«Baldi Rossi, Burns e Moraschini base forte. Felice di restare qui»

Basket A2 Costacurta è l’unico superstite dello staff: «Mi sento di ringraziare per la fiducia Cantù e Brienza. Ci sono tutti gli ingredienti per un’annata di crescita»

Lui ci sarà. Unico “salvato” dalla rivoluzione tecnica sulla panchina di Cantù, è pronto per questa nuova esperienza in prima squadra. Mattia Costacurta sarà al fianco di Nicola Brienza e Michele Carrea. Non solo, perché avrà un incarico importante in seno al Pgc, dove continuerà a guidare l’Under 19.

«Sono felice di proseguire l’esperienza con la prima squadra – ammette l’assistente canturino -, e se questa avventura proseguirà, mi sento di ringraziare la società per la fiducia e anche Brienza, che ha dato il suo benestare».

«Bene anche con Correa»

Si conoscono da molti anni, del resto: «Fin da quando giocavo nelle giovanili e lui era già nello staff della prima squadra. E sono felice anche di poter lavorare con Carrea, che conoscevo di nome da molti anni, ma con cui non ci siamo mai incrociati».

Aspettative? «Spero personalmente in un’annata di crescita positiva e credo ci siano tutti gli ingredienti affinché questo si possa avverare. Sul campo, sappiamo già che sarà l’ennesima stagione durissima. Faremo i conti per la prima volta con il girone unico, con tante squadre che stanno allestendo roster competitivi: i nomi sono lì da guardare, sarà un’A2 di altissimo livello. Ma non vediamo l’ora di iniziare».

Ormai è la terza volta che si dice, ma un’annata conclusa in finale playoff cosa lascia? «In termini assoluti, quando si finisce una stagione da finalisti playoff, dopo aver vinto la concorrenza di tante squadre arrestate, non si può dire che sia una stagione negativa. Ma mi rendo conto che qui la situazione sia un po’ particolare: il rammarico rimane, dispiace essere ancora in A2 dopo aver intravisto l’orizzonte. Come me lo spiego? Ci sono anche gli avversari, e noi abbiamo affrontato una Trieste già forte di suo e in un momento positivo. Ma ora ci riproviamo, con tutte le nostre forze».

Quando se ne vanno due pilastri come Nikolic e Bucarelli si può parlare di nuovo corso? «Premesso che sono andati via due ottimi giocatori e due ottime persone, dico però che ripartiamo con una base forte: Baldi Rossi, Moraschini e Burns. Il parco italiani è stato definito, mi pare un’ossatura molto buona».

Quanto c’è di Costacurta in questo roster, non ancora completato? «Si lavora di staff, sotto le direttive di Brienza e Santoro. Anche noi diamo una mano e visioniamo filmati, soprattutto degli americani».

«Rimango nell’Under 19»

Oltre all’impegno con la A2, Costacurta sarà anche il coach dell’Under 19 del Pgc: «È la categoria che unisce vivaio e prima squadra: c’è una forte sinergia, certamente qualcuno dei ragazzi sarà aggregato alla prima squadra inizialmente e nel corso della stagione».

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