«Noi sempre al top con una filosofia: ambizione e umiltà»

Jaglowski, allenatore dell’Unipol Briantea 84: «Al di là degli avversari, abbiamo una impronta che ci porta in alto»

Ha chiuso un 2024 di cui andare orgogliosi il coach dell’Unipol Briantea84, Josef Jaglowski.

Il club biancoblù ha vinto nell’ordine il suo decimo scudetto, la sua nona Coppa Italia e la sua settima Supercoppa Italiana. A ciò si aggiungono il primo posto in classifica nella Serie A 2024/2025 e la qualificazione alla Final Four di Coppa Italia (in programma sabato 22 e domenica 23 febbraio a Porto Torres).

Non solo, venerdì 31 gennaio e sabato 1 febbraio la squadra di Jaglowski sarà impegnata anche nei preliminari di Champions Cup in Germania.

Il ko in casa con Porto Torres e la gara tiratissima di Reggio Calabria hanno dimostrato che il livello della Serie A si è alzato. Si aspettava quest’anno un campionato così equilibrato?

Credo che la sconfitta con Porto Torres non abbia influito sul nostro carattere. Con Reggio Calabria, invece, abbiamo controllato tutta la gara. In questo campionato tutte le partite sono complicate e non si può dire che ci siano delle vittorie scontate. Non dobbiamo dimenticare anche le gare con Giulianova e Sassari, oltre al Santo Stefano.

Dopo la Supercoppa, è stato un crescendo fino alla conquista del primo posto. Inizia a delinearsi il gioco che ha in mente?

Con Santo Stefano è stata una bella sfida sia in Supercoppa sia per il primo posto in campionato. Per quanto riguarda il gioco, penso che Briantea resti sempre Briantea. Siamo risaliti al primo posto, perché abbiamo dimostrato che solo uniti possiamo ottenere la vittoria. Certo, il lavoro è tanto, ma abbiamo fissato degli obiettivi e dobbiamo raggiungerli.

Chi la sta convincendo di più tra i nuovi?

È difficile rispondere, perché il basket è un gioco in cui ognuno fa il proprio lavoro. Quindi, se un giocatore dovesse avere una brutta giornata, ci sarebbero altri che prenderebbero il sopravvento. Questa è la nostra forza e tutti i miei giocatori sono sempre fondamentali.

Tra i tanti giovani che ha in organico, chi la sta impressionando di più?

Ognuno dei nostri giovani atleti ha il tempo e la possibilità di mostrare le proprie qualità e la propria disponibilità a giocare ad alto livello. Hanno l’opportunità di lavorare ogni giorno con alcuni dei migliori cestisti in Italia e in Europa. Ecco perché lavorano molto duramente e hanno fatto un grande passo avanti. Quindi tutti mi stanno impressionando in positivo. La strada è quella giusta per arrivare un giorno a essere dei protagonisti, tutto è nelle loro mani.

Al rientro, oltre alla Serie A, avrete Champions Cup e Coppa Italia. Come vi state preparando a questi appuntamenti?

Giocare su tre fronti non è semplice, ma per noi è sempre un onore. Dobbiamo quindi prepararci ad avversari e sistemi di gioco molto diversi tra di loro. Solo la comprensione e la fiducia reciproca in campo potranno portarci dei buoni risultati.

In Europa vi è capitato un girone di ferro con RSV Lahn Dill, Galatasaray, Gran Canaria e Le Cannet. Quale avversario la preoccupa di più?

Tutte le squadre. Non ci sono formazioni deboli in Champions League. I migliori giocatori al mondo giocano questa competizione.

In Coppa Italia invece ritroverete Reggio Calabria. Sta studiando delle contromosse per arginare Pimkorn Kwanchai e Clemente Marcondes?

Ho il mio sistema di gioco e quindi per me tutti i giocatori sono uguali. Non li divido mai in categorie, penso sempre e solo a livello collettivo.

È la sua terza stagione in Brianza, come valuta il suo percorso a oggi?

Sono molto felice di aver potuto aiutare la Briantea84 a stare dove merita e penso che tre trofei siano una grande vittoria per me e per tutto il club.

Lei ha girato l’Europa durante la sua carriera. A livello di organizzazione, tifo e legame con il territorio, come posiziona la Briantea84 tra le grandi della pallacanestro in carrozzina?

Conosco questo club dal 2001 e non ricordo una sola volta in cui sia stato facile giocarci contro. Si tratta di un club che si è fatto un nome in Europa ed è considerato uno dei più grandi di questo sport.

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