Pallacanestro Cantù / Cantù - Mariano
Giovedì 13 Giugno 2024
Cagnardi: «Va dato atto della dignità dei giocatori»
Nessun commento sulla gara di Trieste, ma solo il grazie a tutti quelli che hanno lavorato nella stagione
Devis Cagnardi e la sconfitta nella quarta partita della serie tra l’Acqua S.Bernardo Cantù e Trieste, che significa la fine del sogno serie A.
«Sulla gara non farò nessun commento, se non fare i complimenti a Trieste per la meritata promozione. È chiaro che per noi è l’atto finale, quindi ci tenevo comunque a ringraziare i miei giocatori perché seppur nelle difficoltà, abbiamo provato a fare nostra la partita. Non ci siamo riusciti per merito dei nostri avversari, sicuramente anche per demerito nostro perché abbiamo avuto meno energia rispetto a Trieste. Ci tengo comunque a ringraziare tutti i miei giocatori per lo sforzo che hanno fatto. Voglio ringraziare i nostri tifosi, che ancora una volta erano presenti nonostante fosse un giorno infrasettimanale e fosse molto lontano. Per tutto l’anno ci hanno fatto sentire il nostro calore e ci tengo a ringraziarli. Voglio ringraziare lo staff, Mattia Costacurta, Tommaso Sacchetti e Luciano D’Ancicco, per la stagione non semplice. Ringrazio lo staff medico che ci è sempre stato vicino, sarebbe lungo elencarli tutti. Ringrazio la società: il presidente Roberto Allievi, che ci è sempre stato al fianco e anche in questa trasferta, il GM Santoro e il DS Frates, che non ha mai mancato di farmi sentire il suo appoggio e di darmi i suoi consigli».
Un pensiero alla stagione. «È stata una stagione lunga. Avevamo l’obiettivo di provare a vincere questo campionato, eravamo in tante squadre a volerci provare. Siamo arrivati all’atto finale, non siamo contenti di come è finita chiaramente perché l’ambizione e la volontà era un’altra. Bisogna dare merito agli avversari che abbiamo incontrati in questa serie. È stata una stagione lunga e non semplice, ma abbiamo cercato di rimanere nella barra dritta. Abbiamo affrontato fin dall’inizio diversi momenti di difficoltà, però siamo sempre riusciti a superarli con la forza del gruppo e con l’organizzazione di questa società. Purtroppo, un po’ per l’assenza di Riccardo, ma non voglio appellarmi a questo, Trieste ha dimostrato di avere qualcosa in più».
E adesso? «Torneremo a Cantù, cercheremo di guardarci indietro per capire dove sono stati fatti gli errori e cercare di migliorarci. Però dobbiamo cercare anche, con consapevolezza, di prendere quanto di buono è stato fatto, perché è stata una stagione dove qualcosa di buono lo abbiamo fatto anche noi ed è giusto che i miei giocatori sappiano che l’hanno affrontata con grande dignità. Gliene va dato atto e merito».
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