Cantù: l’assenza di McGee sta risultando troppo importante

Il caso Il dilemma sull’opportunità di tornare sul mercato per sostituire McGee con uno straniero a gettone ha impegnato la società fin da subito

Ma alla fine, senza McGee, Cantù come sta andando? La guardia statunitense della S.Bernardo si è infortunata nel corso del terzo quarto della trasferta a Livorno, che Cantù ha saputo vincere 80-83. Ha poi saltato altre quattro partite, con un bilancio per Cantù di due vittorie (contro Cento e Avellino in casa) e due sconfitte (in trasferta a Cividale e a Vigevano).

La previsione, dopo tutti gli esami del caso, era di cinque settimane di stop. A conti fatti – e ipotizzandone il rientro l’1 dicembre a Pesaro - Cantù resterà senza McGee ancora per poco. Se saranno confermate le tempistiche, Brienza dovrà fare a meno della sua stella per l’infrasettimanale di domani contro la Fortitudo Bologna e per la trasferta a Forlì di domenica, considerando che Cantù non giocherà domenica 24, per il rinvio all’11 dicembre della sfida contro la Juvi Cremona.

Allargando il raggio, Cantù ha giocato al completo una sola partita, la prima, coincisa con la sconfitta a Orzinuovi. Ha poi dovuto fare a meno di Baldi Rossi per cinque partite e, rientrato il capitano, ha perso McGee. Un carico da poco? Non esattamente, perché è stato richiesto al resto della squadra un extra che, alla lunga, può avere un peso. Specialmente con poche settimane piene di lavoro in palestra.

Il dilemma sull’opportunità di tornare sul mercato per sostituire McGee con uno straniero a gettone ha impegnato la società fin da subito. E, per osmosi, il tema ha tenuto banco anche sui social. La verità è che la società si è buttata a capofitto alla ricerca di vari profili – e ne sarebbero anche stati individuati – tra comunitari e statunitensi con passaporto. Fin da subito, però, si è deciso di non sprecare il visto per un Usa, che Cantù ha ancora in dote, nel caso di infortuni a ridosso del finale di stagione. Lo scoglio – anche questo va detto -, è stato trovare giocatori interessati a disputare poche sfide per poi essere liquidati.

E, a dirla tutta, lo stesso Nicola Brienza - almeno pubblicamente – non ha mai accennato al fatto che un sostituto di McGee fosse un’urgenza, anzi. Ha sempre difeso il gruppo, responsabilizzandolo ulteriormente, dicendo che il roster a sua disposizione avrebbe potuto sopperire, con nuove idee e soluzioni alternative.

In conclusione? Tra difficoltà di reperimento, necessità di un “extra-budget” e senso di responsabilità del tecnico, alla fine, il sostituto di McGee non è mai arrivato.

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