Festa Bellagio skyrace. Ride anche De Bernardi

La decima edizione della corsa vinta da El Mazoury e Magliano. Il comasco, ha tenuto alta la bandiera dei locali imponendosi nella Half

Un grande spettacolo. L’edizione numero 10 della Bellagio skyrace è stata eccezionale, superando anche le preoccupazioni del maltempo (con delle piccole correzioni dei percorsi con la riduzione di 3 km e di 350 metri di dislivello nella gara che assegnava i titoli di campione d’Italia di skyrunning; l’allungamento di 1.200 metri nella Half per evitare alcuni tratti molto scivolosi in discesa), e le vittorie annunciate (con annesso il titolo) di Ahmed El Mazoury e di Camilla Magliano.

Ci ha pensato il “solito” Massimiliano De Bernardi a portare un tocco di comasco, imponendosi nella Half (in rosa, prima Irene Girola). Al via alle ore 9 dal lungolago Europa nella “Perla del Lario” si sono presentati in 592 (record di sempre nelle iscrizioni). Il fascino degli italiani ha sicuramente fatto da traino, ma la doppia gara organizzata con professionalità e precisione dalla Nsc Bellagio, sotto la supervisione di Franco Sancassani, vive di luce propria come testimoniano i numerosi atleti stranieri (Bulgaria, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Israele, Sudafrica, Svizzera, Slovacchia, Svezia, Ucraina e USA, le Nazioni rappresentate). Nella skyrace Ahmed El Mazoury è stato il più veloce ed ha bloccato il cronometro sul tempo di 2h08’24” per vincere la gara e il tricolore. Piazza d’onore per il piemontese Riccardo Borgialli, staccato di 2’24” e podio completato dal bergamasco Lorenzo Rota Martir (4’02”). Brillante 5° posto per Manuel Bonardi (Atl. Pidaggia) con un gap di 5’47” dal primo. Decimo Gabriele Gaggero (Gsa Cometa, + 9’58”). Al femminile l’oro e il tricolore non sono sfuggiti a Camilla Magliano. L’azzurra di corsa in montagna ha chiuso in 2h28’04” infliggendo un distacco di 8’57” alla seconda, Daniela Valgimigli. Terza un’altra star della corsa in montagna, Benedetta Broggi (+ 9’46”).Sesta la lezzenese Paola Gelpi (Nsc Bellagio, +15’54”).

Nella Half Max De Bernardi ha dovuto lottare a fondo con Luca Lanfranconi per imporsi. «Sotto la cima Coppi del Nuvolone, il lecchese mi ha recuperato e superato -spiega il menaggino -. Avevo tirato un po’ in salita, così ho mollato un poco fino ai Roccoli. Lanfranconi mi aveva preso una quarantina di metri e non credevo di riuscire a prenderlo. Invece ho recuperato in discesa (siamo scesi molto forte) e sono riuscito a guadagnare quasi un minuto all’arrivo».

De Bernardi ha chiuso in 1h20’40”, rifilando 56” al portacolori dei Falchi Lecco. Quinto Giulio Duroni (Nsc Bellagio, + 16’08”). Nel femminile oro a Irene Girola (Osa Valmadrera) che ha impiegato 1h41’33” a portare a termine il percorso. Piazza d’onore per Monica Vagni (Pegarun) staccata di 2’25”.

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