Cantù, ansia per McGee. Idea per un comunitario

L’infortunio Inquieta soprattutto quel centimetro di lacerazione del muscolo che invita alla grande cautela, per evitare ricadute

L’infortunio di Tyrus McGee preoccupa, e non poco, l’ambiente dell’Acqua S. Bernardo Cantù. Inquieta soprattutto quel centimetro di lacerazione del muscolo che invita alla grande cautela, per evitare ricadute. Il periodo di cinque settimane assegnato dallo staff medico per la ripresa dell’americano corrisponde anche a un tour de force di almeno sei giornate.

Ecco perché non è campata per aria l’ipotesi di tornare sul mercato e offrire un contratto a gettone (a mesi o a partite) o a una guardia. Ma il discorso è molto delicato: il passaporto italiano di Grant Basile, che potrebbe anche aprirgli orizzonti da Nazionale, ha infatti permesso a Cantù di risparmiare un visto per americani. Che si va ad aggiungere a quello poi disponibile a fine del ritorno.

La voglia sarebbe quella di non bruciarlo adesso, buttandosi quindi su giocatori comunitari. E in questo caso il mercato si stringe notevolmente, anche se qualche occasione last minute potrebbe anche esserci.

Logico pensare a un croato per un’operazione stile Roko Roglic due stagioni fa, ma il gm Sandro Santoro e l’allenatore Nicola Brienza starebbe anche per battere il mercato degli Usa passaportati, buttandosi su giocatori che abbiano avuto esperienza in Europa, se non addirittura del nostro campionato. Praticamente impossibile che l’eventuale scelta, comunque, possa essere fatta prima di domenica con Cento.

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