Cantù, eccolo qui il tuo nuovo golden boy

È fatta tra l’Acqua S. Bernardo e Basile, un’ala di grandi prospettive e soffiato alla forte concorrenza. L’italo americano ex Orzinuovi giocherà da straniero comunitario e ritrova Brienza, che lo ha allenato a Pistoia

È finita come vi avevamo anticipato: Cantù ha voluto fortemente Grant Basile e Grant Basile ha scelto Cantù. Il rapporto meglio non poteva cominciare. L’ala grande americana con passaporto italiano, così, oggi - al massimo domani - firmerà il contratto pluriennale, per quella che si preannuncia come una delle avventure più affascinati degli ultimi anni dell’Acqua S. Bernardo.

La Pallacanestro Cantù si porta a casa un giocatore di grandi prospettive, batte una concorrenza spietata e ipoteca il futuro: perché il 24enne di Pewaukee (206 centimetri per 107 chili) è uno dei talenti “attenzionati” dal settore tecnico federale e ha già partecipato a un raduno della Nazionale Under 23. Lo scorso giugno, poi, la chicca di essere nella lista nei 18 dei raduni estivi del ct Gianmarco Pozzecco in vista dell sfide del preolimpico, con una “quattro giorni” a Trento.

Giocatore duttile, arriva da una grande stagione in A2 a Orzinuovi (20.9 punti e 9.7 rimbalzi a partita) e farà coppia con capitan Filippo Baldi Rossi nello slot del “quattro”, non disdegnerà puntate anche in mezzo all’area, in appoggio a Christian Burns e Luca Possamai.

La S. Bernardo lo stava inseguendo da qualche giorno e ha deciso di dare un’accelerata alla trattativa nel momento in cui la concorrenza cominciava a farsi pericolosa: lo Zte, ultima semifinalista in campionato, in Bulgaria, un ritorno di fiamma di Pistoia, dove ha già giocato agli ordini di Nicola Brienza, poi la seconda lega spagnola e le sirene francesi.

Ci ha messo lo zampino, non c’è dubbio, il coach. Che anche stavolta ha saputo usare le parole giuste e toccare le corde decisive. Ma all’operazione ha dato impulso determinante Sandro Santoro, responsabile dell’area tecnica, che ha voluto portare in fondo la trattativa, anche alla luce di quel paio di alternative importanti nel mirino.

I due, tecnico e gm, avevano sotto gli occhi quello che ha prodotto Basile nell’ultima stagione. Ma non solo. Avevano sotto controllo, soprattutto, la crescita costante, che ci si augura possa continuare anche a Cantù, sfruttando un talento pazzesco e un fisico che non può che proiettarlo nella casella del “naturalizzabili” anche per il bene del basket italiano.

Le regole attuali, pur possedendo il giovane passaporto italiano, gli consentiranno di giocare da comunitario (proprio perché in possesso di... passaporto italiano). Opportunità che a Cantù permetterà di risparmiare uno dei due visti per gli americani (quel che accadde nell’anno di Romeo Sacchetti con Roko Roglic, comunitario, e Dario Hunt, extra). Anche questo, nel momento di sciogliere la riserva, ha avuto il suo peso.

Dentro l’ambiente, ma non solo viste le reazioni all’indiscrezione, la sensazione è quella di avere messo a segno il miglior colpo possibile per tutto quello che è stato elencato in precedenza e alla luce dell’impatto clamoroso che Basile ha avuto la scorsa stagione in A2. Con il controllo che era sempre rimasto nelle mani della Derthona Tortona, l’ala ha già avuto esperienze importanti a Pistoia e Orzinuovi e ora si tuffa in una realtà storica e ambiziosa. Cantù ha voluto fortemente Grant Basile e Grant Basile ha scelto Cantù rinunciando, fino a ieri, a tutte le opzioni alternative. E adesso metterà la firma sul contratto. Poi l’annuncio.

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