![Un “cinque alto” tra Dustin Hogue (a sinistra) e Andrea De Nicolao: la risalita di Cantù dovrà partire anche da loro due Un “cinque alto” tra Dustin Hogue (a sinistra) e Andrea De Nicolao: la risalita di Cantù dovrà partire anche da loro due](https://storage.laprovinciadicomo.it/media/photologue/2025/2/8/photos/cache/brienza-visto-le-facce-giuste-cambiamo-il-trend_3fc58f5a-e60c-11ef-a82a-33e52af2eaa9_1920_1080_v3_large_libera.webp)
( foto butti)
Basket A2 Per Cantù è la vigilia della gara di Cento ma il coach non si sbottona del tutto sul momento: «Non dirò mai i giocatori che hanno problemi fisici»
Raccogliere i cocci e provare a riattaccarli. Dopo quattro sconfitte consecutive, a Cantù serve fare quadrato e riallinearsi. L’occasione la dà la sfida di domani contro Cento in trasferta.
Cantù avrà come minimo un Basile acciaccato – probabilmente non sarà il solo – e non potrà contare in panchina sul proprio tecnico che, come scriviamo a parte, sconterà la giornata di squalifica decisa dal giudice sportivo.
Lo stesso Brienza, prova a fare chiarezza, pur consapevole del momento buio della squadra: «Non eravamo fenomeni tre settimane fa, non siamo degli scappati di casa oggi. Bisogna avere molta consapevolezza ma al tempo stesso molta serenità nell’affrontare le cose: una volta che hai individuato le criticità, puoi migliorarti».
Di certo, spiega Brienza, non è mancata la voglia di reagire: «Abbiamo fatto una buona settimana di lavoro dal punto di vista dell’applicazione e della voglia di voler fare qualcosa in più, oltre che per vincere la partita, ma anche uscire da questa situazione non piacevole».
Semmai, è mancato qualche uomo per sostenere allenamenti di spessore: «Non stiamo benissimo dal punto di vista della condizione, ma non dirò i giocatori che hanno avuto problemi. A oggi non so ancora chi giocherà, ma ringrazio il Pgc che ci ha dato i ragazzi per gli allenamenti».
Brienza vuole concentrarsi soprattutto su Cantù: «Le facce sono sempre state belle e anche arrabbiate in allenamento. Facce di chi vuole cambiare il trend negativo. Dobbiamo essere più bravi anche di tutti gli episodi che magari possono creare situazioni negative nell’arco della partita. L’obiettivo è avere un margine di errore bassissimo in attacco e in difesa, perché ora ogni errore rischia di costare il doppio, molto più di quanto costava nel girone di andata o in altre partite».
Non alza bandiera bianca, anzi in qualche modo rilancia per il primo posto. Che, in questo momento, non può essere evidentemente la priorità: «Cito McGee. Ha detto che il nostro obiettivo è salire e per farlo ci sono due strade. Quindi, si lotta per raggiungere l’obiettivo, indipendentemente dalla strada. Al netto di questo nostro rallentamento, dal primo al nono posto vedo davvero poche differenze: Milano ha battuto noi e Rimini. Noi ora dobbiamo pensare solo a Cento e alle prossime due che affronteremo in casa. Oggi, dopo quattro sconfitte, non ha senso pensare a dove dobbiamo arrivare, ma solo a ripartire».
Che Cento è lecito attendersi? Dopo tre vittorie consecutive, è reduce da due ko contro Rieti e Juvi Cremona: «Come tutte le partite, anche questa sarà difficile. Cento in casa sta costruendo le basi per il raggiungimento dell’obiettivo. Ha un roster con due americani di grande qualità e in casa può contare su un palazzetto piccolo, ma caldo, con tifosi che danno una spinta in più».
© RIPRODUZIONE RISERVATA