Brienza: «Una bella faccia. Ci sono mancate solo le percentuali»

Con il fiatone, con l’ultima delle proverbiali sette camicie ancora madida di sudore, ma Cantù è riuscita a spuntarla su un’Assigeco sempre combattiva. Nicola Brienza esamina la situazione con i due punti in tasca. «Il nostro piano partita è stato eseguito e abbiamo provato a fare le cose migliori. È stata una vittoria importante».

Si passa agli infortuni. «Non conosciamo l’entità e dovremo affrontare gli esami del caso. Moraschini ha girato la caviglia, pensiamo che l’impatto possa essere meno grave dell’ultima volta. McGee, invece, ha giocato 5’ 30” del primo quarto, era partito molto forte a livello offensivo (7 punti, ndc), è stata un’arma in meno per noi. Poi lo stop per Ricky è arrivato alla fine. Il nostro roster, ad ogni modo, sopperisce alle assenze ma, ad esempio, l’americano stava andando bene e abbiamo dovuto, giocoforza, rivedere le cose in campo».

Cantù ha superato anche questi ostacoli. «I ragazzi hanno mostrato una bella faccia, una bella voglia, ci sono mancate le percentuali in particolare in 7-8 tiri assolutamente liberi che, solitamente, mettiamo. La cosa fantastica è che ci è andata bene perché quando non segnavi sei rimasto lì, in vantaggio di due o tre possessi».

Il primo obiettivo, cioè la final four di Coppa Italia è stato raggiunto. «Era un obiettivo del club, per niente scontato. Una cosa in più rispetto al campionato. Siamo contenti di averlo raggiunto perché il livello del campionato è molto alto. Basti vedere che loro, ultimi in classifica, hanno dimostrato di avere tanto da dare, al di là, appunto, dell’ultimo posto in classifica».