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Giovedì 27 Marzo 2025
L’impresa di Novati. Da Rovellasca alla cima del mondo
Il ventottenne fighter ha conquistato la corona iridata a Campione d’Italia
KICKBOXING
Dopo il titolo europeo, ecco la cintura iridata. Nicolas Novati è il nuovo campione del mondo di kickboxing nella specialità K1 Wku, categoria 67 kg.
Nella sala feste del Casinò di Campione d’Italia e in diretta Dazn, il fighter ventottenne di Rovellasca ha coronato il sogno di una vita.
Il suo match contro il ceco Jaroslav Dubsky, durante l’evento “The Arena”, è stato un trionfo travolgente: Novati ha infatti vinto per ko in poco più di un minuto.
«Non ho mai mollato, questa vittoria è il frutto di tanti sacrifici» ha dichiarato Novati dopo la conquista del titolo iridato.
Un successo arrivato dopo mesi di duro lavoro e sacrifici: «A luglio, durante un match in Cina che ho vinto, mi sono rotto la mano destra. Da agosto a dicembre mi sono allenato senza mai saltare un giorno, lavorando con una sola mano, perché nell’altra, che ho operato, mi avevano messo una placca. Ora raccogliere i frutti di tutto questo impegno è qualcosa di indescrivibile».
Due volte campione italiano K1 nei 67 chilogrammi e campione europeo Wku nella stessa categoria, a Novati mancava solo il gradino più alto: il titolo mondiale. E quando l’occasione si è presentata, non ha lasciato scampo al suo avversario.
«Non lo conoscevo bene, ma grazie agli strumenti di analisi disponibili oggi, io e il mio allenatore lo abbiamo studiato nei dettagli. Sapevo esattamente dove colpirlo, nella mia testa questo match l’avevo già combattuto mille volte».
Il percorso di Novati nello sport non era però iniziato in questo mondo: «Come tutti i bambini, ho iniziato giocando a calcio. Me la cavavo anche bene, ho giocato nel Rovellasca, nel Solaro e nella Base 96, ma non era quello che mi rendeva felice. – racconta il giovane fighter – Poi, a 16 anni, ho scoperto la kickboxing e ho trovato me stesso, ho capito subito che quella era la mia strada».
Prepararsi per un match così importante è un viaggio fisico e mentale. Dopo l’infortunio, Novati ha ripreso ad allenarsi a pieno regime solo a gennaio: «Ero gasatissimo, ma la parte più stressante non è stata l’attesa del match in sé, bensì il raggiungimento del peso. Quella è la fase più dura, perché sul ring sai già cosa fare, sei preparato a tutto. Dopo che ho raggiunto l’obiettivo e dopo il faccia a faccia con l’avversario, ho capito che ero pronto».
E il risultato parla chiaro: un ko in poco più di un minuto. «Vincere così è stupendo, ma devo ammettere che, dopo tanto tempo lontano dal ring, mi sarebbe piaciuto combattere un paio di riprese in più, per mostrare tutto il lavoro fatto in questi mesi, soprattutto dopo l’infortunio» conclude Novati.
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