Cantù, l’occasione per blindare il secondo posto

Partita Grazie alla vittoria, risicatissima, di Trapani a Torino nell’anticipo di venerdì, Cantù può già chiudere il discorso oggi a Rieti

Secondo posto e qualificazione di Cantù alla Final Four di Coppa Italia di A2: siamo a metà dell’opera. Grazie alla vittoria, risicatissima, di Trapani a Torino nell’anticipo di venerdì, Cantù può già chiudere il discorso oggi a Rieti. La sfida – palla a due alle 16 al PalaSojourner – è importante anche in questo senso. In caso di vittoria, Cantù chiuderebbe subito il discorso qualificazione, con la chance di avere poi due partite a disposizione per prepararsi alla fase a orologio senza assilli di classifica.

I conti sono presto fatti: Cantù, vincendo oggi, si porterebbe a +4 da Torino. Anche se Cantù perdesse le ultime due contro Casale Monferrato e Vigevano, Torino non potrebbe più superare Cantù in classifica. Potrebbe al limite agganciarla, ma Cantù sarebbe seconda in virtù del 2-0 negli scontri diretti con i piemontesi. Tutto sarebbe invece rinviato in caso di sconfitta, ma non ci sarebbe nulla di compromesso.

Insomma, quella di oggi è una bella chance offerta dal calendario, contro una squadra che però è tutto tranne che morbida. Rieti in casa ha dimostrato sin qui di essere quasi imbattibile – otto vittorie e una sola sconfitta contro Milano, quasi tre mesi fa – ed è in un ottimo momento di forma, con cinque vittorie nelle ultime sei partite. Insomma, non è certo l’ultima arrivata. Aggiungiamoci l’ambiente caldo, il miglior realizzatore del campionato (l’ex Jazz Johnson, a Cantù nell’ultima stagione in serie A) e l’ottima percentuale realizzativa da 3 (42%, la migliore del campionato), si capisce bene il valore di Rieti, certificato anche dal quarto posto in classifica.

Ora, al di là di tutti i discorsi legati alla classifica, importanti e prioritari, c’è anche l’impressione che coach Cagnardi più che il risultato, in questa fase del campionato voglia vedere soprattutto le prestazioni. O, meglio, un miglioramento delle prestazioni.

Con la squadra al completo, vorrebbe vedere maggiore solidità, ancora più concentrazione. Una Cantù che sia sempre più “squadra”. E non c’è nulla di meglio – sebbene Cagnardi sia stato chiaro: «niente esperimenti, non possiamo permettercelo in questa piazza» - di un paio di turni in cui poter comunque dare spazio e più respiro al roster. E ora, coach e squadra, hanno tutto per lavorare in quest’ottica, per provare ad assomigliare – come mentalità ed efficacia – sempre più a una squadra come Trapani. Che, questa mentalità, l’ha acquisita da un pezzo.

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