Cantù ai saluti, a casa anche Hickey e Young

Notizie Difficile che, malgrado opzioni che probabilmente sarebbero state esercitate in caso di promozione, si possano rivedere da queste parti,

Un po’ alla spicciolata, ma ormai sono via tutti. È scattato il rompete le righe, alla Pallacanestro Cantù. Inutile fermarsi in città, meglio staccare con il fisico e con la testa. Nel fine settimana, tra gli ultimi ad andare via, sono stati Christian Burns e Riccardo Moraschini, che hanno chiuso casa venerdì e riconsegnato le chiavi nelle mani del team manager Diego Fumagalli.

Ieri è stata la volta dei due americani, Anthony Hickey e Solomon Young. Difficile che, malgrado opzioni che probabilmente sarebbero state esercitate in caso di promozione, si possano rivedere da queste parti, anche se - almeno il regista - ha lasciato un buon segno. Per il lungo, invece, un campionato da sufficienza piena e poco più. Un passaggio, insomma, come ce ne sono tanti nella storia di un campionato e di una lega.

C’è molta più possibilità, invece, che si possa rivedere nella prossima stagione qualcuno del gruppo degli italiani più Christian Burns e Stefan Nikolic. Perché, a parte Nicola Berdini ed Edoardo Dal Cadia, hanno tutti ancora contratto e quindi spetterà alla società decidere il da farsi.

Le certezze, finché non sarà sciolto il nodo dell’allenatore, sono poche. Dopodiché inizieranno le consultazioni e le scelte sul tipo di roster da allestire e di conseguenza quali giocatori trattenere o meno. Difficile pensare a un reset completo, ma è altrettanto prevedibile ipotizzare l’intenzione della Pallacanestro Cantù di riprovarci con qualche volto nuovo e quindi anche sacrificando qualcuno di quelli che hanno perso la finale promozione contro Trieste.

Dirigenza comunque già vigile sul mercato, anche se qualcuna delle avversarie s’è già mossa in maniera decisa.

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