Pallacanestro Cantù / Olgiate e Bassa Comasca
Venerdì 29 Novembre 2024
Basile: «Che meraviglia in azzurro. E adesso combatterò per Cantù»
L’esperienza in Nazionale ha permesso all’ala di diventare finalmente italiano. «Per me e la mia famiglia è un grande onore rappresentare le origini vestendo quella maglia»
Tirato a lucido e carico dopo l’esperienza, breve ma intensa, con la Nazionale italiana, Grant Basile è pronto a tornare in campo con Cantù, attesa domenica a Pesaro alle 18.
Basile con l’Italia ha incantato, soprattutto nella prima delle due sfide contro l’Islanda, quando il ct Pozzecco non ha esitato a buttarlo nella mischia dopo 8 minuti di gioco e risultando alla fine tra i migliori - se non il migliore -, dell’Italbasket con 19 punti e molto altro in termini di presenza. Meno spazio ha avuto invece a Reggio Emilia, nella sconfitta che non ha compromesso la qualificazione a EuroBasket degli azzurri.
«Ero teso, ma felice»
«Quando coach Pozzecco mi ha fatto cenno di alzarmi – ha detto il lungo canturino - è stato un mix di emozioni diverse. Ero un po’ teso, ma anche molto emozionato e felice. Ho ripensato a quando ho iniziato le pratiche per ottenere il passaporto italiano anni fa ed è stato un momento che aspettavo da allora, realizzare che stava diventando finalmente realtà è stato meraviglioso».
Prima palla toccata e primo canestro, è stato un debutto in discesa: «Sinceramente non avevo alcun tipo di aspettativa particolare, volevo solo provare a essere di aiuto alla squadra per vincere».
Grazie all’esordio in maglia azzurra, Basile – che aveva già la cittadinanza italiana – anche per la Federazione è un giocatore italiano a tutti gli effetti, avendo cambiato il suo status in “giocatore di formazione italiana”.
E per lui, di chiara origine italiana, grazie ai bisnonni emigrati in America dalla Sicilia, queste partite a tinte azzurre hanno un sapore molto speciale: «La mia famiglia era su di giri. Erano tutti molto contenti ed emozionati per me. Sapevano quale era stato il mio percorso per arrivare lì e che era un grande onore rappresentare anche le origini della famiglia vestendo la maglia della Nazionale».
L’Italia non poteva che essere nel cuore di Basile e della sua famiglia. Il legame c’è e viene sempre tenuto vivo: «Abbiamo mantenuto alcune tradizioni italiane, penso soprattutto al Natale. Mia zia cucina sempre spiedini di carne e arancini per il cenone e facciamo una grande festa con tutti i parenti, zii, cugini. Per noi è importante».
«Sto studiando la lingua»
E Basile si sta confermando un americano sui generis anche per la lingua. Perché, come aveva detto la scorsa estate al suo arrivo, sta imparando l’italiano: «Sto seguendo alcune lezioni da circa un anno, soprattutto nei giorni liberi senza allenamento. Lo capisco abbastanza e sto migliorando anche nella lettura. Quando però parlate troppo veloce faccio ancora fatica a capire».
Conclusa, per ora, l’esperienza in Nazionale, Basile si è già rituffato nella quotidianità con Cantù. La sfida a Pesaro è ormai alle porte: «Sarà sicuramente una sfida difficile, Pesaro vale più di quello che dice la classifica, ma noi vogliamo continuare a vincere. Sappiamo il nostro obiettivo e vogliamo combattere fino in fondo per realizzarlo».
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