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Atletica / Cantù - Mariano
Venerdì 28 Febbraio 2025
Giorgi e il record a 35 anni: «Merito di mio figlio»
Marcia Eleonora ha fatto segnare ad Antalya il primato italiano sui trentacinque km
Il record italiano sulla 35 chilometri a 35 anni e da mamma. Eleonora Giorgi è tornata prepotentemente sulla scena internazionale della marcia, mettendo a referto sulle strade di Antalya in Turchia il primato nazionale. La cabiatese con il crono di 2h41’54” ha cancelletto il precedente record di 2h43’43” che le apparteneva e che aveva stabilito nel gennaio 2020 a Grosseto. Una vita fa anche perché da allora sono cambiate tante cose e soprattutto è arrivato, nel novembre 2022, il figlio Leone.
Soddisfatta
«Sono soddisfatta per il tempo -spiega Giorgi -. Anche perché ho fatto il minimo per andare a Tokyo per i Mondiali. Era un obiettivo al quale tenevo moltissimo. E poi dopo alcuni anni difficili, contrassegnati anche da qualche intoppo fisico, sono riuscita ad andare ancora forte». La cabiatese è l’ennesimo esempio di atlete che, dopo la maternità, non solo tornano a gareggiare ma, se possibile, vanno anche più forte. «Leone ti impegna: lo devi seguire e richiede attenzione -dice -. Ti fa “correre” tutto il giorno e quindi, sembrerà strano, ma mi tiene in allenamento». Il record non è arrivato per caso. «Sono riuscita a prepararmi molto bene durante l’inverno e questo è servito tantissimo. E a proposito di maternità -prosegue Giorgi - quando siamo andati in ritiro a Siviglia, abbiamo portato anche Leone. Lo abbiamo seguito a turno io e il mio compagno Matteo (Giupponi, anche lui marciatore azzurro nda) e devo dire che non è stata una passeggiata. Ormai ha un’età impegnativa». Un’età in cui riesce a comprendere le imprese della mamma. «Si, qualcosa lo capisce. Ad Antalya non l’ho portato - e meno male visto le disavventure con i voli a causa delle intense nevicate ad Istanbul -e quando sono tornata era felicissimo, anche per quello che avevo fatto». Il tempo è il migliore della stagione sulla distanza e l’undicesimo di sempre. «E pensare -sottolinea Giorgi- che ho seriamente rischiato di non prendere il via. Invece, grazie anche agli organizzatori, ce l’ho fatta. Avevo scelto la Turchia sperando di trovare un po’ di caldo ed invece, oltre alla neve, durante la gara c’era un fastidioso vento che sicuramente ha inciso sul crono».
Feeling
La cabiatese ha confermato il feeling con le lunghe distanze. Non a caso è stata bronzo mondiale a Doha 2019 sulla 50 chilometri, che poi è stata abolita. «Mi trovo più a mio agio, rispetto alla venti anche se ad aprile ne farò una per la Coppa Europa, avendo già sistemato la pratica per il pass mondiale. Quella iridata -conclude - tra l’altro sarà l’ultima volta per la 35 chilometri che poi sarà cancellata al pari della venti. Dal 2026 infatti gareggeremo sulla distanza della maratona (42,195 chilometri) e sulla mezza (21,097), così potremo fare il confronto con i fondisti».
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