Giorgi ventitreesima nella marcia, la migliore delle italiane

Olimpiadi «Ho voluto vivere questa quarta Olimpiade col sorriso. Naturalmente la posizione non mi soddisfa, ma va bene così»

«Ho voluto vivere questa quarta Olimpiade col sorriso. Naturalmente la posizione non mi soddisfa, ma ho cercato di dare il mio meglio e tornare a casa senza rimpianti». Eleonora Giorgi ha condensato, nelle parole pronunciate in “mixed zone”, la sua partecipazione alla 20 chilometri di marcia nelle Olimpiadi di Parigi. La cabiatese (34 anni) ha concluso al 23° posto con il tempo di 1h31’49” (decisamente alto per lei), prima delle italiane, con la campionessa in carica, Antonella Palmisano, che ha alzato bandiera bianca dopo il chilometro numero 13 e Valentina Trapletti che è stata 35° in 1h35’39”. Giorgi non è mai stata tra le protagoniste e ha mantenuto, sin dall’inizio, il suo ritmo senza lasciarsi prendere dalla frenesia di dover restare con le prime. Una tattica che, poco alla volta, l’ha allontanata in maniera decisa dalle prime posizioni ma che è stata sicuramente utile per chiudere senza nessuna penalità (una novità assoluta degli ultimi mesi). «Ho curato, nella preparazione, tanto la tecnica e sono contenta di essere giunta al traguardo senza ammonizioni -ha spiegato -. Mi sento sollevata. Questa volta mi sono goduta la gara». La comasca ha sottolineato ancora il “sorriso” e il “divertimento”, frutto anche dell’essere riuscita a qualificarsi per le Olimpiadi (non era scontato dopo la maternità e lo stop per un infortunio). Oltretutto per la quarta volta: un record non da poco. La portacolori delle Fiamme Azzurre era anche consapevole che non sarebbe stato facile mettersi in luce, in un contesto di altissimo livello (la vincitrice dell’oro, la cinese Yang Jiayu, ha chiuso con il notevole tempo di 1h25’54”).

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