Brienza, la richiesta ai suoi ragazzi. «Voglio una Cantù con faccia tosta»

Domani la sfida con l’Urania. Il coach canturino non fa drammi dopo Pesaro:«Abbiamo voglia di ripartire»

Urania e Dustin Hogue al centro delle parole di coach Nicola Brienza, prima del “derbino” contro i milanesi di domani sera. Una sfida che è anche uno scontro diretto a quota 18 punti: «Si riparte con partita delicata – ha spiegato il tecnico canturino -, in primis perché l’Urania ha fatto una prima parte di stagione di qualità, e perché veniamo da una brutta prestazione a Pesaro. Abbiamo voglia di ripartire, di essere più efficaci e simili a quelli che siamo stati nella prima parte di stagione».

Urania è una squadra sorprendente, tesi che Brienza sposa fino a un certo punto: «Può sembrare una sorpresa, ma vedo tanta qualità nel loro roster. E se nel roster c’è uno come Alessandro Gentile, significa che ci sono dei valori. Espressi anche da giocatori come Potts, Udanoh, Amato e Cesana, che saluterò con piacere: sono felice sia tornato quello di Piacenza dopo un’annata sfortunata».

Servirà quindi una prova migliore rispetto a quella di Pesaro: «Confermo quanto detto a Pesaro: non siamo stati aggressivi nella giusta maniera, è mancata la scintilla e, quando giochi, contro una squadra con un’energia diversa, le cose diventano complicate. Alla fine, poi, abbiamo “sbragato” e non va mai bene: perdere si può, non così».

Per Brienza, va quindi fatto un passo in avanti, di squadra: «Più che del rendimento dei singoli, che comunque mi aspetto, vorrei vedere una squadra che dimostri di aver capito gli errori. Vorrei vedere una Cantù con la faccia tosta che l’ha sempre contraddistinta, anche nelle sconfitte».

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