Cantù, festa alle spalle: «Brindisi è di valore, niente cali di tensione»

Basket A2 La S.Bernardo torna domani in campionato dopo aver messo a segno il colpaccio in Coppa Italia. Brienza: «Dobbiamo essere bravi a non regalare nulla»

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La sbornia, se così si può dire, per vittoria della Coppa Italia Lnp è già passata. Il presente richiama Cantù alla realtà che, tradotto in soldoni, significa campionato. Domani alle 18, la S.Bernardo sarà di scena a Brindisi e non sarà una passeggiata. Insidie e pericoli li ha spiegati bene coach Nicola Brienza, nel presentare la sfida del PalaPentassuglia: «Affrontiamo una partita difficilissima, contro una squadra importante, che ha una storia in serie A e che, per affrontare la A2, ha fatto un mercato importante per essere protagonista».

«Innanzitutto la difesa»

Una squadra partita male - Cantù a Desio l’ha battuta nettamente ( 75-57) - ma che nel girone di ritorno ha messo in difficoltà tante “big”: «Brindisi – spiega Brienza - ha avuto problemi nella prima parte di stagione, ma ha abbondantemente recuperato vincendo otto delle ultime dieci gare. Ha battuto Udine in trasferta e Rimini in casa, attende questa partita da dieci giorni e ha avuto il tempo per prepararsi bene».

Prima regola da seguire, per Cantù, sarà l’attenzione in difesa: «Noi non abbiamo un buon record in trasferta e la base per essere competitivi quando si gioca fuori è la difesa. Dobbiamo essere bravi a non regalare nulla, cercando di togliere le soluzioni in cui Brindisi si trova a proprio agio. Non è un mistero che abbia due ottimi statunitensi (Brown e Ogden, ndr), oltre a uno dei migliori prospetti italiani, Calzavara. E Bucchi in panchina è una garanzia».

Cantù ha invece sostenuto sforzi e soddisfazioni di Coppa e convive con qualche infortunio. Di una cosa il tecnico è sembra certo: «Non ho messo in preventivo cali di concentrazione, non dovremmo mai averne, tantomeno in questa fase di campionato. Siamo in un bel momento, ultimamente le prestazioni ci sono sempre state. Non siamo nelle condizioni di poter abbassare la tensione, anzi. Indipendentemente dall’avversario, mi aspetto che la squadra sia sempre ipercompetitiva».

Cantù sembra aver imboccato la strada giusta, in un percorso non sempre lineare da agosto a oggi: «Dall’inizio abbiamo provato ad avere una certa idea di gioco, in tutti ho sempre visto voglia e applicazione, sia nei momenti buoni sia in quelli meno buoni e non abbiamo avuto cedimenti importanti. In questo finale mi aspetto la serenità di poter lavorare con tutti gli effettivi».

«Valentini? Vedremo il da farsi»

Un sogno rinviato alle prossime settimane, perché Valentini e De Nicolao sono ancora fermi: «Purtroppo non siamo mai stati esattamente come volevamo e anche il “famoso” turnover di fatto non c’è mai stato. Valentini è fermo da una settimana, verrà a Brindisi e decideremo il da farsi: nel suo caso, abbiamo scongiurato situazioni più gravi. De Nicolao sta avendo un decorso post operatorio ottimale, senza intoppi e lo aspettiamo per il finale: sta già lavorando a parte sul campo, ma non ancora con i compagni».

«Ma devo dire che - la chiosa dell’allenatore -, pur cambiando più volte assetto nel corso dell’anno, la squadra ha sempre risposto bene».

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