De Rosa e quel doppio oro. «Inaspettato alle parallele»

Il milanese della Gioy è stato grande protagonista in Ungheria. «Era l’ultima gara della stagione in azzurro e ci tenevo a comportarmi bene»

Edoardo De Rosa ha portato - e per ben due volte - la Gioy Albese sul tetto del Mondo nell’artistica maschile. Il ginnasta milanese, che da due anni risiede a Como, ha voluto chiudere alla grande la stagione internazionale conquistando due ori nell’ultima tappa del circuito di World Challenge Cup di artistica.

Sulla pedana dell’Arena Savaria a Szombathely, in Ungheria, il portacolori della Gioy è stato il più bravo al cavallo con maniglie (l’attrezzo di punta) ma anche alle parallele. Una doppietta di grande spessore che lascia intravedere un futuro pieno di soddisfazioni. De Rosa poi ha accompagnato le vittorie con due punteggi d’èlite, in particolare il 15,133 nel cavallo (di grande valore in campo internazionale).

«Sono molto contento»

«Sono molto contento di come è andato il fine settimana: ho fatto degli ottimi esercizi», il commento del ginnasta che è sempre di poche parole. Inutile andare alla ricerca della polemica, sottolineando che con l’esercizio che ha eseguito in Ungheria, si sarebbe messo in risalto anche alle Olimpiadi di Parigi (dove è stato la prima riserva, restando in Italia).

«Quella in terra magiara era l’ultima gara dell’anno con la Nazionale e sono felice di aver concluso bene - dice il portacolori della Gioy che preferisce guardare al futuro e non voltarsi indietro, magari con una punta di rammarico -. Dall’anno prossimo inizia un nuovo viaggio con il nuovo codice e quindi dovremo modificare gli esercizi e ripartire per il ciclo olimpico».

Troppo lontano l’appuntamento a cinque cerchi di Los Angeles 2028, meglio quindi stabilire dei traguardi più vicini nel tempo. E De Rosa ha le idee ben chiare. «Il mio obiettivo è arrivare subito pronto per i Campionati europei (si terranno a Lipsia dal 26 al 31 maggio 2025, nda) e poi per i Mondiali (ospitati a Giakarta, in Indonesia dal 19 al 25 ottobre del prossimo anno, nda)».

La gara in Ungheria rimarrà nella memoria del ginnasta della Gioy, soprattutto per la splendida doppietta di medaglie.

«Un pochino più inaspettata è stata quella alle parallele, ma dopo le qualifiche sapevo che migliorandomi potevo fare un ottimo risultato», conclude di

De Rosa che ha anche ribadito - cosa tutt’altro che secondaria -la sua leadership in Italia nel cavallo, respingendo l’assalto del giovane Gabriele Targhetta.

Il rilancio del movimento

Grande soddisfazione anche in casa Gioy: l’exploit permette alla società del presidente Sergio Loi di restare per sempre negli annali dell’artistica maschile. E rilancia il movimento comasco, mai così in alto dai tempi di Andrea Coppolino.

© RIPRODUZIONE RISERVATA