Cantù, avvio con i test. Moraschini a parte e McGee forse tarderà

Basket Si comincia venerdì (Riismaa è già arrivato). Aspettando l’americano che ha chiesto un permesso e l’ex nazionale ancora impegnato con la rieducazione

Istruzioni per l’uso. Potrebbe essere un primo giorno, forse anche un fine settimana, a ranghi leggermente ridotti per l’Acqua S. Bernardo Cantù. Ma niente di preoccupante, tutto nella norma, per non dire programmato.

D’altronde Tyrus McGee era stato chiaro fin da subito, dal momento della firma. Un impedimento personale, con impegni già sottoscritti, per un arrivo che potrebbe tardare di qualche ora. Il nuovo play americano ha la chiusura del suo camp, appuntamento a cui tiene tantissimo, ma sta facendo di tutto per far quadrare i conti.

Tutto programmato

Insomma, c’è la possibilità che molli il gruppo negli States e arrivi, ma non è scontato. Lui ci proverà, la Pallacanestro Cantù non metterà pressione. Anzi. E non è un caso, probabilmente, che - in accordo con il tecnico Nicola Brienza - il nuovo preparatore Sam Bianchi abbia pensato ai primi giorni soltanto di test, medici e fisici, prima di cominciare a fare sul serio da lunedì. Quando, con tutta probabilità, si sarà aggiunto al gruppo anche McGee.

Arriverà invece al termine della prossima settimana, di sicuro, Riccardo Moraschini. Reduce da intervento al ginocchio al termine della passata stagione, la guardia di Cento non ha mai smesso di lavorare. E così continuerà a fare, con la riabilitazione, almeno fino al 23 agosto, a Bologna nel Centro di riabilitazione sportiva e ortopedica Isokinetic.

Un programma approfondito, che il giocatore sta seguendo in maniera certosina e che dovrebbe rimetterlo definitivamente in piedi, e quindi arruolabile, a fine settembre, in concomitanza con l’inizio del campionato di A2. Nel frattempo, Brienza ha uomini e risorse per sopperire all’assenza forzata, grazie a un organico - anche negli esterni - con giocatori intercambiabili.

Tyrus McGee, Andrea De Nicolao, Fabio Valentini e Matteo Piccoli, ad esempio, possono all’occorrenza garantire sostegno a Joonas Riismaa, già in città da ieri sera e rimasto l’unico “tre” di ruolo. Tutto questo, chiaramente, in chiave Supercoppa di Livorno e prime giornate di campionato.

Per questo primo scampolo di stagione e preparazione, invece, la società ha accontentato le richieste del tecnico e ha allungato la rosa a disposizione con una serie di aggregati.

Si va dal centro Marco Ammanato, che eviterà di tirare il collo a Christian Burn, a Matteo Pollone, validissima alternativa tra gli esterni anche dopo l’ottima annata a Treviglio, per arrivare a Batric Velimirovic, un classe 2007 del Montenegro, sul quale hanno messo gli occhi, per primi, Sergio Borghi e Antonio Munafò del Progetto Giovani Cantù e che potrebbe diventare il centro del futuro non solo per il vivaio.

La chance per i giovani

A proposito di vivaio, bella chance - adesso, ma probabilmente anche in stagione - per Andrea Beltrami, Pietro Moscatelli e Mattià Viganò che, specie nella gare casalinghe, si giocheranno il ruolo di undicesimo e dodicesimo del roster.

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