Brienza: «Che bella sfida, sono emozionato»

Personaggi La presentazione del nuovo coach della Pallacanestro Cantù: «Era quello che volevo»

Così Cantù ha dato il benvenuto a Brienza nuovo coach: «Nicola Brienza è un grandissimo allenatore - dice il per un giorno padrone di casa Antonio Biella, dg di S. Bernardo -, lo ha dimostrato nel suo percorso professionale a Cantù e poi nel periodo di esilio. Eravamo insieme l’altra sera, nello stesso posto e nella stessa zona al concerto di Vasco, ma mi viene in mente la canzone di Venditti che fa “amici mai”. Adesso invece... Avendolo conosciuto nel momento di difficoltà nella stagione 2018/19, ne ho apprezzato le qualità professionali e umane. Ha saputo fin da subito prendere in mano la squadra, prima aiutando il coach Pashutin, poi gestendola da solo. Sono quindi onorato, da tifoso, da membro del cda e da sponsor principale, che siederà sulla panchina della nostra gloriosa Pallacanestro Cantù».

Assist perfetto, le parole di Biella, per il presidente Roberto Allievi. «Diamo il benvenuto a un allenatore che ha cominciato a Cantù la sua carriera e ora torna con noi dopo essersi affermato anche altrove. – commenta –. Lo abbiamo fortemente voluto perché sappiamo che sarà la persona giusta in cui riporre le aspettative del club e della piazza».

Passaggio fondamentale quello tratteggiato da Sandro Santoro. «Come primo tassello della nuova stagione riportiamo a Cantù l’allenatore dell’anno della stagione di serie A appena conclusa - dice il gm -. Questo basta e avanza per sottolineare e rafforzare la determinazione che questa società ha nel fare il meglio, e anche di più, per raggiungere il massimo risultato. Sulle qualità tecniche e professionali di Nicola non c’è nulla da aggiungere, per lui parlano esclusivamente i fatti. Buon lavoro a coach Brienza e buona stagione a tutti».

Eccoli qui, adesso, i riflettori accendersi sul figliol prodigo. «Sono emozionato - dice Brienza -. Contento ed entusiasta. Questa è una bellissima sfida. Un challenge, come amo fare in allenamento con i miei ragazzi. Sfide sempre, continue. Vista da dietro, questa situazione, con tutto l’impegno e i progetti che si porta dentro, è davvero affascinante. Ho la fortuna di esserci, c’è tanta voglia. Anche da parte mia».

Talmente tanta che aggiunge. «Un peccato non cominciare subito e dover aspettare un altro paio di mesi - spiega Brienza con maglia già griffata -. Mi sento, però, di fare già una promessa: nessuno - tifosi, dirigenti, staff e sponsor - farà fatica a riconoscersi nella propria squadra. Dieci, anzi dodici giocatori, che daranno sempre tutto». Nessun dubbio sulla scelta. «Mi chiedete quale anima abbia avuto il sopravvento nella scelta, se quella professionale o del cuore? Dico che sempre prediligo l’aspetto professionale. Che sono sempre stato attento al mio percorso. E le scelte sono figlie del progetto che mi viene sottoposto. Ho subito riconosciuto in questo club la voglia. Di arrivare, avere una struttura e poi un’arena. La stessa mia voglia. Poi, è chiaro ritrovare tutti gli amici in piazza o andare a pranzo dalla mamma ha e avrà il suo peso. Però, al di là di tutto, quello che mi sento di garantire è che darò sempre il massimo. Sono un allenatore e una persona ambiziosa ed orgogliosa. Ci sarà tanto da fare, lo so bene. Ma sarà un bellissimo percorso. Grazie a chi mi ha offerto questa opportunità. Per credo ed educazione sono abituato a sentire e ringraziare chi mi offre un’occasione. Ed eccomi qui».

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