La serata dei premi del Coni alla Canottieri Lario

Serata Premi dirigenti, tecnici e atleti – che si sono distinti per la loro attività sul campo, per i risultati ottenuti

Stelle, palme e medaglie: sono le benemerenze istituite dal Coni. E, ieri sera allo Yacht Club, sono state consegnate dalla delegazione Coni comasca guidata da Niki D’Angelo agli attori – dirigenti, tecnici e atleti – che si sono distinti per la loro attività sul campo, per i risultati ottenuti. Ma, anche, per sottolineare quello che non va, soprattutto a livello di strutture. Perché l’impegno, quello no, non manca mai.

Nella serata delle premiazioni, presentata da Federica Stefanelli, ex sincronetta, c’era il mondo dello sport comasco, rinforzato dal Panathlon Club Como e da tanti rappresentanti di società e federazioni. Tutti presenti – a parte qualche “buco” soprattutto tra i giovani sportivi premiati, anche per impegni lavorativi e agonistici – per essere premiati, ma anche per testimoniare gli sforzi quotidiani che si fanno per gareggiare ad alto livello.

Tra tanti ragazzi presenti, campioni e vicecampioni italiani, europei e mondiali, in varie discipline, dal padel, al canottaggio (che, come sempre, ha portato tanti premi), alle bocce, al bridge. Tanti volti conosciuti, come Arianna Noseda, campionessa di canottaggio della Canottieri Lario. E molti altri sport che non vivono di prime pagine, come Luca Viscusi, campione mondiale di bocce.

Il messaggio che arriva forte e chiaro è che lo sport comasco sia sempre più vivo, ma anche in difficoltà a livello strutturale. L’hanno sottolineato tanti protagonisti, non di primo pelo, come Ambrogio Molteni, storico presidente della Libertas Cantù di volley («Siamo lontani da Cantù e dal “Parini” da cinque anni, speriamo nel 2025… La A è durissima, da anni la manteniamo con il budget più piccolo), da Renato Butti per il tiro a volo («non abbiamo campi, i comaschi devono andare a Varese, Milano e Cremona») e anche dal calcio, con Claudio Bocchietti, ex vicepresidente della Lnd («abbiamo problemi nell’impiantistica, ma confidiamo in una giunta comunale “sportiva”).

Ma anche un giovane Guglielmo Martinelli, campione italiano di motonautica, alla sua seconda medaglia Coni in carriera, auspica tempi migliori: «Speriamo sia più facile praticare a Como questo sport». Sono arrivate le rassicurazioni dell’assessore regionale Alessandro Fermi («La regione cerca di supportare sia l’impiantistica, sia le società sportive»).

Da Marco Riva, presidente del Coni Lombardia, un “grazie” esteso: «Sappiamo cosa significhi fare sport sul territorio e quante persone siano coinvolte. Lavoriamo di squadra, a tutti i livelli. Ora ci aspetta la sfida dell’olimpiade e della paralimpiade a Milano-Cortina: quei cinque cerchi devono diffondersi».

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