La Provincia premia gli sportivi. Iovine: «La A? Non ci credo ancora»

L’appuntamento Ieri a Villa Saporiti sono sfilati con lui Procida, Ballabio, l’Hockey Como

Tanto Como, alla terza edizione del Premio istituito dall’Amministrazione Provinciale di Como e dedicato agli sportivi comaschi che si sono messi in particolare evidenza nel corso della passata stagione agonistica.

Cerimonia

La cerimonia di premiazione indica ogni stagione lo sportivo comasco dell’anno, la squadra comasca dell’anno e altre menzioni di merito speciali. Anche ieri a Villa Saporiti ha fatto gli onori di casa il presidente Fiorenzo Bongiasca, che ha accolto i premiati. Tanto Como, perché la menzione speciale è stata per Alessio Iovine, il centrocampista azzurro, comasco, che è riuscito a scrivere una storia particolare, visto che aveva giocato nelle giovanili del Como in gioventù, ed è rientrato nella squadra del cuore cinque anni fa, in C, protagonista di una cavalcata dalla C alla A. Iovine ha detto: «La serie A? Non ci credo ancora. Non mi sono ancora reso conto. Me ne accorgerò domenica al raduno per la Sardegna». Reduce dalle vacanze a Milano Marittima, gli hanno mostrato la foto di una bambina che sulla torta, in occasione di un festeggiamento, ha trovato una sua foto proprio con Iovine. Tanto Como anche perché c’era il dg Charlie Ludi, ringraziato da Iovine: «Cinque anni fa mi ha voluto, e mi ha dato la possibilità di vivere questa avventura». E Ludi, ridendo, ha detto: «Ogni tanto azzecco il colpo...». Lodandolo poi per le qualità tecniche e umane. Sportivo comasco dell’anno è stato Gabriele Procida, il talento di Lipomo ex Cantù di basket, che oggi gioca nell’Alba Berlino sotto attenta osservazione Nba. Al Draft del 2022, è stato selezionato come 36esima scelta assoluta dalla franchigia dei Detroit Pistons; i suoi diritti sono successivamente passati agli Utah Jazz. «Grazie a tutti, anche alla mia famiglia che ha permesso tutto ciò», ha detto il gigante lariano. Prima di regalare una maglia della sua squadra al presidente Bongiasca.

Premio alla carriera è andato a Viviana Ballabio, mito del basket femminile, pluricampionessa con la Comense, introdotta da un video di quando alzò la Coppa dei Campioni a Poznan nel 1994. «Ai ragazzini che mi ascoltano in platea (c’erano esponenti dei baby di Como Calcio, Basket Cantù e Hockey Como, ndr) dico: non smettete di fare sport, a me ha insegnato tanto e mi ha aiutato tanto nella vita quando ho smesso».

Squadra

Infine la squadra dell’anno, l’Hockey Como rappresentata dal presidente Massimo Tacci, introdotto come tutti da Matteo Vanetti, autore anche delle schede di presentazione. Un premio molto significativo, dettato dalle difficoltà con cui la squadra si batte da tempo extra campo, per l’impianto di Casate con limitazioni: «Ma abbiamo avuto un premio per i nostri 53 anni di attività. Solo Cortina ci batte. Un orgoglio portare avanti questa storia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA