Ali, lavoro duro in vista delle Olimpiadi

Allenamenti Chituru non vuole lasciare nulla al caso nella preparazione per la gara dei 100 metri alle Olimpiadi di Parigi

Ha lavorato talmente duro che gli allenamenti nel raduno al Paolo Rosi di Roma con la Nazionale della 4x100 (è iniziato lunedì e si chiuderà venerdì) sembrano una “passeggiata”. Chituru Ali non vuole lasciare nulla al caso nella preparazione per la gara dei 100 metri alle Olimpiadi di Parigi.

L’albatese (25 anni) è entrato anche in “silenzio stampa”, per potersi concentrare al meglio, evitando di essere distratto dai “compiti” al quale coach Claudio Licciardello lo ha sottoposto nel centro sportivo della Fiamme Gialle (è il gruppo militare per il quale è tesserato il velocista comasco) di Castelporziano.

Cinque settimane intense, senza un giorno di pausa. «Abbiamo iniziato subito dopo gli Europei di Roma e abbiamo concluso nell’ultimo fine settimana - spiega il tecnico dei finanzieri che segue il comasco dall’autunno del 2021 -. Adesso da qui alle gare olimpiche (la batteria è prevista per sabato 3 agosto alle ore 11.45; semifinale e finale il giorno dopo, nda) farà solo dello scarico».

Anche durante il raduno delle staffette, la parte atletica è ridotta al minimo proprio per non caricare gli atleti, con la massima attenzione per i cambi e la gestione dei quartetti. Le prove saranno concentrate in due giorni e poi tutti a casa per prepararsi per la partenza per la capitale della Francia. Che per i velocisti sarà mercoledì 31 luglio.

Un “cronoprogramma” che impedirà ad Ali di partecipare alla cerimonia di apertura, prevista per venerdì. «Non è un male - dice Licciardello -. Chituru non vuole distrazioni e pensa solo alla gara. È carichissimo e non vede l’ora di scendere in pista. Ho apprezzato la sua scelta di non essere distratto dal lavoro, evitando anche le tante richieste di interviste, arrivate dopo il secondo posto ai continentali e la prima volta sotto i dieci secondi ».

Il tecnico del comasco non si sbilancia sulle possibilità “olimpica” del suo allievo. «Non si pone dei limiti -conclude -. Deve essere libero di testa e poi dare il massimo. E vedremo cosa succederà».

L’impressione è che il personale di 9”96, stabilito a Turku, sarà abbassato. Di quanto, al momento, è impossibile saperlo anche se le facce soddisfatte di Ali e di Licciardello, dopo aver scrutato il cronometro durante gli allenamenti, lasciano ben sperare. Toccherà poi alla pista parigina scrivere il risultato. Per la staffetta invece i tecnici azzurri decideranno la composizione solo dopo la disputa delle gare sui 100 e sui 200 metri.

Ovviamente conteranno molto i piazzamenti e i tempi

© RIPRODUZIONE RISERVATA