinea come l’industria della moda stia iniziando a cambiare il proprio approccio, spostandosi verso pratiche più sostenibili. Ho notato un’attenzione crescente per i materiali riciclati, i processi produttivi eco-compatibili e la valorizzazione del consumo consapevole. Inoltre, ho acquisito una maggiore sensibilità verso i temi dell’ecosostenibilità, diventando consapevole dell’importanza di ridurre l’impatto ambientale delle nostre azioni quotidiane. In conclusione, tradurre Tess è stato un viaggio ricco di sfide e soddisfazioni. Mi ha aperto gli occhi sul legame tra moda ed ecologia, e ha potenziato la mia sensibilità verso i temi ecosostenibili. Questo lavoro mi ha insegnato che la traduzione va oltre le parole, è un ponte tra culture e idee, e può anche essere un veicolo per il cambiamento.
(Aurora Pusterla)
III LICEO LINGUISTICO
Sto ampliando il mio lessico
Grazie alla scuola che sto frequentando mi è stata data la possibilità di tradurre Tess, e questa esperienza mi sta piacendo molto. Nonostante io non abbia ancora tradotto un gran numero di testi, posso già dire che tradurre dà molte soddisfazioni. Tradurre Tess, inizialmente, può creare qualche complicazione ma, una volta superate queste difficoltà, è facile ottenere enormi soddisfazioni. I problemi sono prevalentemente relativi al lessico specifico che, man mano che traduco, acquisisco sempre più. Traducendo, sto ampliando il mio lessico con vocaboli specifici o con dei sinonimi di parole che già conoscevo. Oltre a questo, sto anche migliorando nello scrivere in inglese, nel riformulare le frasi e nello scrivere in maniera più formale. Una cosa che reputo quasi essenziale è comparare la mia traduzione con la traduzione finale poiché mi permette di vedere e capire gli errori che ho compiuto in modo da non commetterli nuovamente. Leggendo gli articoli da tradurre, mi sono reso conto di quanto il tema della sostenibilità sia importante anche nel mondo della moda. La cosa che più mi ha stupito è stato scoprire che la moda è la seconda industria più inquinante al mondo a causa dello spreco dei vari capi di abbigliamento. È necessario comprare capi d’abbigliamento duraturi e non vestiti provenienti da catene di fast fashion che buttiamo dopo pochi utilizzi. Sono molto felice di avere questa possibilità di tradurre per Tess perché mi aiuta a crescere e grazie ad esso ho scoperto questo mondo a cui finora non avevo dato troppa importanza.
(Loris Fontana)
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Conoscere la grammatica, il primo “step”
Ho iniziato a tradurre recentemente, pertanto non ho tanta esperienza per poter raccontare le difficoltà e le soddisfazioni che ho avuto dato che l’articolo di Tess è stata la mia primissima traduzione. Il mio percorso è cominciato quest’anno poiché la mia scuola offre questa grande opportunità a noi studenti. Fino ad ora non ho dovuto affrontare grandi sfide e non ho ricevuto delle vere e proprie soddisfazioni avendo tradotto solamente un articolo. Nonostante ciò qualche piccola difficoltà l’ho già trovata. Una delle complessità di questo lavoro è il dover conoscere bene la lingua, in questo caso l’inglese, perché ovviamente non si può tradurre se prima non si hanno appresi la grammatica e il lessico che sono necessari per saper parlare. C’è da dire però che tramite questo lavoro ci si può allenare utilizzando le conoscenze della lingua che abbiamo già acquisito, ricavando nuovi vocaboli e sinonimi specifici in base all’articolo da tradurre. Non si tratta di termini di uso quotidiano, pertanto è molto probabile che non li avremmo nemmeno conosciuti se non vi fossero state le traduzioni. Anche se non ne farò necessariamente una professione, ho scelto di studiare nell’ambito di interpretariato e traduzione perché al giorno d’oggi, come in passato, questa strada porta ad avere molte più possibilità di lavoro. Sicuramente questo si rivelerà un percorso che mi permetterà di arricchire la mia conoscenza della lingua inglese insegnandomi a scrivere correttamente, imparando l’uso corretto della punteggiatura e ad utilizzare le giuste parole.
