Berdini, il piccolo leader: «Si vince con la testa»

Intervista «Difesa incredibile e fiducia in attacco. Sono emerse tutte le grandi qualità della nostra squadra»

Tutti a parlare – giustamente – di Hickey leader, di squadra che macina punti e vittorie. Ma c’è stato un giocatore, nelle ultime due partite vinte da Cantù contro Luiss Roma e Trapani, alzatosi dalla panchina e che è stato in grado di incidere con punti e una precisione chirurgica. Diciamolo, in queste due partite, è emerso il “B Factor”, ossia il contributo silenzioso ma efficacissimo di Nicola Berdini.

Il play è stato in campo 19 minuti contro la Luiss e sono arrivati 12 punti. Una partita relativamente semplice, chiusa ben presto, ma in cui il play marchigiano ha collezionato un bel 100% in tutte le specialità: 2/2 nei tiri da 2, 2/2 nei tiri da 3 e 2/2 ai liberi. Se il primo indizio magari non ha convinto qualche scettico, ecco servito il secondo.

In una partita complicata come quella vinta a Trapani, è stato lui a spaccare la partita nell’ultimo quarto, quando Cantù ha saputo allargare la forbice con i siciliani anche di 20 punti. Berdini ha giocato in tutto 18 minuti, segnando 11 punti. E sono stati punti di cesello, specialmente le bombe che hanno scavato il solco. E le percentuali hanno sorriso ancora al play: 3/4 da 3 e 2/2 ai liberi.

«È stata una vittoria incredibile per come è arrivata – ha detto Berdini - contro una squadra forte, formata da dieci giocatori veri e che ha l’obiettivo preciso di fare subito il salto di categoria. Come ci siamo approcciati? Con l’idea di provare a vincere, convinti delle nostre potenzialità».

L’aspetto mentale ha fatto la differenza al PalaShark: «L’abbiamo spuntata con la testa. Il nostro merito è di non esserci mai disuniti quando Trapani ha piazzato due-tre break. Non ci siamo persi d’animo: il rischio era di lasciarsi travolgere, noi invece abbiamo sempre continuato a giocare e alla fine questo atteggiamento ci ha premiati».

E l’allungo decisivo, con un notevole contributo di Berdini? «Sintetizzabile in “difesa incredibile e fiducia in attacco”. Sono emerse tutte le grandi qualità della nostra squadra. Noi in questo momento abbiamo un vantaggio su Trapani, siamo una squadra che si conosce, mentre loro sono ancora in costruzione e alla prima difficoltà non sono riusciti a reagire».

Un Berdini così, però, non si era mai visto finora: «Sto segnando tanto e credo di aver dato un contributo. Spero solo di aiutare la squadra così sempre. Ora ci aspettano altre due partite dure, contro squadre preparate e che puntano in alto come Urania e Torino. Avanti così, giocando di squadra e migliorando ancora in difesa».

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