Cantù e i due leader amici per la palla

Basket A2 Baldi Rossi e Moraschini decisivi a Forlì, hanno una storia umana particolare: si conoscono da una vita

Il ritorno del’8 e del 9: sembra il nome di un film. In realtà sono due giocatori della Pallacanestro Cantù: l’8 è il capitano Filippo Baldi Rossi, il 9 Riccardo Moraschini. Come vecchie e nuove coppie di teatro o del cinema. Boldi e De Sica, Ric e Gian, Ale e Franz, Ficarra e Picone, Jerry Lewis e Dean Martin. Hanno messo a segno le triple decisive, ossia quella dell’allungo e quella della sicurezza. Colpi di genio, nell’ultimo minuto e mezzo, degni delle coppie di cui sopra, ma anche di un paio di sviste o errori che potevano costare caro, come in una commedia. Ma è andata bene e ci si scorda facilmente delle sfumature negative. Perché i lampi di lucida follia sono stati davvero determinanti.

Protagonisti

Protagonisti nella vittoria di Cantù a Forlì, i due giocatori sono anche grandi amici nella vita. Si conoscono fin da ragazzi: entrambi trentatreenni, sono cresciuti nel settore giovanile della Virtus Bologna. Hanno condiviso le maglie delle Nazionali giovanili, poi si sono ritrovati a Trento nel 2016/17. Da un anno sono tornati a condividere la stessa maglia, quella di Cantù. Con motivazioni e spinta interiore ancora maggiori.

La loro è un’amicizia cementata dagli anni: compagni di avventure e disavventure estive, di viaggi, di notti insonni a giocare alla Playstation. Baldi Rossi, un anno fa, diceva così a La Provincia: «Il mio ruolo nell’arrivo di Moraschini? Abbastanza rilevante. In piscina, gli ho parlato delle ambizioni di Cantù e che poteva essere una bella idea tornare a giocare insieme. Gli sono stato sotto: al di là che ci darà una grande mano, sono felice di ritrovare Ricky come compagno».

Coppia

L’8 e il 9, appunto, la frasetta che ne racconta l’unicità e la validità come coppia in campo. Ecco spiegate quelle due bombe decisive, ecco perché qualcosa li sta spingendo, quest’anno, a essere i leader della squadra.

Il racconto dell’ultimo minuto e mezzo della partita a Forlì è un concentrato di 8 e 9, di Baldi Rossi e Moraschini. Sul 68-68, a Baldi Rossi viene fischiato fallo di sfondamento, ma Moraschini recupera in difesa. Basile sbaglia da sotto, e Moraschini afferra un rimbalzo non facile in difesa. Palla di là e bomba di Baldi Rossi: 68-71, fondamentale.

Forlì perde palla, Moraschini ci prova da 3 e prende il ferro. De Nicolao recupera palla in attacco e Moraschini, contro ogni previsione, si alza da 7 metri, praticamente da fermo e realizza a 1’04” dal termine la tripla del +6.

Nell’ultimo minuto, un altro rimbalzo acciuffato da Moraschini e piccola “pazzia” di Baldi Rossi, che riceve palla dalla rimessa, perdendola. Perdonato, ovviamente, dopo i liberi della sicurezza, suoi e di De Nicolao.

E non è solo una lucida follia a muovere i due amici: c’è la voglia, per entrambi, di prendersi la squadra sulle spalle. E gente così, per vincere, serve davvero.

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