(Veronica Ferrari)
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Non sono mancate le difficoltà: la concentrazione aiuta
L’esperienza di traduzione mi ha sempre affascinato, e da quest’anno finalmente ho avuto la possibilità di entrare in questo mondo. È ormai due mesi che ho iniziato il percorso, e il mio interesse cresce sempre più lezione dopo lezione. Ad oggi ho tradotto insieme ai miei compagni diversi articoli e ognuno di questi è stata fonte di insegnamento. Traducendo, infatti, la mia scrittura è davvero migliorata e ho imparato nuovi vocaboli che mi aiuteranno a perfezionare il mio inglese. Nonostante sia davvero entusiasta di questo percorso non sono mancate le difficoltà, soprattutto traducendo il primo articolo. Il primo testo è stato una vera e propria sfida. Il lessico era molto tecnico e complesso ma grazie a concentrazione e impegno sono riuscita a concluderla, con mia grande soddisfazione. Con questo percorso ho capito l’importanza della concentrazione, che è fondamentale per la buona riuscita di un lavoro. Siamo molto fortunati perché abbiamo a disposizione diversi dizionari online, perciò abbiamo la possibilità di confrontare più traduzioni prima di scegliere quella definitiva. Quando si finisce di tradurre un articolo la soddisfazione è davvero grande perché si ha davanti agli occhi un testo scritto completamente da noi. Durante queste prime lezioni abbiamo sperimentato la traduzione a coppie che trovo davvero utile, soprattutto all’inizio del percorso. Tradurre insieme a un compagno/a è un’opportunità per scambiarsi idee e chiarire dubbi. Sono convinta che questo percorso mi aiuterà molto, e quando uscirò da questa scuola avrò le idee molto chiare sul mio futuro.
(Emma Fogal)
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Quanto impegno e dedizione c’è nelle collezioni moda!
Il percorso intrapreso quest’anno credo sia un’enorme possibilità che la scuola ci offre: oltre che ad aiutarci a capire ciò che vogliamo fare in futuro e aprirci diverse strade, ci insegna moltissimo sulla lingua inglese. Traducendo sono riuscita ad arricchire il mio vocabolario e la mia conoscenza grammaticale, ho imparato molto sul linguaggio formale ma anche su espressioni particolari e modi di dire. Inoltre, in base ai temi esposti nei testi, tradurre ci aiuta tanto a crescere. Molti articoli trattano infatti di argomenti attuali come l’ecosostenibilità, sensibilizzando così i lettori (e noi traduttori) riguardo ciò che ci circonda, mostrando come ognuno, nel suo piccolo, può contribuire a fare del bene. Oppure, grazie ai testi su Tosetti e Tessabit, ho capito quanto impegno e dedizione c’è dietro alla creazione di collezioni sempre innovative e dei prodotti presenti in queste collezioni. Tradurre non è sicuramente facile. Ci vogliono tempo e concentrazione, ma una volta terminato il lavoro, la soddisfazione nel leggere il mio nome sotto l’articolo è incomparabile. Tra gli articoli che ho tradotto alcuni erano abbastanza complicati, ricchi di termini tecnici e specifici; ammetto di aver incontrato alcune difficoltà, per esempio, nel trovare la traduzione più adatta a certe frasi, ma penso faccia parte del percorso e che lo renda più interessante. In conclusione, descriverei questa esperienza come formativa, utile e impegnativa. Porsi delle sfide, raggiungere gli obbiettivi e superare i propri limiti sono tutte qualità che mi serviranno in futuro, sia nella vita che nel mondo del lavoro, e sono tratti che il mondo della traduzione sta piano piano sviluppando in me.
(Giulia Cherubino)
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La strada è lunga, ma ora sono del “mood” giusto
Quest’anno abbiamo iniziato a fare sul serio, e grazie a questa esperienza siamo entrati nel vivo della traduzione. All’inizio non sapevo bene come approcciarmi, quale metodo utilizzare per tradurre al meglio i testi. Ma dopo qualche lezione sono riuscita ad entra nel “mood”. Abbiamo appena iniziato un lungo percorso che ci accompagnerà fino alla quinta e oserei dire senza troppi intoppi. C’è ancora molta strada da fare, ma siamo già riusciti ad acquisire nuove nozioni da queste prime lezioni di traduzione. Si impara sempre qualcosa, e anche se molto piccolo quel qualcosa può sempre fare la differenza. Cimentarmi in questa esperienza non mi ha aiutato solo ad ampliare il mio lessico, mi ha anche aiutato a ragionare. Non è sempre possibile tradurre letteralmente dall’italiano all’inglese; svariate volte bisogna cambiare la struttura delle frasi o dedicare un sacco di tempo a trovare la parola che suona meglio in una frase. Ma non dimentichiamoci che questo duro lavoro viene sempre ripagato soprattutto in prima persona dalla professoressa che ci riempie di complimenti dopo aver svolto una buona traduzione con una corretta terminologia e linguaggio. Gli articoli che mi sono stati assegnati li ho trovati particolarmente interessanti, e mi è piaciuto vedere come le industrie di oggi si stanno interessando sempre di più a rendere i loro prodotti più ecosostenibili, dai metodi di imballaggio alla selezione delle materie prime. Sono molto contenta della mia scelta, e spero di continuare il mio percorso in tutta serenità.
