Pallacanestro Cantù / Cantù - Mariano
Lunedì 30 Dicembre 2024
Cantù, McGee rischia un altro lungo stop
La tegola Il successo di Piacenza pagato a caro prezzo: la guardia americana si ferma per almeno tre settimane
In pratica, è come se Assigeco Piacenza-Acqua S.Bernardo Cantù non fosse ancora finita. Nel senso che, al di là della vittoria biancoblù, gli strascichi che ha lasciato rischiano di condizionare nel breve e nel medio periodo.
Il riferimento, manco a dirlo, è ai tre infortunati. Due non hanno concluso la gara e uno lo ha fatto stoicamente, giocando sul dolore. Quello messo peggio è certamente Tyrus McGee: la sua partita è durata cinque minuti e mezzo, o poco più. Poi - come dice chi gli portato immediatamente i soccorsi - “ha sentito tirare”. E a tirare è il muscolo della gamba destra, lo stesso che lo aveva già tolto di scena a inizio campionato.
Ancora la coscia destra
Stando al bollettino medico della società, “ha riportato una lesione al muscolo semimembranoso della coscia destra. Il tempo di recupero stimato è di circa tre settimane”. Stima ovviamente per difetto, perché con gli infortuni muscolari non si scherza. Non si tratta di recidiva, anche se la gamba è la stessa, ma la cautela prenderà il sopravvento su tutto.
In soldoni, potremmo pensare a un altro mesetto, periodo peraltro bello pieno, se è vero come vero che Cantù giocherà sei partite. Il giro scorso, con prognosi più lunga, la società decise di non intervenire sul mercato, ingaggiando uno straniero a gettone. Parrebbe, almeno fin dopo la partita del 5 in casa contro Nardo, lo stesso orientamento di queste ore.
Non ha finito la partita nemmeno Riccardo Moraschini, che ha rimediato una distorsione alla caviglia nell’ultimo minuto di gara. Anche qui, a mettere nero su bianco, è intervenuto ieri il comunicato della società. Che testualmente recita: “Ha accusato una distorsione moderata alla caviglia. La situazione sarà monitorata nel corso della settimana, con l’obiettivo che il giocatore sia regolarmente a disponibile per la prossima giornata di campionato”.
Tradotto significa preoccupazione minore rispetto a McGee. Più che altro la situazione è da valutare alla luce del fatto che identico contrattempo era avvenuto una quindicina di giorni fa. Lo stesso Moraschini, sabato a fine gara, alla luce di dolore e gonfiore, non pareva così pessimista.
Nessuno, invece, a bordo campo si era accorto del guaio occorso a Dustin Hogue. Vero che i minuti di utilizzo non arrivavano ai quindici, ma nelle ultime azioni, in un dentro o fuori con Filippo Baldi Rossi, coach Nicola Brienza lo aveva richiamato in causa. Poi, fuori dal tunnel a fine gara, a riportare la notizia dell’infortunio era stato il presidente Roberto Allievi, che aveva appena salutato la squadra.
Scongiurare lesione ossee
In pratica Hogue - sempre tratto dal “domenicale” di via Como - “ha subito una lesione al tendine estensore del secondo dito della mano sinistra”. Per lui, fortunatamente dopo la radiografia, nessuna lesione ossea. Tutore giorno e notte per tre/quattro settimane, tranne per gli allenamenti, quando userà un tape per mantenere esteso il dito. Con Nardò ci sarà.
Dando per certa l’assenza di McGee, per arrivare a dieci senior, Brienza contro Nardò dovrebbe tornare a coinvolgere Christian Burns, colui che - dall’arrivo di Hogue, guai fisici e scelte tecniche - è sempre stato immolato sull’altare del turnover.
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