Clark e Simioni: «Ragland
ha migliorato tutti noi»
L’omaggio all’ultimo arrivato da parte del miglior giocatore canturino a Trieste e di un altro protagonista del match.
Sempre più protagonista, sempre più a suo agio in questa nuova dimensione di “bomber”. Wes Clark è la punta dell’iceberg di un miglioramento generale della Pallacanestro Cantù, che ha tratto indiscutibili benefici anche dall’arrivo di Ragland. Tre vittorie consecutive, nelle ultime due Clark ha piazzato la bellezza di 56 punti. Ed è l’ americano a rivivere l’ultimo successo a Trieste, che gli è valso anche il premio di Mvp della Lega dell’ultimo turno.
«Al palazzetto c’era un’atmosfera bellissima, grazie all’energia dei tifosi e a noi che, come squadra, abbiamo giocato molto bene nella metà campo avversaria, regalando spettacolo». È felicissimo della sua prestazione, ma Clark si “nasconde”: «La mia performance è stata importante, ma quello che conta è la squadra e a Trieste tutti hanno dato un contributo importante».
Compreso, ovviamente, quel Ragland che sembra aver alzato l’asticella del gioco e, si spera, anche degli obiettivi di Cantù: «La sua presenza rende il gioco più semplice per tutti e, così, anche domenica sono stato in grado di fare alcuni canestri in più».
Ma è quindi corretto dire che grazie a Ragland ora si vede il miglior Clark? «Non credo che il mio miglioramento con l’arrivo di Ragland sia un caso ma, allo stesso tempo, credo che lui migliori tutta la squadra e non solo me. Quanto alla mia prestazione, ho sfruttato tutte le opportunità che mi sono capitate. In questi mesi non ho fatto altro che lavorare duro in palestra, senza buttarmi giù ma tenendo sempre alto il morale e la fiducia nei miei mezzi».
Un altro beneficiario dei colpi di Ragland è Alessandro Simioni. Ottima la sua partita all’Allianz Dome nei suoi 12’ in campo: «Con Ragland siamo cambiati in meglio, lui è stratosferico. Anche a Trieste ha deliziato pubblico e compagni, me compreso, con giocate da fuoriclasse. Il miglioramento delle statistiche di Clark? Sì, sicuramente c’entra l’arrivo di Ragland, ma Wes è un grande giocatore: ora gli riesce anche in partita quello che fa vedere in allenamento».
Migliora Cantù, e i segnali c’erano già stati anche prima dell’arrivo di Ragland: «Quando hai una squadra come la nostra, con tanti esordienti, all’inizio non è mai facile. Ci vuole del tempo, occorre che tutti prendano consapevolezza. C’è chi ci arriva prima, tipo Pecchia e Haynes, mentre i più esperti come Wilson, Clark e ora Ragland hanno una leadership che emerge immediatamente».
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