Cantù, Burns (per ora) non si muove. Sta bene qui

Svanite le opzioni di Urania e Vigevano, l’italo americano è destinato a restare

Chissà perché, ma sono tutti a guardare a Christian Burns. Che, all’apparenza, ha tutto tranne che la voglia di cambiare aria. Dopo lo stop conseguente all’attacco di labirintite, a fermarlo è stato il turnover imposto da un roster di undici giocatori e dalla scelte tecniche di coach Nicola Brienza.

Brienza che - per inciso - con l’americano di passaporto italiano, all’arrivo di Dustin Hogue - è stato molto chiaro. Assegnando a Burns un ruolo sì da chioccia, ma mettendolo anche in guardia dal pericolo di essere il più serio candidato a finire in tribuna. Non tanto una mancanza di fiducia, quanto il desiderio di puntare forte sul giovane Luca Possamai, voluto nel mercato estivo e di molto cresciuto rispetto agli inizi.

L’ex Milano e Brescia ha interpretato alla lettera il nuovo ruolo, continuando ad applicarsi in allenamento e facendosi trovare pronto alla prima chiamata utile, che puntualmente è arrivata domenica scorsa contro Nardò per via del nuovo stop di Tyrus McGee.

Ora l’arrivo di Leonardo Okeke parrebbe chiudere ancor di più le porte a Burns, che ovviamente è entrato nelle mire di altri club. Ma, dopo un primo sondaggio con Pallacanestro Cantù e agente del giocatore, la situazione sembra essersi un po’ raffreddata visto che - giusto per far due nomi - l’Urania Milano ha virato su Kevin Ndzie di Brindisi e l’Elachem Vigevano ha deciso di puntare i denari sull’ingaggio di un americano.

Burns - e lo ha mandato a dire - in Brianza sta bene e (per ora) non intende muoversi, forte anche di un contratto che ha ponte (se non si esercitassero le escape) fino al 2026. Improbabile, quindi, che si muova nell’attuale finestra di mercato (che finisce nel weekend). Staremo a vedere cosa accadrà nelle prossime settimane, quando rientrerà McGee e i titolari saranno dodici per dieci posti.

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