Brienza: «L’abbiamo vinta in difesa»

Interviste «Tutti hanno provato a mettere il mattoncino: spendo due parole per Piccoli e Riismaa»

È stata una partita vinta in difesa perché, senza McGee e con Moraschini a mezzo servizio, era necessario puntare più sull’attenzione nella propria area. Ed è stata la scelta vincente della panchina di Cantù, come spiega coach Nicola Brienza: «Sono molto molto contento per questa vittoria, avevo chiesto di disputare una partita superlativa in difesa e l’ho visto per molti tratti. Tutti hanno provato a mettere il mattoncino: spendo due parole per Piccoli e Riismaa, che hanno dato il segnale agli altri sul tipo di partita da fare. Abbiamo controllato per lunghi tratti e questo ci ha dato la possibilità, in una giornata in cui eravamo un po’ menomati, di vincere sapendo che si sarebbe dovuto soffrire».

Non c’è solo questo però: «Abbiamo vinto bene la valutazione, è stato svolto un ottimo lavoro su ottimo lavoro su Woodson: l’abbiamo tenuto a percentuali bassissime. Avremmo potuto controllare meglio il parziale: mi riferisco a qualche libero lasciato lì e a qualche tiro ben costruito ma non andato a segno. Ma era quello che mi aspettavo. Che dire? Finiamo l’andata a -2 dalla prima e ora, nel girone di ritorno, si lotterà come i pazzi per raggiungere il nostro obiettivo».

Ancora, sulla partita, Brienza spiega la scelta di privilegiare un gioco più interno: «Abbiamo giocato con quintetti elaborati nel corso della settimana. Baldi Rossi ha giocato da “3” per tanti minuti, Riccardo non avrebbe dovuto giocare, gli ho chiesto una rotazione per tempo per dare respiro a Piccoli e Riismaa. È stata una vittoria della squadra».

Nelle rotazioni è tornato Burns, da un mese fuori dai giochi: «Ha fatto bene, come sempre ci ha dato grande energia e non era facile. A un certo punto c’era un quintetto con Valentini, Burns, Moraschini menomato, Baldi da 3 e Possamai, non è semplice prendere le giuste spaziature».

Due lunghi nelle ultime parole di Brienza: «Okeke? Valuteremo la situazione. È con noi da due mesi e mezzo, è ristabilito ed è uno dei pochi prospetti italiani forti in quel in quel ruolo: è un giocatore interessante, vedremo come evolverà questa ipotesi. Basile? Quando inizierà a segnare anche i liberi, ne farà 30. Battute a parte, è bravo perché riesce sempre a farsi trovare dai compagni. Mi sono arrabbiato per due errori difensivi, ma sta facendo grandi miglioramenti, specie perché spesso si trova a marcare giocatori più agili. E questa sarà la chiave di volta della sua carriera».

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