Cagnardi: «La differenza? È tutta nelle palle perse e vaganti»

Il tecnico dell’Acqua S.Bernardo dopo gara 3 e in vista di gara 4

Il giorno dopo di gara 3 dei quarti di finale playoff vinta dalla Ueb Gesteco Cividale con il punteggio di 73- 66, l’analisi di coach Cagnardi continua a essere precisa e puntuale. La conferma nelle parole. «Complimenti a Cividale – afferma il tecnico dell’Acqua S. Bernardo Cantù -. È stata una partita molto difficile, nella quale i nostri avversari ci hanno aggredito difensivamente e ne faremo tesoro per la prossima sfida».

«Abbiamo fatto un buon terzo quarto – continua - e in quel periodo siamo riusciti a mettere anche la testa avanti passandoci la palla e andando più vicino a canestro».

Infatti, statistiche alla mano il terzo quarto è stato l’unico periodo vinto da Cantù (18-21); gli altri o sono finiti in parità come il primo (16-16), o sono stati vinti dai padroni di casa (20-18; 19-11). “«La differenza l’hanno fatta le palle perse (9) e le palle vaganti, che sono state sempre appannaggio dei nostri avversari, i troppi rimbalzi che hanno preso nei momenti chiave. In queste partite lasciare lì queste palle, diciamo “sporche”, fa tutta la differenza del mondo».

A confermare le parole del coach dell’Acqua San Bernardo Cantù sono sempre i numeri: da una parte Cividale ha catturato ben 40 rimbalzi totali (31 difensivi e 9 offensivi); dall’altra Cantù ne ha presi solo 26 (21 difensivi e 5 offensivi). Sicuramente per poter vincere gara 4 questi numeri devono essere invertiti vista anche la superiorità fisica e la lunghezza del roster canturino.

«Negli ultimi 5 minuti – conclude - i nostri avversari hanno difeso benissimo e noi ci siamo incaponiti con palleggi e tiri da 3 punti, un po’ per errori a passarci meno la palla e un po’ per stanchezza siamo andati in affanno dal punto di vista offensivo. Adesso resettiamo e ci prepariamo per questa gara 4».

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