Ali, ora lo sprint per la staffetta 4x100

I dubbi riguardo Tortu e i guai muscolari di Jacobs potrebbero dare il via libera al comasco. Attesa in serata la decisione sulla composizione del quartetto che giovedì alle 11.35 affronterà la batteria

«A me non frega nulla fare questi tempi. Volevo andare avanti e basta. Non ci sono riuscito». È la risposta (letterale, a rendere ancor di più la genuinità) di Chituru Ali ai microfoni televisivi, domenica sera dopo l’eliminazione nella semifinale dei 100 metri alle Olimpiadi di Parigi.

La delusione - e anche l’arrabbiatura -traspare in modo evidente. L’albatese si è poi rifugiato in un (giustificato) silenzio. Anche perché la sua partecipazione ai giochi dei cinque cerchi potrebbe non essere finita. Il portacolori delle Fiamme Gialle è nell’elenco dei convocati per la staffetta 4x100. Sono otto gli atleti (oltre al comasco Marcell Jacobs, Eseosa Desalu, Filippo Tortu, Lorenzo Simonelli, Matteo Melluzzo, Lorenzo Patta e Roberto Rigali) a disposizione del responsabile della velocità, Filippo Di Mulo.

La finale venerdì

La decisione sulla composizione del quartetto che giovedì alle 11.35 affronterà la batteria, sarà ufficializzata solo dopo la disputa, questa sera, della finale dei 200 metri. L’osservato speciale è Filippo Tortu, “titolare” (pro tempore) dell’ultima frazione della staffetta. Per Ali sarà fondamentale vedere il risultato del brianzolo. Non dovesse entrare nella finale, sarebbe in discussione anche la sua presenza nella staffetta. E allora le quotazioni del comasco aumenterebbero.

Anche perché da più parti si è levato l’invito a non lasciare fuori dai “magnifici quattro” il secondo italiano di sempre, dopo Marcell Jacobs, bravissimo nel lanciato. L’ultima frazione poi non ha il problema del passaggio di testimone. Certo Ali dovrà prenderlo dalle mani del terzo azzurro, ma non avrà poi la responsabilità di passarlo.

La “freccia di Albate” potrebbe avere un’opportunità anche se Tortu dovesse fare bene nei 200. E a porgerla sarebbe l’amico Jacobs, anzi il “fratello maggiore” come si è definito lui stesso (tra l’altro i due sono compagni di stanza nel villaggio olimpico a Parigi). Il campione di Tokyo 2021 ha concluso la finale dei 100 con un acciacco fisico. Messo in evidenza, in mondovisione, da una fasciatura, applicata, seduta stante, a bordo pista. Il bresciano si è affrettato a rassicurare tutti, garantendo la presenza nella staffetta, ma la sua situazione andrà valutata. Prudenza vorrebbe che, in queste condizioni, venga almeno preservato per la finale in programma venerdì alle 19.45. Ecco quindi aprirsi per Ali la possibilità dell’impiego, nella batteria.

Il precedente

Si ripeterebbe così quello che è successo nel luglio di due anni fa a Mondiali di Eugene in Oregon quando l’albatese prese il posto, nel quartetto azzurro, di Jacobs, anche allora alle prese con un problema fisico. E toccò proprio al comasco concludere la fatica con la quarta frazione. Nell’occasione non andò bene, con la mancata qualificazione per la finale, ma in due anni le cose sono cambiate (in meglio) soprattutto per Ali.

Una curiosità: anche allora l’ex Albatese non brillò nella gara individuale, venendo addirittura eliminato in batteria, a “causa” di un modesto 10”40. Chissà che questi precedenti non possano riportare in pista il talento comasco nella staffetta. Lui intanto si mantiene pronto, continuando gli allenamenti. Ovviamente avrebbe una spinta in più se dovesse arrivare la bella notizia della chiamata nella staffetta. E allora il bilancio olimpico potrebbe volgere verso il positivo.

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