(Eleonora Pedrazzoli)
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Esercitarsi molto, con creatività: la strada giusta è questa
Questo percorso di traduzione, anche se iniziato da poco, mi sta piacendo molto. Tutto ciò mi sta aiutando anche ad ampliare il mio vocabolario inglese, a conoscere molti sinonimi e contrari che non conoscevo, e a consolidare anche la grammatica traducendo delle frasi con costruzioni diverse l’una dall’altra. Ho sempre voluto tradurre e cimentarmi in esperienze come quelle di traduzione ed interpretariato che mi sta offrendo la scuola, e sono davvero molto felice di ciò. All’inizio ho avute molte difficoltà perché non avevo mai fatto una cosa del genere. Poi, pian piano, traduzione dopo traduzione, errore dopo errore, sono riuscita a capire come funzionasse, e ora tradurre è uno dei miei momenti di svago ma allo stesso tempo interesse e divertimento. Ho capito che come in tutte le altre cose nella vita, l’unico modo per migliorare nella traduzione è esercitarsi molto, cercare i vocaboli sui vari dizionari e usare tanta creatività linguistica. Io così sono riuscita a sbloccarmi dall’ansia che avevo nello scrivere per paura di sbagliare e di non far riuscire a capire ciò che è scritto nella traduzione appena svolta. Mi sono posta delle sfide personali da quando ho iniziato a tradurre, soprattutto quella di superare la mia ansia, e di tradurre senza pensare ad eventuali problemi e giudizi, arrivando al punto di fare delle traduzioni belle dove un lettore che non conosce l’italiano possa capire ogni singola parola. Ho già avuto delle piccole soddisfazioni traducendo, ma sono sicura che più andrò avanti a tradurre più imparerò cose nuove, tradurrò con più semplicità e sicurezza e riuscirò ad essere fiera di me stessa, dell’impegno che ci sto mettendo e del lavoro che farò.
(Vanessa Moralli)
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È bastata una traduzioni a far crescere il mio inglese!
Quando in terza media ho dovuto scegliere il tipo di scuola che avrei voluto frequentare ho subito pensato al liceo linguistico. Facendo diversi open day ho trovato al Casnati un’opportunità che nessun’altra scuola offriva: l’indirizzo traduttore-interprete. Ci sono stati diversi motivi per cui ho scelto interpretariato e uno di questi è stato il mio futuro. Scegliere di fare interpretariato può dare una base solida per un futuro lavoro, che può anche non riguardare il campo della traduzione, ma un qualsiasi lavoro perché permette di saper maneggiare diverse strutture grammaticali e consente di avere un’ampia conoscenza lessicale. Avendo appena iniziato ho tradotto solamente un articolo. Nonostante la mia poca esperienza ho potuto già ampliare il mio vocabolario, imparando espressioni o parole che prima non conoscevo o di cui ero a conoscenza ma che non avevo mai utilizzato. Non nascondo che quando ho visto l’articolo che dovevo tradurre mi sono sentita un po’ spiazzata; non mi sentivo per niente pronta. Mi ci è voluto un po’ per tradurre il mio pezzo perché non ero sicura di utilizzando le parole giuste. Ovviamente mi ha fatto un certo effetto vedere il mio nome nel documento mandatoci dalla professoressa con la traduzione completa, ero proprio soddisfatta del mio lavoro. Concludendo, penso di aver fatto la scelta giusta anche se ho ancora molto da imparare, ma sono fiduciosa che attraverso questo percorso continuerò a crescere.
(Sofia Zanoni)
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Sono cresciuto come traduttore, ma soprattutto come linguista
È da molto tempo che aspettavo di iniziare a tradurre e devo dire che il mio percorso di traduttore per Tess lo sto trovando molto interessante e affascinante, cosa che non mi aspettavo poiché non ho mai avuto un grande interesse per la moda. I testi di Tess li trovo molto chiari e con un lessico specifico, il che ha comportato qualche difficoltà che però mi è servita per ampliare il lessico per le traduzioni a seguire. Come ho detto in precedenza, all’inizio pensavo di non aver interesse per la moda, ma mi sbagliavo, perché, dopo essermi ritrovato in un mondo a me completamente nuovo, ho iniziato a sentire lo stimolo di voler scoprire cose nuove e conoscere nuovo lessico in inglese. Mi sento molto soddisfatto delle mie traduzioni, non solo perché riconosco di aver fatto dei lavori abbastanza buoni, ma soprattutto perché tutto ciò che sto imparando so che mi servirà per un prossimo futuro. La moda che conosco, la conosco principalmente grazie a Tess. Ritengo che sia uno dei migliori modi per iniziare essendo una rivista che verte sulla moda a 360 gradi, soprattutto una moda unita all’ecosostenibilità, tema di grande rilievo al giorno d’oggi. Grazie a questi testi ho compreso quanto le compagnie di moda si impegnino per salvare il nostro pianeta senza perdere di vista il concetto di moda, trovando soluzioni sempre creative e interessanti. In conclusione, posso dire che i testi di Tess mi hanno aiutato molto come traduttore ma soprattutto come linguista.
