
Basket / Cantù - Mariano
Martedì 29 Aprile 2025
Cantù, tabellone da brividi. Solo rivali terribili
Scenari Una tra Pesaro, Torino e Fortitudo Bologna. Se non altro, al termine del campionato, si è ristretto il numero delle potenziali avversarie
Cantù
Una tra Pesaro, Torino e Fortitudo Bologna. Se non altro, al termine del campionato, si è ristretto il numero delle potenziali avversarie di Cantù nei quarti di finale playoff. Perché non ci sono ancora certezze? Perché da quest’anno, in A2 le ultime due squadre inserite nel tabellone dei playoff saranno decise solo al termine dei play-in.
Si tratta di una novità, mutuata dalla Nba, per rendere ancor più pepato e interessante il finale di stagione. È un minitorneo che vede al via sei squadre. L’ottava e la nona classificata, quindi Verona e Fortitudo Bologna sono già qualificate al secondo turno, una sorta di finale che disputeranno in casa e in gara unica.
Le avversarie usciranno dalle semifinali a cui partecipano le squadre dal decimo al tredicesimo posto, quindi Avellino, Pesaro, Torino e Brindisi. Due partite si disputeranno giovedì, anche in questo in gara unica sul campo della meglio piazzata: Avellino-Brindisi (in diretta su RaiSport) e Pesaro-Torino, le vincenti affronteranno sabato e domenica (in questo caso, date da confermare) Verona e Fortitudo Bologna.
Cantù, terza classificata, è sulla linea della Fortitudo Bologna, Rimini su quella di Verona. A spanne - e per blasone – è andata peggio a Cantù. Nessuno lo dice – anzi, in realtà capitan Filippo Baldi Rossi, non più tardi di una settimana fa, aveva auspicato di non incontrare Bologna -, ma la Fortitudo è un autentico spauracchio.
A onor del vero, la squadra di Attilio Caja non ha disputato una stagione super. Cantù, quando ancora era allenata da Denis Cagnardi, l’ha battuta largamente a Desio a novembre, ottenendo la vittoria più roboante (+29) della stagione. Ma, nel peggior periodo di Cantù, la S.Bernardo a fine gennaio si è arresa al PalaDozza 74-57.
Ed è proprio l’ambiente, forse, l’elemento che più mette paura. Perché il PalaDozza è un catino temuto e difficile da affrontare. Ma, anche in questo caso, andrebbe sfatato qualche luogo comune. Perché quest’anno, a Bologna, più di qualcuno è riuscito a vincere: Torino, Pesaro, Cividale e, alla penultima giornata, Rimini.
Sono conti e ragionamenti del tutto teorici, ovviamente, perché non è detto che la Fortitudo vinca la finale play-in e che, quindi, ai playoff ci vada una tra Pesaro e Torino. Di certo, anche le due outsider non sono due potenziali clienti semplici. Con entrambe, Cantù ha perso almeno una partita.
Ed entrambe hanno argomenti da spendere. Torino, con coach Paolo Moretti, ha trovato grande continuità, battendo Cantù al termine della striscia di nove vittorie consecutive lo scorso 6 aprile. Pesaro, dal canto suo, è una squadra retrocessa dalla A con ambizione di tornare al piano superiore. È stata molto discontinua, ha battuto largamente Cantù all’andata, ma ha perso a Desio lo scorso 19 aprile e, nelle ultime quattro giornate, ha perso in tre occasioni.
Ovviamente, ora tutto si resetta. Ma se Cantù ha quindici giorni di lavoro in palestra, le squadre impegnate nei play-in non potranno staccare la spina. E, nel corso di questa settimana, si giocheranno un futuro in questa stagione. Che, ovviamente, finirà con il traguardo della permanenza in A2 per chi sarà eliminato.
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