Cantù, gli otto saggi per il salto di qualità

Società Ha deciso di mettere in campo una commissione permanente per gestire la parte ordinaria in ambito sportivo e societario

Il modello manageriale è ormai tra i più evoluti. E ha colto tutte le positività delle esperienze maturate con Cantù Next prima, Cantù Arena poi e quindi con la neonata Cantù Sports Holding. Da ognuna di queste realtà, Acqua S. Bernardo Cantù ha assorbito il meglio - in ambito di suggerimenti e strada da seguire - e ha deciso di mettere in campo una commissione permanente per gestire la parte ordinaria in ambito sportivo e societario.

Una sorta di filtro pre consiglio di amministrazione, con operatività continua. Senza fronzoli e con i piedi ben piantati nella realtà. Otto saggi, volti conosciuti e nuovi. La rappresentanza di tutte le anime. Con una visione che va oltre la società così come è strutturata, ma che riguarda anche le altre componenti di una holding allargata e che tocca i tanti settori, dalla squadra all’arena, dalla parte immobiliare al settore giovanile, passando per marketing , comunicazione e piano finanziario.

Riunione settimanale, tendenzialmente il lunedì, e il varo già l’altro giorno. Fanno parte della commissione Roberto Allievi, Angelo Passeri, Giuseppe Joe Rizzello, Andrea Mauri, Sandro Santoro, Luca Rossini, Francesca Fumagalli e Sergio Borghi. Questi ultimi due costituiscono l’autentica novità: Fumagalli, al lavoro da qualche anno per Cantù Next e Pallacanestro Cantù, porterà il contributo in ambito di marketing e Sergio Borghi, neo nominato general manager del Progetto Giovani Cantù, sarà la “voce” del vivaio, per una componente fortemente voluta in commissione da Antonio Munafò, presidente di Cantù Arena.

Significativa, così come accaduto con l’ingresso nel cda, è la presenza di Rizzello, uomo di spicco in Italia di Asm Global, ovvero il colosso americano che avrà in pancia la gestione della nuova arena di corso Europa. Il manager milanese porterà senza dubbio un contributo determinante in ambito dei rapporti con i vecchi partner e potrà sviluppare i temi commerciali, aprendo nuove strade.

La supervisione della commissione, manco a dirlo, spetta al presidente Allievi, che ogni volta sarà chiamato a fare sintesi dei temi emersi. E il centro di tutto, come è logico che sia, girerà attorno a Sandro Santoro, a capo di tutta l’area sportiva, perché ogni attività di Pallacanestro Cantù - core business da quasi 90 anni - sarà direttamente collegata a quelle delle altre realtà.

Ecco perché il vicepresidente Angelo Passeri sarà decisivo nel far tornare i conti, lui che esprime la componente finanziaria della società. Imprescindibile anche la trasversalità di Andrea Mauri: da Cantù Next a Cantù Arena, da Csh al club non c’è una situazione nella quale non sia centrale, quindi una sorta di punto di riferimento h24. Si avvarrà, pure lui, del contributo di Luca Rossini, al quale è stata consegnata la delega - oltreché della segreteria generale - per la comunicazione istituzionale, con un occhio al marketing.

Con questa commissione, il lavoro del cda viene di molto snellito, così come anche da precisa richiesta delle nuove anime della proprietà, per potersi concentrare con maggiore intensità e partecipazione ai macro temi organizzativi, economici e di sviluppo.

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