Chituru sulle Ali della fiducia: «Per me sarà l’Europeo della vita»

Si confessa il velocista comasco, la rivelazione dei 100

«Il terzo posto alla Diamond League di Stoccolma è qualcosa da cui ripartire per fare ancora meglio agli Europei». Chituru Ali ha mandato in archivio, con il tempo di 10”19 “rallentato” dal vento e dalla pista poco performante della capitale della Svezia, l’ultimo test prima dell’avventura continentale di Roma, di sabato nei 100 metri.

L’albatese (25 anni) grazie al personale di 10”06 di Dubai, è nella parte altissima della graduatoria stagionale del Vecchio continente: attualmente occupa il sesto posto alle spalle di quattro britannici e di Marcell Jacobs e quindi salterà le batterie in programma venerdì (pass per i primi dodici). «Sono convinto che per me sarà l’Europeo della vita -dice il portacolori delle Fiamme Gialle che ha già vissuto i continentali nel 2022 a Berlino quando chiuse ottavo nella finale, contrassegnata da un problema fisico -. Anche perché a fare il tifo sulla tribuna dello stadio Olimpico, ci saranno i miei amici di Albate. E questo mi darà una spinta in più».

Ali poi giocherà in casa, al pari di Marcell Jacobs, ed avrà sicuramente l’appoggio di tutto il pubblico, desideroso di vedere sul podio (possibilmente sul gradino più alto) un italiano. L’albatese, come detto, arriva a Roma con delle buone sensazioni, “nonostante” non sia arrivato il “tempone” (il 10”19 in Svezia è il settimo della sua carriera). «La falsa partenza dello statunitense  Kyree King  e il vento contro di un metro non mi hanno aiutato ma l’obiettivo ad Oslo era quello di correre bene e di aggiustare alcuni aspetti tecnici soprattutto sul lanciato -spiega il comasco -.E ci sono riuscito. Senza dimenticare il buon piazzamento in una gara del più importante circuito internazionale e le sensazioni positive».

Roma è anche un’altra tappa verso le Olimpiadi di Parigi, l’appuntamento clou della stagione. Il portacolori delle Fiamme Gialle non ha ancora il minimo per essere ammesso direttamente (è fissato a dieci secondi netti) ma con il 10”06 rientra con il ranking. Senza dimenticare il 10”01 ventoso di Nairobi che è vero che “non conta” per essere ammessi ma rimane un grandissimo biglietto da visita. «Per ora ho il pass e farò in modo di mantenerlo -dice -. Adesso testa a Roma per continuare questo sogno a cinque cerchi». Non manca una piccola “ombra”.

Il mancato inserimento nella staffetta 4x100. «Non sono tra i convocati», conferma Ali che però potrebbe guadagnarsi un posto con un ottimo risultato nella gara individuale di sabato. E se poi così non fosse anche qui il vero obiettivo rimangono le Olimpiadi. A Parigi sarebbe complicato per i vertici tecnici tenere fuori dalla formazione uno dei velocisti più in forma del momento. Ma questa è un’altra storia.

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