De Rosa, un errore fatale nell’uscita. Si complica la strada per Parigi

Ginnastica artistica Il guaio al termine dell’esercizio al cavallo con maniglie in Coppa del Mondo

Un ottavo posto che rende più complicata la strada che porta alle Olimpiadi di Parigi. C’era molta attesa per la finale al cavallo con maniglie di ieri nella tappa di Coppa del Mondo di artistica in corso di svolgimento a Varna, in Bulgaria.

Tra gli otto “eletti” usciti dalla qualificazione c’era anche Edoardo De Rosa. Il milanese, che vive da due anni a Como città ed è tesserato per la Gioy Albese si presentava con il terzo punteggio dopo l’esibizione di giovedì. Un biglietto d’ingresso che lasciava sperare in un podio di grande spessore.

Giuria implacabile

E invece, come può capitare in una disciplina così difficile come il cavallo con maniglie, è arrivato l’errore. Di quelli pesantissimi, nell’uscita, che non lasciano scampo al punteggio.

La giuria ha fatto il suo lavoro e De Rosa è stato pesantemente penalizzato, sprofondato all’ultimo posto, l’ottavo (13,100). Il ginnasta (24 anni) è ovviamente rimasto molto deluso, soprattutto pensando alle prossime convocazioni per le Olimpiadi.

Certo non è ancora detta l’ultima parola, con le chiamate che saranno effettuate dopo i campionati italiani, ma il nulla di fatto in Bulgaria, alla fine potrebbe pesare come un macigno, sbarrando le porte della Nazionale.

Per fortuna c’è anche un aspetto positivo: la bella prestazione in qualifica che non può essere cancellata e che rimane un punto di ripartenza, più che valido.

In chiaroscuro

«Purtroppo ho commesso un errore durante l’uscita che mi è costato il podio - l’amaro e laconico commento di De Rosa, pochi minuti dopo la chiusura della competizione -. Sono caduto durante i giri in verticale, perdendo l’elemento e così ho preso un punteggio veramente basso».

Il portacolori della Gioy ha sottolineato la validità dell’esercizio che, sino al momento del drammatico errore, era da podio. Come lo era stato due giorni prima. La spedizione in terra bulgara si è chiusa con un bilancio in chiaroscuro con una sola finale centrata, nell’attrezzo di punta e tre mancate (sbarra, anelli e parallele).

A complicare la situazione il persistere dei problemi alla schiena che hanno impedito al ginnasta di portare il concorso completo. Le speranze olimpiche non sono ancora del tutto perse, anche se la strada verso la capitale della Francia, si è fatta maledettamente in salita.

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