Pallacanestro Cantù / Cantù - Mariano
Sabato 10 Agosto 2024
Basile si presenta: «Brienza mi aiuterà»
Intervista «È un’opportunità eccitante poter giocare in una società storica come Cantù»
Dieci-domande-dieci a Grant Basile, uno dei due nuovi stranieri dell’Acqua S. Bernardo Cantù. Ventiquattro anni, un luminoso futuro davanti, il lungo è considerato uno dei colpi del mercato di serie A2 di pallacanestro. Preceduto da ottima fama e da un grande campionato a Orzinuovi, si pone come uno dei giocatori di riferimento del domani anche per il movimento azzurro, per via di quel passaporto italiano da parte dei nonni paterni.
Giocherà però da straniero, non essendo un “italiano formato”, in virtù delle zero presenze in Nazionale maggiore, ma resta un crack assoluto e lascia aperte porte straordinariamente intriganti. Per sé e per la stessa Pallacanestro Cantù. Siamo andati a scovarlo a Pewaukee, dove sta trascorrendo gli ultimi giorni a stelle e strisce prima di raggiungere la Brianza in vista del raduno del 16 agosto.
Avevi tante chance, ma hai scelto Cantù. Perché?
Perché Cantù mi è sembrata immediatamente un’opzione che calzava alla perfezione, con ottimi giocatori di esperienza e la possibilità di giocare per un club storico.
A soli 24 anni sei uno dei due stranieri della società più vincente e gloriosa della lega: che effetto ti fa?
È un’opportunità eccitante poter giocare in una società storica come Cantù. Ho giocato a pallacanestro tutta la vita e spero che questa sia una buona stagione per tutti. Se lo sarà per tutti, vorrà dire che anche per me sarà andata bene. Prima di ogni cosa ci sono squadra e società, poi viene tutto il resto.
Ti peserà dover prendere delle grandi responsabilità durante la stagione?
Io sono fiero di poter fare tutto quello che è nelle mie possibilità per aiutare la squadra a vincere. Non vedo l’ora di iniziare a lavorare per ottenere il risultato che meritiamo. Dobbiamo avere coraggio e crederci soprattutto.
Cantù non è Orzinuovi. Sei preparato a questa cosa?
Sono molto eccitato dall’idea di poter giocare per questa storica società, spero tanto di contribuire al suo successo immediatamente.
Proprio contro Cantù la scorsa stagione hai disputato una super partita. Cosa ti ricordi?
Si, ricordo benissimo quella partita, ma credo adesso ci sia una bella differenza e sarà fantastico passare da competere contro Cantù a competere per Cantù.
Che tipo di allenatore è Nicola Brienza e quanto ha contato nella tua scelta?
Coach Brienza è un ottimo allenatore, lo ha dimostrato portando Pistoia ad avere successo negli ultimi due anni. Per me la sua presenza è importante perché sono sicuro che mi aiuterà a migliorare individualmente con uno scopo comune. Nessuno da solo può raggiungere ciò che noi insieme vogliamo fare.
Pronto a giocare in una squadra che come obiettivo ha vincere sempre?
Ogni partita è importante ed è anche importante che si entri in campo con quell’idea in testa.
Che tipo di giocatore sei? Ti senti più 4 oppure 5?
La cosa bella del mio gioco è che sono versatile e ho la capacità di giocare entrambe le posizioni, in relazione a quello che mi chiederà il coach e quello di cui abbia bisogno la squadra.
I tifosi di Cantù sono tra i più caldi d’Italia, cosa ti senti di promettere loro?
I tifosi sono caldissimi, non vedo l’ora di poter giocare di fronte a loro. Gli prometto che farò del mio meglio per rappresentare loro e la città ogni volta che metterò piede in campo.
Che numero di maglia vorresti e perché?
Se possibile giocherò con il 21, è il numero che ho sempre vestito ed ha un valore sentimentale per la mia famiglia.
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