(Nik Galli)
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La firma mi rende fiera di me stessa!
La prima esperienza di traduzione l’abbiamo avuta l’anno scorso con dei paragrafi riguardanti i progetti dell’Istituto Casnati per la sostenibilità e pubblicati sul sito della scuola. Quest’anno abbiamo iniziato a lavorare su testi più importanti come quelli di Tess. Un’esperienza unica e che sicuramente ci aprirà infinite porte per il futuro. Oltre ad avvicinarci al mondo del lavoro, amplia il nostro vocabolario con termini tecnici che probabilmente, se non avessimo scelto di intraprendere il corso di traduzione, non avremmo mai imparato. Tradurre degli articoli per La Provincia è un’esperienza che mi sta piacendo molto e che mi fa sentire fiera di me stessa, specialmente quando leggo il mio nome sotto una traduzione. Traducendo i testi di Tess ho anche imparato molte cose che non sapevo, sia riguardo la moda che tutto ciò che concerne la sostenibilità nel mondo del fashion. Per quanto può sembrare un’attività semplice, in realtà è piena di difficoltà, come ad esempio trovare la parola corretta per essere certi di esprimere appieno il suo significato. Ci è capitato molte volte che dovessimo informarci sull’argomento così da poterne capire il contesto e trovare le parole corrette. Anche se la traduzione non sarà il mio futuro lavoro sono sicura che questa collaborazione con Tess la porterò sempre con me.
(Sara Marzari)
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Presentiamo eccellenze moda al mondo
Personalmente, penso che tradurre per Tess sia qualcosa di cui ognuno di noi vada fiero. Mi fa capire che nonostante la nostra giovane età, anche noi adolescenti siamo presi in considerazione e con il giusto impegno possiamo contribuire a questo genere di lavoro. Avere adulti che credono in noi e nelle nostre capacità ci dà la possibilità di tradurre testi sempre nuovi e differenti tra loro, con terminologie specifiche che ci permettono di imparare costantemente vocaboli nuovi. Cerchiamo sempre di impegnarci al massimo per scrivere traduzioni precise, scorrevoli ma allo stesso tempo articolate ed eleganti, e poi ci immedesimiamo in ipotetici clienti e rileggiamo i nostri testi per esser sicuri di averli scritti al meglio delle nostre capacità. Perché la nostra non è una semplice traduzione, la nostra è letteralmente la presentazione di un brand come Tosetti sposa o l’iconico bracciale Nodo di DoDo a un pubblico straniero. Credo che la soddisfazione che si provi dopo aver ricevuto dei complimenti da parte della professoressa per una propria traduzione ben riuscita vada oltre le difficoltà che si possono incontrare durante la battitura del testo e del tempo che ci si impiega. Oltretutto, i lavori che Tess ci fornisce sono sempre originali e non mancano mai di qualche nota di attualità. In conclusione, questo tipo di lavoro non può far altro che aiutare i ragazzi a maturare e comprendere meglio come funziona il mondo delle traduzioni.
(Nicole Reni)
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Si impara a costruire le frasi nel modo più corretto
Ho iniziato da poco a tradurre gli articoli di Tess. Non è però la prima esperienza di traduzione perché l’anno scorso io e la mia classe abbiamo cominciato a tradurre gli articoli di Casnati for ESD, il sito della nostra scuola. Ovviamente hanno poco a che fare con quelli Tess, per contenuto, argomenti e lessico. Personalmente, trovo la traduzione molto interessante e utile perché oltre alle classiche lezioni di inglese che facciamo credo che quelle dedicate alla traduzione aiutino molto con la lingua, specialmente con quella scritta, perché si imparano diverse espressioni, vocaboli e soprattutto la costruzione delle frasi nel modo più corretto possibile, soprattutto quando si confrontano le proprie traduzioni con quelle finali. Parlando di difficoltà, a parer mio una di queste può essere trovare la parola giusta con il giusto significato per il contesto, oppure comporre una frase con una sintassi corretta. La questione della traduzione è una bella sfida perché, nonostante io trovi l’inglese una lingua pressoché “complicata” e in cui riscontro alcune avversità, tendo a trasformare un problema in una sfida. Alla fine, vedere il proprio nome sotto la traduzione finale di un testo a cui ho partecipato mi fa provare un grande senso di soddisfazione, pensando anche alle opportunità che la mia scuola mi dà e mi darà per il mio futuro.
(Caterina Denise Cotugno)
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