Cantù, il girone di ritorno possibile alleato

Basket serie A2 Al termine dell’andata l’unica promozione diretta sembra essere riservata a quattro squadre

Al gong del girone d’andata, il ring che decreterà l’unica promozione diretta in serie A sembra destinato a essere frequentato da un poker di pretendenti. A suonarsele sino al termine della regular season dovrebbero infatti essere Rimini (30 punti), Udine (28), Cantù (28) e Cividale (26). Vero che Rieti, Urania e Verona - tutte a quota 24 - potrebbero comunque ambire ad aggregarsi al quartetto di testa, ma facciamo fatica a indicarle tra le papabili al salto immediato.

Soffermiamoci, dunque, sulle quattro di cui sopra, per esaminare che tipo di cammino hanno sin qui percorso e che tipo di tracciato le attenda nel ritorno.

L’analisi

La capolista Rimini, per assurdo, è quella che più ha faticato in casa (7 vittorie e 3 sconfitte), ma è pure quella che vanta il miglior record in trasferta (8-1), con l’unico ko accusato a Verona. Udine è invece imbattuta nel proprio domicilio (9-0), mentre fuori ha tentennato (5-5). Cantù a Desio è 8-1 (perso con Udine) e 6-4 in esterna, mentre Cividale è 8-2 in Friuli (giù contro Avellino e Orzinuovi) e 5-4 in viaggio. Nell’ambito di questa lettura, si segnala l’ottimo 8-1 della Fortitudo a Bologna (unico neo contro Torino) che però si smarrisce lontano dal Paladozza (2-8).

Ma cosa propone la fase discendente della regular season alle pretendenti alla serie A dritta filata? Dando un’occhiata al calendario, quella che pare essere meglio è Udine che ospiterà al Carnera tutte le tre dirette concorrenti (in ordine temporale, Cividale, Cantù e Rimini) e le cui trasferte più insidiose si annunciano quelle a Milano, Rieti e Pesaro.

Non male neppure il prossimo futuro dell’Acqua S.Bernardo che avrà in Brianza Cividale e Rimini e che dovrà guardarsi in particolare dalle gite - nell’ordine di apparizione - a Milano, Bologna, Udine e Brindisi.

Non benissimo sembra essere messa Cividale, attesa dal derby a Udine e da altre gare esterne scivolose tipo quelle a Rieti, Pesaro, Cantù, Brindisi e Bologna. Conforto, invece, del match interno con Rimini.

Sulla carta, però, quella messa peggio di tutte parrebbe Rimini: derby a Forlì, poi sempre fuori a Brindisi, Milano, Cividale, Rieti, Cantù, Udine e Bologna. Oltre al derby, casalingo sì ma con Pesaro.

Attacchi

Torniamo all’attualità, per affidarci ai numeri, alle percentuali e alle cifre. E analizziamo il comportamento offensivo di ciascuna delle quattro pretendenti. Rimini è quella che segna in media più punti (83.4) seguita da Udine (83.1) e Cividale (80.2), con Cantù unica a non valicare quota 80 (78.4). Le percentuali al tiro da 2 vedono appaiate Rimini e Cantù (53), con Udine subito a ridosso (52) e Cividale un pelo più staccata (50). Anche nelle triple primeggia Rimini con il 43%, davanti a Udine (38), Cantù (34) e Cividale (33). Maluccio la S.Bernardo dalla lunetta (69%), preceduta da Cividale (79), Rimini (76) e Udine (72). Quest’ultima è la leader ai rimbalzi (39), davanti a Cividale (38), Cantù (36.8) e Rimini (36.5). Infine, la voce “valutazione” che premia di nuovo Rimini (95); a seguire Udine (92.5), Cantù (90.8) e Cividale (90.5).

Difese

Capitolo difesa. La più tosta è quella S.Bernardo che subisce “solo” 72.5 punti a gara, a fronte dei 74.3 di Udine, dei 76.5 di Cividale e dei 76.6 di Rimini. Più o meno simili i dati di ciò che si incassa dagli avversari dai 2 punti (dal 49% di Udine al 51 di Udine, passando per il 50 delle altre due), mentre riguardo alle triple fa peggio Cividale (35%), con le altre tre in linea tra loro (31 Udine e Cantù, 32 Rimini). I rimbalzi? Cantù e Cividale ne lasciano 36, Udine 35 e Rimini 34.

Come da premessa, solo una di queste quattro andrà su di botto, mentre le altre tre dovranno passare dalle forche caudine dei playoff, dove di sicuro si dovrà fare i conti con rivali che avranno speso meno a livello mentale rispetto a quelle in lotta per il primo posto sino al termine. Detto, peraltro, che il mercato potrà variare alcuni valori attualmente in essere, ritrovarsi di fronte squadre particolarmente scomode quali ad esempio Fortitudo e Pesaro potrebbe rappresentare un bel guaio.

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