
Pallacanestro Cantù / Cantù - Mariano
Lunedì 14 Aprile 2025
Brienza: «Contento, ma serve essere un po’ più attenti»
Il coach canturino commenta il successo contro Pesaro: «Qualche palla persa di troppo soprattutto nel finale, anche se non siamo andati mai in sofferenza»
BASKET
Coach Nicola Brienza è nel complesso soddisfatto per la vittoria della sua Cantù su Pesaro, risultato che avvicina e di parecchio il terzo posto alla fine della regular season. «È stata una buona vittoria, ottenuta contro una squadra con grandi qualità offensive e un giocatore fortissimo come Ahmad. Sapevamo che loro avevano qualità sia individuali che di esperienza per poter rientrare sempre in partita, e così hanno fatto. Nel complesso sono contento, dovevamo essere un po’ più attenti per qualche palla persa di troppo soprattutto nel finale, ma va bene».
Il focus di Brienza si sposta poi su alcuni singoli: «Valentini ha fatto una buona gara, anche se non è stato nella sua miglior serata offensiva. Rismaa è stato molto bravo su Bucarelli, anche considerato che eravamo senza Piccoli». E poi c’è il capitolo Leonardo Okeke, finalmente presente in campo, e non solo con i punti: «Di solito siamo abituati a vedere Leonardo pimpante nel primo tempo e un po’ più soft nella ripresa, questa volta è stato il contrario. Penso sia ancora al 60% del proprio potenziale».
Un Okeke che, alla pari degli altri lunghi, ha senz’altro beneficiato del rientro di De Nicolao: «Andrea ha caratteristiche diverse dalle altre nostre guardie, ed è chiaro che con lui in campo i nostri lunghi sono facilitati, perché lui è sempre molto bravo a trovarli».
Il problema di Cantù rimane quello di non saper chiudere le partite, come testimonia sia il +10 del 2° quarto, con Pesaro capace di sorpassare sul +1, sia il +16 del 3° quarto, che in pochi minuti è diventato un semplice +5 a favore dei canturini: «Ci sono anche gli avversari, che sono bravi. Il basket è questo, è uno sport di break e contro break. Loro hanno in squadra un giocatore dal talento sconfinato come Ahmad, che nel 2° quarto si è letteralmente preso in mano la squadra segnando alcuni canestri su cui oggettivamente potevamo fare poco. Io però, nonostante i loro break e la loro bravura, non ho mai avuto davvero la sensazione di poter andare in sofferenza durante il match».
Manca ormai poco all’inizio dei playoff, solo due gare di stagione regolare (con Avellino e Vigevano) e poi via al post-season. Cosa può ancora migliorare per Cantù? «Potrà sembrare particolare quello che dico, ma dobbiamo ancora conoscerci meglio. Non tanto tra di noi, perché siamo insieme da inizio anno, quanto nel trovare i giusti bilanciamenti all’interno della squadra, tra i piccoli e tra i lunghi. Ora abbiamo le ultime settimane di stagione regolare e poi speriamo di arrivare nelle migliori condizioni possibili all’appuntamento con i playoff».
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