
Atletica / Cantù - Mariano
Venerdì 11 Aprile 2025
Mondazzi europeo. Insegue il podio con la Nazionale
Mezza maratona in Belgio domani. Torna in azzurro dopo due anni
ATLETICA
La prestazione di Alberto Mondazzi potrebbe essere determinante per il piazzamento dell’Italia nella prova a squadre nella mezza maratona del campionato europeo di corsa su strada. Il cabiatese (27 anni) domani mattina (il via alle 10) sul tracciato tortuoso di Lovanio, nelle Fiandre (Belgio) sarà al via assieme a Pasquale Selvarolo e Yohanes Chiappinelli (rispettivamente accreditati di primati personali da 1h00’32” e 1h00’50”) e a Xavier Chevrier. La classifica a squadre si determina sommando i tempi dei primi tre atleti per nazione. Mondazzi poi, ovviamente, proverà a dare il massimo a livello individuale, in una vetrina internazionale di grande impatto.
«Sono contento di tornare a vestire la maglia azzurra, dopo due anni -spiega il cabiatese -. L’ultima volta è stato nel maggio 2023 nella Coppa Europa dei 10.000 metri in pista. E poi questa è la mia prima presenza nella Nazionale senior». L’avvicinamento è stato senza intoppi e gli allenamenti sono andati bene. Adesso non rimane che raccoglie il risultato. «Sull’obiettivo non mi sbilancio, e non è scaramanzia -dice il mezzofondista cresciuto nell’Atletica Mariano -. Bisogna capire la forma dei tanti avversari e, soprattutto interpretare bene il percorso. Ci sono diversi strappi, uno addirittura ha una pendenza media del 9% con la punta massima del 14%. E’ sicuramente un tracciato impegnativo oltre che vario: alcuni tratti sono su strade tortuose e strette, altri invece su lunghi rettilinei, completamente pianeggianti». Mondazzi si pone un’asticella da superare. «Proverò a chiudere sotto l’ora e 4 minuti: sarebbe una prestazione di livello, alla luce delle difficoltà del percorso -conclude il runner cabiatese -. A squadre, a mio parere, abbiamo la possibilità di lottare per salire sul podio. Sul gradino più alto probabilmente no perché la favorita è la Francia, ma per le altre posizioni, ci dovremmo essere anche noi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA